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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

sabato 22 agosto 2020

76° DOGE - ANTONIO GRIMANI (1521 - 1523) - PRIMA PARTE

 



Certo che questo doge non ha durato in carica come il suo predecessore, ma prima di diventarlo ebbe una vita piuttosto agitata. Anche solo per la composizione dei quarantuno elettori del conclave si discusse a lungo perché, nel clima di corruzione a vari livelli, imperante a Venezia, nonostante il complicato sistema di elezione a prova di "broglio" si temeva sempre l'acquisto indiretto dei voti tramite maneggi con una semplice propaganda o con un accordo tra i candidati. Alcuni tentativi di nomina confirmarono i dubbi, il broglio era nell'aria. Si discusse quindi sull'opportunità di escludere chi avesse figli o fratelli preti ma, alla fine, si arrivò a stabilire che lo scrutinio finale doveva essere completato per tutti i candidati, anche se uno di oro avesse già conseguito i 25 voti necessari in modo da evitare una concentrazione di voti su uno dei candidati ancora in ballottaggio. L'accorgimento non servì a granché. Il più quotato era il Tron e fu eletto Antonio Grimani il 6 luglio 1521, dopo tre giorni di conclave. Non aveva legami di parentela, era un vecchio di 87 anni, ma ricchissimo e questo contava.
Nato il 28 dicembre 1434 da Marino ed Agnesia Montanar, una popolana, quando la famiglia si trovava in ristrette condizioni finanziarie. Giovanissimo si era dato al commercio con la Siria e l'Egitto, diventando ricchissimo e raggiungendo un capitale che, beni immobili a parte, assommava in denaro liquido a 100.000 ducati ed altri negozianti si regolavano su di lui : quando vendeva, vendevano e quando si ritirava, si ritiravano. Si diceva di lui che nelle sue mani il fango diventava oro. Nella vita politica si fece strada contraendo alleanze con le più nobili famiglie di Venezia. Si era sposato con Caterina Loredan che sarebbe morta prima dell'accessione al dogado ed aveva cinque figli maschi a cui pensare per procurare loro un avvenire sicuro. Così il secondogenito, Domenico, divenne cardinale (30.000 ducati sottobanco). Il terzogenito, Vincenzo, sposò una Soranzo "dal Banco di Santa Maria Formosa" ed il quarto, Girolamo, una Priuli. L'ultimo, Pietro, fu Cavaliere di Rodi.
Il prestigio era già costituito dallo splendido palazzo che si era fatto costruire a Santa Maria Formosa. Personalmente, pur segnalandosi nelle più alte cariche dello Stato, non aveva mai accettato incarichi fuori Venezia, finché nel 1494, a sessantanni, non poté tirarsi indietro quando fu eletto capitano da mar contro Carlo VIII e poi procuratore.
Occupò la città di Monopoli in Puglia e fu quindi ambasciatore presso l'imperatore Massimiliano, opponendosi invano all'alleanza di Venezia con Luigi XII. Quando riscoppiò la guerra contro i Turchi, nel 1499, venne nuovamente eletto capitano generale : era vecchio e conosceva bene la potenza ottomana. Avrebbe voluto rinunciare a questa impresa per la quale Venezia era impreparata, ma dovette accettare. Donò 80 libbre d'oro (poco più di 36 kg) per armare la flotta ed altrettante a disposizione della Repubblica per tutta la spedizione.
L'impresa andò male, come lui stesso aveva previsto  : non aveva l'esperienza per guidare l'armata contro un nemico così potente. Due sconfitte, il 12 ed il 25 agosto, alla Sapienza ed allo Zonchio; disonorarono il prestigio secolare della Repubblica sul mare, il tutto malgrado l'aiuto di poche navi francesi i cui comandanti si trovarono sdegnati.
A Venezia la notizia viene accolta con costernazione e furore; l'adorazione verso il Grimani si muta in odio. Si vuole la sua testa ed i figli hanno paura di uscire di casa mettendo al sicuro i loro preziosi nei conventi. Antonio, destituito dal comando, non vuole sottostare agli ordini di Melchiorre Trevisan, suo personale nemico, incaricato di aprire un'inchiesta sul suo operato. S'imbarca su una galea per tornare a Venezia ed a Pola gli vengono incontro  i figli che lo mettono sull'avviso di quello che lo aspetta in città. Scende dalla nave, in segno di umiltà, con i ferri ai piedi aiutato dai figli (compreso quello cardinale) in lacrime per aiutarlo a camminare mentre la folla si accalcava attorno per linciarli.
La pena fu piuttisto mite : il confino a Cherso e la decadenza da procuratore. Il Maggior Consiglio ritenne che egli non fose il solo colpevole e che se si fosse dovuto impiccare anche gli altri si doveva farlo con i quattro quinti dell'armata.
Il figlio cardinale provvide a farlo scappare da Cherso portandolo con sé a Roma, dove visse fino al 1509, svolgendo il compito di auditore di Rota. A Roma si era costruito in una bella vigna del Quirinale , dove oggi si trova Piazza Barberini. Sempre grazie al figlio cardinale, forse papabile, fu infine graziato e poté rientrare a Venezia riavendo la carica di procuratore. Pieno di iniziative contribuì al rifacimento della punta del campanile di San Marco, crollata dopo un terremoto e vennero costruite le Procuratie nuove attorno alla piazza. Inoltre si riconciliòcon tutti i nobili vecchi e nuovi. Fu così che poi divenne doge.... (il seguito nel prossimo post).

MODI DI DIRE
Va remengo
(Vai ramingo)

E' la condanna che Dio diede a Caino dicendogli di errare per il mondo, senza patria.
Il termine ramingo indicava il bastone del pellegrino e diventò poi ad indicare disgrazia, sciagura, rovina ed anche tracollo finanziario.
Si afferma che non si è veneziani se non si pronuncia almeno una volta questo intercalare.
Effettivamente ancora oggi lo si dice in modo particolare quando si è arrabbiati con qualcuno, ma allora il tono cambia.

17 commenti:

  1. Doge a 87 anni ? Non era un po' vecchierello ? Comunque ha avuto una vita
    piena di vicissitudini e quindi esperienza alle spalle . Storia , come sempre ,
    interessante .
    Buon week-end . Laura

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    1. Certo ma era molto ricco e sulla seconda parte che pubblicherò sabato prossimo capirai perché il popolo ha cambiato idea dopo che avrebbe voluto linciarlo. Buona domenica.

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  2. Storia interessante,a 87 anni Doge mi pare troppo vecchio.Saluti Elio

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    1. Stessa risposta che ho dato a Laura. potrei aggiungere che cene sono stati molti eletti in tarda età. Accadeva quando, non sapendo chi scegliere, si nominava un anziano, che poteva morire molto presto, ed intanto si intrecciavano accordi per il successivo. Ciao Olga e buona domenica.

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  3. Buonasera querido Elio, come stai? amo la complessa e interessante storia di Venezia e di tutta l'Italia! Mi fermo sempre a leggere.
    Ti auguro una buona domenica e buona salute 🌷🌻🌈🌷🧚

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  4. Grazie del complimento. La salute in questo momento non è eccezionale, ma sta migliorando. Buona domenica anche a te.

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  5. Ciao Elio, grazie per il suggerimento. Ho fatto come hai detto. Se puoi controllare tu e lasciarmi un commento. Grazie e Buona domenica! Erika

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  6. Una vita abbastanza complicata, quella di questo doge.
    Per quanto riguarda il tuo suggerimento per il mio blog, ho controllato ma mi ricordavo di avere già spostato il cursore a destra e, infatti, era blu. Quindi HTTPS, lo avevo già fatto tempo fa, dopo aver letto un post del Cavaliere. Non so perchè ti dice "non sicuro"!! SAluti.

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    1. Ci riprovo ma ti garantisco che mi è arrivato il messaggio. Se sei protetta tutto va bbene e scusa il mio intervento. Ricambio i saluti.

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    2. Provato e tutto va bene. Non ci capisco più niente. Ciao.

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  7. Davvero complicata. Ho trovato molto interessante e istruttivo questo post su uno dei tanti dogi di Venezia. Uomini dai poteri pressoché infiniti e da cui dipendeva il destino dei normali esseri umani. Molto interessante. Grazie e un saluto cordiale.

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  8. In realtà era il Consiglio dei Dieci che aveva il potere. Il Doge poteva opporsi, al limite, ma le grandi decisioni era il Consiglio che le prendeva. Come del resto oggi il nostro presidente della Repubblica italiana. Ricambio il saluto.

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  9. Grazie Elio, per avermi confermato che va bene. Buona settimana

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. È tratto dal libro di Claudio Rendina sulla vita dei dogi?

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