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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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domenica 23 febbraio 2020

GUIDA SEGRETA DI MONTPELLIER E DINTORNI - 3

MONTPELLIER, CITTA' DELLE PULZELLE

Delle vestali intrattenevano il fuoco sacro
sul monte delle pulzelle


Montpellier nel Medio Evo


L'oratorio mariale all'origine della città sarebbe stato, si dice, costruito su un tempio dedicato alla dea Vesta, divinità romana della casa. Queste vestali, incaricate di intrattenere il fuoco sacro, simbolizzante l'anima degli antenati, erano votate, durante i 30 anni del loro sacerdozio, alla castità, simbolo della purezza del fuoco. Forse si trova qui l'etimologia di Montpellier, il "mons puellarum" (puella significa in latino una giovane fanciulla) ? In ogni caso, sin dall' XI secolo, una piccola chiesa dedicata alla Vergine è già presente sulla piccola collina (oggi piazza Jean-Jaurès) dove cominciò a sorgere il borgo di Montpellier. Il nome di Santa Maria, appare per la prima volta in un trattato di restituzione delle terre che Guglielmo V, conte di Melgueil, futuro signore di Montpellier, segnò nel 1090 con il vescovo di Maguelone, città episcopale vicina. Si evoca anche un santuario risalente alla fine del IV secolo. Quello che è sicuro è che, nel X secolo, il culto dei santi si estende, i pellegrinaggi sono in voga e monte pessulano (monte del catenaccio, altra etimologia possibile per Montpellier) si trova sul Cami Roumieu. Questa strada è quella che in un senso porta a Roma e dall'altro, sin dal IX secolo, a Saint-Jacques-de-Compostelle.
Santa Maria diventa una tappa dove il flusso sempre più importante dei pellegrini entra nella città attraverso l'antica porta di Pila-Saint-Gély (ancora esistente).
La Vergine Maria prende un posto centrale  nelle vie della città ma, malauguratamente, della chiesa iniziale, diventata Notre-Dame-de-Tables nel 1204, restano solo delle vestigia della cripta e delle tombe.
                                              
Stemma indicante il Cammino di Compostella. Ce ne sono ancora oggi di incastrate nella Rue de la Loge.
Tornerò su Notre-Dame-de-Tables nel prossimo post.

Scusate l'assenza, ma il PC si era bloccato a causa della scadenza dell'antivirus. Ora, tutto va bene e riprendo. Nei prossimi giorni verrò a trovarvi. Buona settimana.

15 commenti:

  1. Bella la tua ricostruzione,documentata mi piace pensare ad un tempio delle vestali,che poi la nostra religione trovava sempre il modo di trasformare il pagano in cristiano,è risaputo.seguirò anche il post che hai già promesso,per saperne di più.Ciao.

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    1. Grazie Chicchina, spero che anche i prossimi post su questo argomento, che alterno però con la vita dei dogi, e che mi piace molto a titolo personale. Cerco di venire a trovarti al più presto. Buon proseguimento di settimana.

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  2. Caro Elio, abiti in una città storica e direi molto bella.
    Ciao e buona settimana, con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Per essere storica è storica ma la bellezza si trova solo nella zona centrale. In periferia le cose cambiano perché sono piuttosto case popolari che comunque ci vogliono. Quello che preoccupa è che delinquenza e droga sono in aumento, come dappertutto. Un amichevole abbraccio.

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  3. Peccato che non ci sia più niente, a parte le tombe, della chiesa di Notre Dame de Tables . Un saluto e buona settimana.

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    1. Tornerò più dettagliatamente sulla chiesa nel prossimo post su questo argomento. Ciao ed a presto.

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  4. Ciao Elio come sempre bel post e bello lo stemma del Cammino di Compostella. Un saluto buon lunedì pomeriggio ed ottima nuova settimana appena iniziata

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    1. Montpellier era una delle tappe per chi proveniva dal nord della Francia. Comunque da qui la strada è lunga per arrivare a Compostella. Anni fa, mia moglie ed io volevamo farla e ci eravamo allenati, ma poi abbiamo raccolto i cinque gatti e non potevamo certo chiedere a qualcuno di curarli per minimo un mese. Quindi vedrò nella mia prosima vita se ci riuscirò. Buon proseguimento di settimana.

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  5. Anch'io avrei desiderato fare il Cammino di Compostela ma , me ne è sempre
    mancata l'occasione . Come dici tu , nella prossima vita....
    La mia amica Olandese ci ha provato ma , ha dovuto fermarsi per problemi a
    piedi e gambe .
    Tra Venezia e Montpellier ci insegni la Storia di due città . Interessanti .
    Spero a presto . Laura

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    1. Cominciamo ad allenarsi tutti quattro ? Per consolare la tua amica e te stessa, dovresti cercare, sempre che sia commercializzato in Italia, il libro "En avant, route!" di Alix de Saint André. A meno che leggerlo non ti faccia passare ancora la voglia di fare il cammino che, in ogni caso si può fare in più tappe. Ogni anno si riparte da dove si era arrivati la volta precedente. Per la cronaca, essendo in "balade" con degli amici, nel giro abbiamo fatto anche una parte del cammino. Un abbraccio.

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  6. Davvero tutto molto interessante. Mi intriga l'idea delle vestali, devo proprio approfondire, l'avrei detta una città meno storica di Tolosa, che ho avuto modo di apprezzare qualche anno fa quando ancora vi abitava mia figlia.
    Grazie Elio e buon sabato, Stefania

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    Risposte
    1. Vedrai in prossimi post che ci sono altre cose che intrigano (lol). Dopo il raggruppamento delle regioni, Tolosa è diventata la capitale della nuova composizione e, pur intentendosi con Montpellier, c'è qualche piccola frizione tra le due città. Ti aspettiamo ed un amichevole abbraccio.

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  7. Un bel viaggio nella storia.
    Serena domenica.

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  8. Ti avessi letto solo poche settimane fa, avrei scritto che ora siamo troppo ricchi e indaffarati per affidarci al Cielo e a tutti i suoi misteri ma oggi, tempo di covid-19, penso che siamo tutti prigionieri... nelle nostre case e nel collettivo smarrimento religioso.
    Ciao Elio.

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