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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

giovedì 25 febbraio 2016

33° DOGE - VITALE I MICHIEL (1095-1102)




Nel dicembre 1095 fu quindi eletto doge Vitale Michiel, appartenente ad una delle dodici famiglie "apostoliche", sposato con Felicia Corner, dogaressa pia, benefica e dedita alle opere di carità. Il suo motto era "Dio e la famiglia". Certo che in quel periodo si viveva lo spirito della Crociata che comunque poteva avere meno del mistico che non voglia di vantaggi commerciali e territoriali. Venezia non si tirò certo indietro visto che per questo tipo di spedizioni servivano navi per il trasporto di militari e mezzi d'assalto. Alla partenza di Goffredo di Buglione , però, lo Stato veneziano non si mosse ufficialmente lasciando l'iniziativa a qualche armatore privato al contrario dei pisani, baresi e normanni. Questa manovra serviva in modo particolare per frenare le idee del re Colomanno d'Ungheria che minacciava i territori dalmati e dei normanni che avevano rimesso piede in Albania.
Constatando però i vantaggi economici che portava il trasporto dei crociati agli altri stati marinari, Venezia cominciò a ricredersi, togliendosi dall'immobilismo anche perché agevolazioni concesse ai Pisani costituivano una minaccia ai propri interessi.
Quindi Vitale propose all'assemblea di organizzare un servizio navale in Terrasanta anche se, in realtà, si trattava di una spedizione militare per allontanare i Pisani dalla Siria. Venne armata una flotta di ben 207 navi di diverso tipo che salpò dal porto del Lido al comando di Giovanni, figlio di Vitale, e del vescovo di Castello Enrico Contarini. I veneziani fanno sosta nel porto di Rodi, bloccano ed affondano 50 galee pisane e si arriva alla pace immediata con promessa dei Pisani di non intervenire più sulle coste del Levante (promessa da marinai).
Nella primavera del 1100, la flotta veneziana faceva vela verso Gerusalemme che, nel frattempo, era stata conquistata da Goffredo di Buglione, il quale, privato delle altre flotte non poteva che ricorrere a quella veneziana. Le richieste furono pesanti. Venezia avrebbe appoggiato il nuovo "Re di Gerusalemme" ma, in cambio, chiese di poter aprire in ogni luogo conquistato un quartiere proprio con esenzione dei dazi e delle gabelle per la merce di passaggio.
In agosto Haifa e Giaffa erano conquistate mentre il vescovo di Castello s'impadroniva del sepolcro di San Nicolò e la flotta riportò la preziosa reliquia che fu posta nella chiesa di San Nicolò del Lido.
Visto che ormai c'era San Marco, lo scopo di questo "ratto" era solo per avvertire i Baresi (San Nicolò è il protettore di questi ultimi) che il dominio dell'Adriatico era proprietà di Venezia.
Quando sopravvenne una carestia Vitale riuscì a stipulare con Imola il trasporto del grano della Romagna ottenendo che Venezia fosse esentata dall'imposta relativa. Nello stesso tempo cercò di rafforzare il dominio sulla terraferma. Diede aiuto (nel 1101) a Matilde di Toscana per l'acquisto di Ferrara ricevendo in compenso privilegi commerciali importanti.
Fu il suo ultimo atto politico-commerciale perché morì nella primavera del 1102 e venne sepolto nell'atrio della chiesa di San Marco, vicino alla moglie Felicia, morta un anno prima.

MODI DI DIRE

Ancora un indovinello:

El sbragia come un can,
el morsega come un can,
el mena a coa come un can,
ma no 'l ze un can.

Nel caso servisse, ecco la traduzione :

Abbaia come un cane,
morsica come un cane,
muove la coda come un cane,
ma non è un cane.

Come al solito preferisco darvi la soluzione per non sentirmi colpevole di notti insonni : una cagna.

12 commenti:

  1. Lapalissiana la soluzione. E a parte questo, è bello questo appuntamento ricorrente con i dogi.

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  2. Messieur De Lapalisse è d'accordo con te, ma ero di fretta ed ho trovato solo questo indovinello. Cercherò di migliorarmi. Sono contento che questo tipo di post ti piaccia. Ciao e buona serata.

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  3. Me piaxe le storie che ti ne conti. Buon fine settimana, Elio.

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  4. Caro Elio , a quanto pare , morto un Doge , se ne fa un altro , ma la Storia cambia di poco . Sempre guerra per i territori , il potere e il Dio denaro .
    Comunque a me piace leggere questo susseguirsi di Dogi , anche perchè sapevo
    poco di loro.....e sono così tanti....Buon Week-end L.A.

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    1. Sono stati 170 e spero di poter arrivare alla fine della storia. Buon fine settimana anche a te.

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  5. Je passe pour te souhaiter un bon week end, Elio.

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    1. Merci Elisabete. A toi aussi bonne fine de semaine.

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  6. Hahaha bona...
    Sai che mi sto facendo una cultura veneziana con la storia dei dogi... la storia mi è sempre piaciuta e quindi grazie.
    Buona serata e buona fine settimana.

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    1. Anch'io ho sempre amato la storia, oltre alla geografia, la matematica e la letteratura (hihihi). Naturalmente la storia che prediligo è quella della mia città natale, ma, per esempio, mi dispiace che a scuola, ai miei tempi, si insegnasse solo a grandi linee quella delle altre nazioni. Mi accorgo qui in Francia che non mi hanno insegnato quasi niente su questa nazione e presumo che sia la stessa cosa per le altre.
      Grazie a te per la visita e buona serata domenicale.

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  7. Ciao Elio certo che imparare la storia di Venezia spiegata da un Veneziano è come imparare l'inglese da un insegnante inglese! Molto piu' appassionante!
    L'indovinello in dialetto l'ho capito perche' come sai il mio dialetto non è poi cosi' diverso!La soluzione non l'avrei saputa!
    Buona serata!Qui piovosa !!!!

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    1. Ciao Rita, naturalmente non tutti conoscono il dialetto ed inoltre il traduttore di Google non ha la possibilità di capirlo (hihihi). Grazie per il complimento ma devo confessarti che traggo tutto da diversi libri che posseggo (vedi le citazioni sull'introduzione del blog). Ritengo inpossibile, e sfido chiunque, ritenere a memoria la vita di 170 dogi.
      Qui la serata non è male, ma ieri sera e notte stavo per tirare fuori il battello pneumatico. Buona settimana.

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