Il quarto Doge non fu eletto subito alla morte di Orso perché seguì un ritorno al regime dei ministri militum che durò circa 5 anni. Se ne alternarono molti e l'ultimo di essi, Fabriciaco (febbricitante) non morì vittima di un'influenza, ma fu abbacinato (reso cieco con una lama incandescente) e scacciato. Una fine che avrebbero conosciuto altri al potere negli anni a venire.
Comunque, dopo questo periodo,, si ritornò al sistema dogale che continuò poi sino al 1797. Evacuata Eraclea, la sede governativa si trasferì a Malamocco dove fu eletto Diodato (o Teodato) che fu subito gratificato del titolo di "ipato" dai Bizantini. L'equilibrio fu molto difficile, se si cedeva con i Longobardi, il rapporto con Bisanzio si incrinava ed è quello che successe a Diodato. Pur avendo costruito il castello di Brondolo per difendersi dai Longobardi, non intervenne contro il re Astolfo che nel 751 conquistò Ravenna e l'Esarcato. Anzi, rinnovò l'antico trattato tra Venetici e Longobardi.
Arrivano allora i Franchi di Pipino e per Astolfo è la fine.
Tra i Venetici c'è aria di fronda ed un certo Galla, un tipo "infido", secondo il diacono Giovanni ed uno "scellerato" secondo Andrea Dandolo, depone ed acceca Diodato mandandolo in esilio.
Alla prossima.
MODI DI DIRE
(Da "Sensa peli sula lengua")
Siora Bèta dala lingua s-cièta
(La signora Elisabetta dalla lingua schietta)
Una donna che dice sempre la verità e cioé pane al pane e vino al vino. Oppure ricalcando il titolo del libro di Gianfranco Siega, senza peli sulla lingua.