AVVISO AI MIEI VISITATORI


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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

giovedì 29 gennaio 2015

IL QUARTO DOGE - DIODATO (742-756)




Il quarto Doge non fu eletto subito alla morte di Orso perché seguì un ritorno al regime dei ministri militum che durò circa 5 anni. Se ne alternarono molti e l'ultimo di essi, Fabriciaco (febbricitante) non morì vittima di un'influenza, ma fu abbacinato (reso cieco con una lama incandescente) e scacciato. Una fine che avrebbero conosciuto altri al potere negli anni a venire.
Comunque, dopo questo periodo,, si ritornò al sistema dogale che continuò poi sino al 1797. Evacuata Eraclea, la sede governativa si trasferì a Malamocco dove fu eletto Diodato (o Teodato) che fu subito gratificato del titolo di "ipato" dai Bizantini. L'equilibrio fu molto difficile, se si cedeva con i Longobardi, il rapporto con Bisanzio si incrinava ed è quello che successe a Diodato. Pur avendo costruito il castello di Brondolo per difendersi dai Longobardi, non intervenne contro il re Astolfo che nel 751 conquistò Ravenna e l'Esarcato. Anzi, rinnovò l'antico trattato tra Venetici e Longobardi.
Arrivano allora i Franchi di Pipino e per Astolfo è la fine.
Tra i Venetici c'è aria di fronda ed un certo Galla, un tipo "infido", secondo il diacono Giovanni ed uno "scellerato" secondo Andrea Dandolo, depone ed acceca Diodato mandandolo in esilio.
Alla prossima.


MODI DI DIRE
(Da "Sensa peli sula lengua")


Siora Bèta dala lingua s-cièta
(La signora Elisabetta dalla lingua schietta)

Una donna che dice sempre la verità e cioé pane al pane e vino al vino. Oppure ricalcando il titolo del libro di Gianfranco Siega, senza peli sulla lingua.

martedì 27 gennaio 2015

PIERRES-VIVES : GLI ARCHIVI DIPARTIMENTALI

Qualche anno fa è stato lanciata a Montpellier la costruzione di uno stabile per ospitare varie attivitatà di competenza del dipartimento. Il dipartimento in Francia corrisponde alla nostra provincia.
All'interno hanno trovato posto gli Archivi dipartimentali, la Mediateca dipartimentale, e la Casa degli sport per tutti, oltre ad altre attività minori.
Personalmente lo trovo molto ben concepito e costruito e quindi voglio farvi vedere delle foto sin dall'inizio dei lavori. Comincio però nel presentarvi il progetto dell'architetta Zaha Hadid.



E poi una serie riguardante l'avanzamento dei lavori
























L'opera è finita da un anno, ma non sono riuscito a trovare il tempo per andarla a fotografare. Vi prometto che lo farò quanto prima.
A proposito qui è stato soprannominato "le bateau", visto che assomiglia ad una nave da crociera.

giovedì 22 gennaio 2015

I DOGI VENEZIANI - ORSO IPATO

Passiamo al terzo Doge che si chiamava Orso Ipato, il quale governò dal 727 al 737.


Visto il caos che regnava in Italia a causa della lotta dichiarata dall'imperatore Leone III al culto delle immagini e con il sopravvento delle forze iconoclaste, solamente l'esercito poteva regolare la situazione e, quindi, Orso Ipato fu eletto con un pronunciamento militare. E' un autentico "venetico" e scegliendolo le truppe ammutinate della Venezia marittima espressero una concreta forma di autonomia, in polemica con il potere centrale. Quando i Longobardi si impadroniscono di Ravenna, egli rompe il patto firmato dal primo Doge, Paoluccio Anafesto, e si porta sulla città con tutta la flotta in contemporanea con una azione sulla terraferma. Ravenna viene liberata nel 729 e rappresenta la prima vittoria militare riportata dai futuri veneziani. Orso ottiene da Bisanzio il titolo di "ipato" cioè di console. Il termine divenne poi il suo cognome e tra le sue discendenze si trovano persone delle famiglie Orseolo, Dandolo e Bragadin.
L'imperatore di Bisanzio teme però l'aumento dell'importanza di questo Doge e quindi, naturalmente, lo fa uccidere nel 737 accusandolo di tramare un accordo con il re longobardo Liutprando.
Certo che questo Dogi duravano veramente poco. Vedremo se anche il prossimo confermerà la regola.


MODI DI DIRE

Che la piasa, che la tasa, che la staga in casa
(da "Ciò, zibaldone veneziano)

(Che piaccia, che taccia, che resti in casa)

Non me ne vogliano le femministe per questo modo di dire che si riferisce alla moglie idale per un veneziano di cento annni fa. Oggi la cosa sarebbe immediata causa di divorzio e giustamente.

lunedì 19 gennaio 2015

LA BORGOGNA

Il Ducato di Borgogna e la Franca Contea furono definitivamente riunite sotto un unico sovrano nel XV secolo, fino a che la linea dinastica dei Duchi di Borgogna si estinse in linea maschile. Essi erano imparentati con i Re di Francia e durante il XV secolo avevano assunto una grande potenza a seguito diuna serie di acquisizioni matrimoniali o di conquiste tanto da poter creare un regno indipendente, anche se non riuscirono mai a diventare sovrani indipendenti, in quanto rimasti sempre vassalli del Re di Francia o dell'Imperatore. Nel 1477, alla morte di Carlo il Temerario, il territorio del Ducato di Borgogna venne annesso direttamente ai domini reali di Francia, mentra la Franca Contea venne trasferita agli Asburgo. L'architettura borgognona raccolse l'eredità artistica dei luoghi di culto situati nelle vie che conducono i pellegrini a Santiago di Compostela mentre per scultura e pittura si ebbero varie correnti: francesi, italiane, fiamminghe. Sotto Filippo il Buono si creò l'Hôtel-Dieu di Beaune di cui vi parlerò più avanti. Attenzione che Hôtel-Dieu non sta ad indicare un albergo, ma un antico ospedale oggi diventato museo.
Bando alle chiacchere e largo alle foto.

Qui ci troviamo però ancora a Seurre sulla Saona.

Questa è la chiesa principale di Seurre e come si vede dalla prima foto è dedicata a San Martino.


Il campanile visto attraverso le case antistanti





Questa qui sotto è la caserma dei moschettieri del Re. Chissà se ci sono passati ache i famosi quattro moschettieri.



All'ingresso della caserma si trovano due piedistalli situati ciascuno su un lato. Servivano ai moschettieri per montare a cavallo senza faticare.


sabato 17 gennaio 2015

I DOGI DI VENEZIA

Passiamo al secondo doge: Marcello Tegalliano (717 - 726)




Di questo doge si sa poco o nulla. Si ritiene sia lo stesso magister militum che firmò assieme a Paoluccio il trattato con il re dei Longobardi (Liutprando) - vedere post precedente.
Andrea Dandolo nella sua Chronica lo definisce "Uomo abbastanza utile". Sembra si sia intromesso in una contesa sul culto delle sacre immagini, sorta tra i patriarchi di Aquileia e di Grado, parteggiando per quest'ultimo che avrebbe poi ottenuto ragione anche dal Papa Gregorio II. Il cognome Tegalliano gli venne assegnato in seguito, attribuendogli anche l'appartenenza alle famiglie dei Fonicalli o dei Marcello. Anche lui morì ad Eraclea. Resta il fatto che, verso l'inizio del secolo VIII, si cominciò ad usare il titolo di dux (duca ed in veneziano Doge). L'inizio di un lungo gomitolo che si dipanerà nella storia futura della Repubblica Veneta.

MODI DI DIRE

Sior Momoleto dele vogie
(Il signor Momoleto dalle voglie)

Non si sa bene chi fosse questo signor Momoleto, ma probabilmente è un nome preso a caso. Si dice di una persona sempre insoddisfatta e piena di desideri continui. Lo si dice anche ai bambini, come una presa in giro, quando pretendono troppe cose.

domenica 11 gennaio 2015

LES LAVAGNES - SAINT-GUILHEM-LE DESERT

Due amici mi hanno invitato a fare una "scarpinata" con loro e naturalmente ho accettato. Non sapevo cosa mi attendeva, ma lo ho scoperto molto presto. Dodici chilometri (i primi 5 sempre in salita) e poi discese e salite alternate. Ma ce l'ho fatta e sono contento dei paesaggi che ho visto e delle foto che ho scattato.
Allora contrariamente alle scelte effetuate in precedenza, ve le pubblico tutte in un'unica volta.


La fontana vicino al parcheggio





I miei amici


Si parte ....


Vedete quella striscia bianca a destra che poi svolta a sinistra? E' quello che mi aspettava.


Vi lascio giudicare il seguito.







mercoledì 7 gennaio 2015

I DOGI DI VENEZIA

Per sopperire alla mancanza di foto su Venezia, ho pensato di intrattenervi sui vari Dogi della città che furono 120.
Ai tempi dei Longobardi, i Venetici (antico nome dei Veneti), riuniti con il patriarca ed i vescovi, decisero che fosse più onorevole essere governati da dei dogi al posto dei tribuni.
L'atto di nascita del dogado veneziano si fa risalire al 697, ma si ammanta di leggenda. I Venetici erano in continuo stato di allarme tra le incursioni via terra dei Longobardi e le scorrerie sul mare dei pirati dell'Istria, oltre ad essere sottomessi all'Imperatore di Bisanzio. Questa gente nel passato era definita come abitante della Decima Legio, il territorio compreso tra le Alpi, l'Adige, il Po e l'Adriatico. Come tutti sapete Venezia è stata creata dall'afflusso di gente dell'entroterra che emigrando formarono le città insulari di Grado, Eraclea, Murano,Torcello, Rialto, Malamocco, Chioggia, Mazzorbo e Pellestrina, basando la loro attività sulla pesca e la produzione del sale. Diventarono abili navigatori e quindi costruttori di navi.
Il primo doge fu proclamato in assemblea ad Eraclea nominato dalla dodici antichissime caste di Venezia, dette "apostoliche" (Badoer, Barozzi, Contarini, Dandolo, Falier, Gradenigo, Memmo, Michiel, Morosini, Polani, Sanudo e Tiepolo) e dalle quattro "evangeliste" (Giustinian, Corner, Bragadin e Bembo).

Veniamo quindi al primo doge.

Paoluccio ANAFESTO (697 - 717)


Fu il capostitpite della famiglia Falier, uomo esperto ed illustre che ha avuto il merito di aver definito i confini di Eraclea con il re Longobardo Liutprando mediante l'aiuto del magister militum Marcello.
Non si sa altro su di lui salvo sulla sua tragica fine. I nobili di Malamocco ed Equilio avrebbero organizzato, nel 717, una rivolta contro Eraclea (prima residenza del doge) uccidendolo.

MODI DI DIRE

Ora la ze da late, ora la ze da vovi
(Ora è da latte, ora è da uova)

Tratto da "ciò, zibaldone veneziano)

Si dice di donna incostante e volubile

sabato 3 gennaio 2015

IL PARC MONTCALM

Non so se vi ricordate che avevo già fatto dei post su questo parco molto grande che una volta apparteneva all'E.A.I. (militari di fanteria) e che si trova a poca distanza da casa mia.
Naturalmente trattandosi di una zona militare vi si trova ancora oggi un "percorso di guerra" e chi ha fatto il servizio militare sa di cosa parlo. Allora vi faccio vedere alcune foto che ho scattato per l'occasione, ma vi garantisco che non ho provato a farlo perché ormai l'età mi impedisce di fare certe cose (lol).








giovedì 1 gennaio 2015

ROMA

Ci troviamo sempre all'interno dei Musei Vaticani e continuiamo la camminata per raggiungere la Cappella Sistina. Qui ci troviamo nella rotonda dei fiumi





Al centro della suddetta rotonda troneggia questa meravigliosa pianta




Questo monumento rappesenta l'Arno


La base del suddetto monumento con scene di combattimento


Alla prossima