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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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lunedì 7 gennaio 2013

MO.S.E.


Ogni tanto mi piace uscire dal tema del mio blog per affrontare qualche argomento serio. MO.S.E.? Cosa significa questa sigla ? Per esteso vuol dire «MODULO SPERIMENTALE ELETTROMECCANICO » ed è il sistema studiato per arginare le acque alte a Venezia.
A parte il fatto che, almeno qui in Francia, si crede possa riferirsi a Mosé, per cui si parla di “Moïse” , mi sto chiedendo se veramente quest’opera sia stata la soluzione migliore.
Ad oggi il costo si eleva a 5,5 miliardi di euro, ma non si capisce se questo importo comprenda anche i milioni spesi per il modellino in scala ed i vari studi di applicazione. Certo non comprende il restante 25% dei lavori da completare e gli alti costi di manutenzione che dovranno sostenere Comune, Provincia e Regione.
Sono stai presentati 9 ricorsi da parte di varie istituzioni, ecologiste e no, compreso uno da parte del Comune di Venezia. Tutti sono stati respinti senza tener conto del danno ambientale verso il quale si potrebbe andare.
Scopo di questa premessa è di introdurvi in una discussione per vedere se io possa avere torto o ragione.
Circa 50 anni fa, un'azienda veneziana aveva presentato un progetto, sulla base di quanto fatto ad Amsterdam, per creare una rete di fognature a Venezia. Penso sia inutile precisare che gli scarichi dei vari appartamenti veneziani sfociano nei canali. Naturalmente la rete si sarebbe fatta nelle varie fondamenta, catturando i tubi di scarico e convogliando il tutto verso un depuratore.
E’ vero che solo circa il 75% degli scarichi sarebbe stato intercettato in questo modo e che per i restanti, che vanno direttamente nei canali senza fondamenta, bisognava trovare un’altra soluzione, ma sarebbe stato sempre meglio che niente.
Bisogna tener presente, anche, che quando l’acqua alta arriva a livelli eccezionali (vedi nel 1966) questa sale attraverso le condutture e si riversa negli appartamenti a pianoterra, anche se si protegge la porta d’ingresso con barriere e, per questo, sempre la stessa azienda, aveva proposto la possibilità di sollevare di almeno 30 centimetri il suolo veneziano, per limitare le zone invase dall’acqua. Oggi gli appartementi a piano terra sono quasi tutti inutilizzati.
Certo che si sarebbe trattato di un lavoro titanesco, ma, ad Amsterdam, ci sono pure riusciti nell’arco di una trentina d’anni e perché a Venezia non lo si è fatto? Perché i politici non vedono al di là del proprio mandato elettorale e quindi nessuno ha avuto il coraggio di approvare un’opera del genere, il cui costo sarebbe stato, comunque, di molto inferiore a quello del MO.S.E (alcuni miliardi di lire - e non di euro – ripartiti nei trent’anni).
Inoltre mi chiedo: i tecnici hanno calcolato l’erosione che possono creare le grandi navi di crociera che entrano a Venezia? Non è che possano contribuire a danneggiare le strutture subacquee all’entrata delle bocche di porto?  Su questo argomento non ho dati tecnici che possano confermare quello che penso personalmente.
Sono convinto che, alla lunga, non ci sarà più un sufficiente ricambio d’acqua nella laguna veneziana e che si andrà sempre più verso la distruzione dell’ecosistema lagunare, sempre che non succeda prima a causa di un incidente tipo Isola del Giglio.
Sappiate che non sono un ingegnere, né un tecnico e quindi le mie convinzioni sono dettate solo da una riflessione personale e che spero, sinceramente di sbagliarmi. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

20 commenti:

  1. Il ne faut pas qu'ils oublient que Moïse a bien été aidé par Dieu le père.

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    1. C'è anche un proverbio che dice "Aiutati che Dioti aiuta!"

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    2. Alain, je ne crois pas que Dieu puisse intervenir dans le projet MO.S.E.

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    3. Sergio, penso che Dio abbia altri pensieri che non aiutare nella costruzione dell'impianto anti maree. Un cordiale saluto.

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  2. Ciao Elio,
    le tue riflessioni sono molto interessanti e dettate da un legittimo amore campanilistico, ma il discorso sulla salvaguardia di Venezia è molto complesso, perché qualcuno possa illudersi di avere la verità in tasca.
    L'unica cosa certa è che la città andrebbe restaurata da capo a fondo, intervenendo su più aspetti: statica degli edifici, cura della parte estetica circolazione marittima e, naturalmente, controllo delle maree.
    La creazione del MO.S.E. è uno dei tanti modi possibili per impedire che l'acqua faccia più danno di quanto ne abbia fatto sinora.
    Anche quello che suggerisci tu potrebbe essere un sistema efficace e più economico di quello esistente. Ma purtroppo le cose sono andate in modo diverso e difficilmente si può tornare indietro.
    I francesi, comunque, non hanno tutti i torti ad associare la diga mobile al noto personaggio biblico. Come tu sai, i tecnici si sono ispirati proprio a Mosé nell'ideazione del proprio progetto, perché il Patriarca riuscì a fermare le acque del Mar Rosso.

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    1. Grazie per l'intervento molto dettagliato, come al solito. Non credo comunque che i vari ingegneri abbiano legato il nome al personaggio biblico, ma che il tutto sia risultato dal nome dato al progetto e quindi si tratta di un puro caso. Inoltre il patriarca le ha fermate solo provvisoriamente e spero che non sia anche il caso delle paratie mobili. Un amichevole abbraccio.

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    2. Ciao Elio,
      ho provato ad effettuare una ricerca, ma non ho trovato collegamenti dell'opera ingegneristica con Mosé.
      Tuttavia, mi pare di ricordare che, inizialmente, quando fu presentato il progetto in parola in tv, qualcuno degli autori fece un fugace riferimento al Patriarca.
      Prova ne è che la sigla dell'opera dovrebbe essere M.S.E. (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) come si fa con tutti gli acrostici, e invece, con un artificio linguistico, è diventato MO.S.E.
      Un caloroso saluto.

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    3. D'accordo Nigel, ma MO.S.E. si pronuncia molto più facilmente che M.S.E. Forse pensavano che qualcuno interpretasse Movimento Sociale Europeo (lol). Si fà presto a parlare in tv, ma ti garantisco che, comunque, non ha niente a che vedere con Mosé, anche perché ho lavorato nell'ambito delle costruzioni pubbliche ed ho seguito tutta la vicenda. Un caro saluto.

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  3. A chaque fois que l'homme est intervenu pour contrer la nature (barrages, digues, détournements de lits fluviaux, déforestations et extractions intensives de minerais ou charbon...etc) il y a eu des retombées désastreuses et cela ne va que s'amplifier avec le temps. Que va devenir la Lagune et Venise avec ce projet pharaonique alors que les immeubles flottants continuent à brasser ses fonds fragiles ? Comme toi, Elio, je m'interroge sur le futur.
    Les dommages causés par les millions de touristes ne sont certainement rien à côté de ce que nous réserve l'avenir côté environnement. Et Dieu n'a rien à voir là-dedans, comme dans beaucoup d'autres domaines c'est l'Homme qui est seul responsable par son inconscience et son manque de vision à long terme.
    Bonne semaine à toi Elio et merci pour ton pertinent message.

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    1. Ciao Françoise, vedo che sei d'accordo con me e mi fai ricordare una cosa. Ai tempi della Serenissima un ingegnere, di cui non ricordo il nome, era stato incaricato di regolare il flusso delle acque lagunari. I suoi errati calcoli hanno provocato la disparizione dell'isola di Ammiana e dei 3/4 di Torcello. Gli hanno tagliato la testa, ma oggi questo non si può più fare.
      Un abbraccio.

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  4. Certo, le spese per il MO.S.E. sono e saranno enormi. Chi ci ha guadagnato sono state soprattutto le ditte che hanno appaltato i lavori. Non parliamo poi della manutenzione: soldi a non finire! Per cosa poi? Quando il livello del mare crescerà ancora (e questo è un dato certo) il MO.S.E. sarà chiuso sempre più spesso ed allora, la laguna sarà una fogna a cielo aperto.
    Molto meglio, anche se con costi forse più elevati, sarebbe stato provvedere ad alzare intere isole, cosa tecnicamente possibile.

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    1. Ciao Sergio, scusa, non avevo capito che il precedente commento era in risposta ad Alain. Sono completamente d'accordo con la tua disamina ed è per questo che ho affrontato il problema. In ogni caso nel Consorzio Venezia Nuova, oggi, c'è anche l'impresa di cui parlavo. Buonanotte.

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  5. les grands navires sont tellement impressionnantes..la traversé du canal est très dangereuse .. les eaux en mouvement qui abiment les fondations.. il sont comme des éléphants dans un magasin de porcelaine...
    que fait le politique?

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    1. Buonasera Elfi, per capire che hai ragione basta vedere la presentazione dei tre documentari, presentati da Arte, che ho registrato e trasformato in DVD. Si vede passare una nave di crociera che supera i tetti delle case. Impressionante. Purtroppo la politica non fa niente, pensa solo ai soldi portati dai turisti guarda e fuggi(non quelli amanti di Venezia. E' comunque vero che il Comune di Venezia aveva presentato un ricorso.
      Un giorno o l'altro ci si accorgerà che tutta la porcellana sarà rotta.
      A presto.

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  6. Ciao Elio, sul tema mi trovi impreparata, credo comunque che risolvere il problema dell'acqua alta a Venezia sia tutt'altro che facile e secondo me anche tutt'altro che economico qualunque sia la strategia da adottare.
    Il fatto delle grandi navi che arrivano a Venezia, a maggior ragione dopo l'accaduto all'isola del Giglio, andrebbe severamente regolamentata ma spesso come per tante delle cose che succedono in Italia, si trascura piu' volentieri la sicurezza piuttosto che rinunciare a certe abitudini.
    Politicamente il nostro paese non ama impegnarsi in progetti a lungo termine e purtroppo chi ne fa le spese sono solo i cittadini...in Italia siamo abituati a pensare, come dice una canzone famosa, finchè la barca va lasciala andare....questo è solo un mio parere e chiedo scusa se mi sono intromessa in un contesto che non è certo il mio non vivendo a Venezia.
    Ciao
    Susanna

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    1. Certo Susanna, ma un giorno o l'altro la "barca" troppo grande, potrebbe non andare più e combinare guai. Qui secondo me non si tratta di regolamentare, ma proprio di impedire l'accesso di queste enormi navi da crociera. Ma, siccome scaricano turisti che spendono nella città, si lascia scorrere, senza pensare al futuro. Per le acque alte, spero, sinceramente, di sbagliarmi e che il MO.S.E. risolva il problema. A presto.

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  7. Por aqui também a muitos absurdos e desmandos, espero que as coisas por ai se resolvam da melhor maneira e para o bem maior da Mãe Natureza!
    Desperdício de dinheiro público é sempre ruim.

    Te desejo um ano novo repleto de saúde, felicidade e harmonia.
    Bençãos plenas.
    Lua

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    1. Grazie Lua per il tuo appoggio e Feliz Ano Nuevo.

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  8. Amigo Helio, lo que nos planteas, es de muy difícil solución,principalmente, para poner de acuerdo a la clase política. para aunar criterios.
    Como tu bien dices, yo tampoco soy ingeniero.
    Saludos, manolo

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    1. Ciao Manolo, certo che il problema non è facile da risolvere, ma nessun poltico veneziano ha avuto il coraggio di affrontarlo. La costruzione del MO.S.E. è stata più una vetrina per il mondo che la vera risoluzione del problema. Come ho già detto, vedremo nel futuro se io mi sbaglio e, sinceramente, lo spero. Saludos.

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