Torniamo alla mia Venezia e vi parlerò del Campanile di San Marco. I Veneziani lo chiamano “El paron de caxa” (Il padrone di casa), ma, attenzione la “X ” si pronuncia S (dura). Per esempio : “Tu sei” si scrive “Ti xe”, ma si pronuncia “Ti se”. Altre prerogative del dialetto veneziano: non esistono le doppie e la “L ” è muta. Quindi il titolo del mio blog si scrive “De qua e de la” (Di qua e di là), ma si pronuncia “De qua e de a”.
Non divaghiamo, la costruzione del campanile di San Marco cominciò nel IX secolo e subì varie trasformazioni e riparazioni, queste ultime a seguito di terremoti e di fulmini. Nel luglio 1902, senza cause apparenti si “sedette” (è il caso di dirlo) sulla piazza ed in parte verso la Basilica, ma senza causare enormi danni.
Interessantissimo. Se mi ricordo bene, c'è un altro bel campanile, quello di San Giorgio Maggiore...
RispondiEliminaStoria interessante,ancor di più le spiegazioni su un dialetto che mi ha sempre affascinato,ci ho vissuto un anno a Venezia e mi è rimasta nel cuore!!
RispondiEliminaCiao,un abbraccio!
Strano a dirsi ma non conosco Venezia, spero un giorno di poterla visitare, intanto grazie per queste notizie interessanti!!!
RispondiEliminaCaro Elio Venezia la più bella città del mondo.
RispondiEliminaOra grazie a te la conosciamo fino in fondo, il passato e il presente di Venezia io incomincio conoscerla grazie a te caro amico.
Buona domenica e a presto rileggerti.
Tomaso