Sono spiecente di infomarvi che abbandono il blog. L'attuale situazione non mi permette di seguirlo come si deve e quindi preferisco questa soluzione. Buon proseguimento a tutti voi.
Elio Naldori.
Sono spiecente di infomarvi che abbandono il blog. L'attuale situazione non mi permette di seguirlo come si deve e quindi preferisco questa soluzione. Buon proseguimento a tutti voi.
Elio Naldori.
Apro una parentesi nel mio blog per non farmi dimenticare da voi. Prima di tutto grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto nel post precedente e poi, vorrei farvi vedere delle opere d'Arte Moderna che, a Montpellier, non si trovano nei musei ma in più luoghi della città.
Personalmente non è un'arte che mi piaccia molto, ma, forse, tra voi potrebbe esserci un conoscitore.
Attenzione ! Le foto non sono mie; le ho scannerizzate da una rivista.
1 - "Omaggio a Lorenzo il Magnifico" dell'artista italo-argentino Marino di Teana - Da restaurare.
2 - "La donna con il telefonino" di Lily Reynaud Dewar di Grenoble. Qualche anno fa, visto che è in alluminio, qualcuno le ha tagliato la testa ed un braccio solo per vendere a quattro soldi il metallo. E' stata restaurata l'anno scorso.
COME MARIE DE MONTPELLIER UTILIZZO UN TRUCCO PER RESTARE IN CINTA DI SUO MARITO INCOSTANTE
Marie de Montpellier, la figlia non amata di Guilhem VIII che era sposato alla nipote dell'imperatore di Bisanzio, si unisce in terzo matrimonio a Pierre II d'Aragon il 15 giugno 1204. Più interessato alla corona di questa signoria prospera e cosmopolita di Montpellier che alla moglie. Dopo che Pierre ha ricevuto tutti i beni della sposa, la coppia fa vita separata molto presto.
I consoli di Montpellier cercano di assicurare una discendenza alla loro amata regina e decidono di imbrogliare Pierre che non amano assolutamente. Sapendo che lui è attirato da un'amica di sua moglie, gli fanno credere che quest'ultima sarebbe pronta a cedere alle sue richieste se l'incontro si facesse nella più completa oscurità. Non sapremo mai se è vero o falso.
La sera, in incognito, Marie entra nel letto del marito e resta in cinta di Jacques I d'Aragon, il futuro Jacques il Conquistatore.
Alcune cose collegate
1) Per firmare gli atti del suo regno, il sunnominato Jaques I, utilizzava un timbro rotondo in cristallo di roccia circondato di un filo di rame con una croce surmontata da un alfa ed un omega. In questo modo metteva il suo potere sorro la protezione di Dio. Il prezioso oggetto, simbolo di purezza, molto desirato dai potenti, passava per essere dotato di una origine divina ed è ancora esposto al Museo del Languedoc al n° 7 delle rue Jacques -Coeur a Montpellier.
2) Il palazzo di Tournemire - E' in questo palazzo che nacque Jacques I d'Aragon, al n° 10 della rue de l'Argenterie.
3) La danse du chibalet - Il giorno dopo dell'incontro organizzato, Pierre II accetta di ricondurre in città la moglie sul suo cavallo e, in città, si organizzò "la dance du chibalet". Un ballerino su un finto cavallo legato alla cintura, esegue dei passi con un altro ballerino che gira attorno al finto cavallo facendo finta di dargli dell'avena.
Come dicono i marinai : Buon vento.
AGGIUNTA AL POST PRECEDENTE
Nel medioevo, Pierre, figlio di un conte della "Provence" avrebbe inteso parlare della bellezza di una principessa napoletana che si chiamava Maguelone . Decise quindi di partire per la nostra città italiana al fine di incontrarla. Giunto sul luogo partecipò ad un torneo che vinse. Questa vittoria gli permise di essere invitato dal re e di incontrare alfine la principessa. Al primo sguardo i due caddero immediatamente innamorati e, per provare il suo amore, Pierre offrì tre anelli d'oro alla sua promessa. Una vita di ricchezza non li interessava entrambi e così, una sera, decisero di fuggire a cavallo galoppando tutta la notte. All'alba si fermarono sul bordo del mare e fu allora che un uccello rubò i tre anelli d'oro della principessa fuggendo verso il largo. Pierre decise di inseguire l'uccello con una barca, ma, improvvisamente, si levò una tempesta che fece rovesciare la barca. Poteva essere la fine per Pierre che era destinato a morire in mare. Per sua fortuna, una nave araba, che arrivava dall'Africa, passò da quelle parti e salvò Pierre da una morte certa.
Durante questo tempo, Maguelone attese disperatamente ed inquieta, triste, continuava a camminare sulla spiaggia aspettando il ritorno del suo amato. Arrivò su una piccola isola che si chiamava, a quel tempo, "Port Sarrazin". In tutta la sua disperazione, comprese che poteva contare solo in Dio e decise di fondare un ospedale ed una chiesa su questo luogo. Quando volle donare un nome alla chiesa , non esitò e la chiamò, in omaggio al suo amore scomparso : Saint-Pierre. Nel frattempo, Pierre era riuscito a compiere dei grandi fatti con l'armata del sultano e, per ricompensarlo, questi gli diede la sua libertà.
Prese subito la decisione di partire per ritrovare la sua principessa ma fu abbandonato dal suo equipaggio su un'isola deserta. Fu ancora una volta fortunato perché dei pescatori lo trovarono e lo portarono all'ospedale di "Port Sarrazin" dove ritrovò la bella Maguelone.
Così, secondo la leggenda, nacque la Cattedrale di Maguelone a qualche chilometro da Montpellier.
Comincio qui una nuova serie di post su Montpellier, sperando che possano interessare la maggior parte di voi amici.
Dalla fondazione, nel 985, Montpellier diventò una famosa città, governata durante più di due secoli dalla dinastia dei Guilhem. Il matrimonio di Maria, figlia unica dell'ultimo signore di questo lignaggio, molto amata dagli abitanti, con il detestato Pierre II d'Aragon, la città passa, nel 1204, sotto la corona di Spagna e poi di Maiorca per 150 anni. Da questa coppia si ebbe, nel 1208, la nascita di un personaggio di leggenda : Jacques il conquistatore che considerava la sua città natale come "la migliore città dell'universo" e contribuì quindi al suo sviluppo economico e scientifico oltre che riconquistare ai mussulmani le terre fino nel sud della Spagna.
Dopo averlo un po' dimenticato gli abitanti di Montpellier festeggiano una volta all'anno un altro personaggio, anche lui leggendario, che divenne popolare nel mondo per le sue guarigioni miracolose. Partì da Montpellier con il suo bastone di pellegrino per guarire i malati in modo particolare di peste (vedere del resto la chiesa e la Scuola grande di San Rocco a Venezia).
Altro personaggio, forse leggendario : Nostradamus. Venne a studiare la medicina a Montpellier dal 1529 al 1533 e, interessato dalle arti divinatorie, si dice abbia previsto la distruzione della città una volta che i due pini su una della torri di Montpellier fossero morti. Mi dispiace per lui, ma oggi la torre è ancora in piedi anche se i due alberi sono stati cambiati e la città non è distrutta.
130 anni più tardi, la revocazione dell'editto di Nantes, che aveva interdetto il culto protestante, diede luogo all'apparizione di profeti fanatizzanti dai comportamenti strani che si dicevano ispirati dal Santo Spirito ed il tutto provocò la "guerra dei Camisards".
Ancora 35 anni, verso il 1720, una setta vide il giorno a Montpellier dopo un'apparizione di Dio e degli angeli nel cielo della città. Quindi Montpellier, città di sapere , divenne anche una città di scienze occulte e segrete dove alchimia e magia ebbero degli eminenti rappresentanti. Una loggia massonica, creata nel 1754, avrebbe da parte sua dato luogo a delle pratiche magiche censate di permettere l'approccio diretto a Dio. Si vide anche un romantico inglese creare una leggenda attorno ad una tomba, nascosta nel "Jardin de Plantes".
Molte città attorno a Montpellier danno adito a delle leggende tra le quali persistono delle storie d'amore attorno a dei siti come Maguelone e il Pic Saint-Loup, oppure un sogno al chiarore della luna nella città di Pescalunes ed un favoloso tesoro nascosto all'interno di una enorme roccia a Castelnau-le-Lez.
La prossima volta vi darò in dettaglio la leggenda di Maguelone