Questa torre faceva parte delle 25 che si elevavano, di tanto in tanto, nella cinta fortificata che proteggeva la città di Montpellier alla fine del XII ed inizio del XIII secolo. E' alta 26 metri e resta una delle ultime vestigia assieme alla Porte de la Blanquerie, la Porte du Pila Saint Gély e la Tour des Pins.
Nel 1739 l'Accademia reale delle scienze ottenne l'autorizzazione dal direttore generale delle fortificazioni (Maréchal d'Asfeld) di installare un osservatorio d'astronomia e per questo la torre venne sopraelevata partendo dalla balaustrata ed i lavori finirono nel 1745. L'osservatorio funzionerà sino al 1793. Oggi ne è installato uno moderno con un telescopio elettronico collegato ad apparecchi vari che permettono l'osservazione su un grande schermo TV e di scattare delle foto. E' dal 1981 che La Fédération d'astronomie populaire si è installata all'ultimo piano della torre.
Si racconta che nel 1783 il fisico Louis-Sébastien Lenormand utilizzasse la torre per sperimentare il suo paracadute
Stampa dell'epoca
In realtà lanciò solo degli animali e la cosa non funzionò molto bene.
Nel 1832 fu installato sulla sommità il telegrafo Chappe (dal nome del suo inventore)
Le braccia snodabili che si vedono nella stampa assumevano posizioni diverse che corrispondevano a delle lettere od anche ad una intera parola. Naturalmente il tutto era a visto con l'uso di un potente cannocchiale tipo quello della marina di una volta. La rete delle installazioni permetteva di mandare messaggi urgenti sino a Parigi attraverso due linee differenti. La prima passava per Nîmes, Avignone, Lione e Digione. La seconda per Narbonne, Tolosa, Bordeaux e Tours. Era inoltre in comunicazione con Marsiglia, Toulon e Bayonne. Indubbiamente più veloce che dei messaggeri a cavallo. Anzi penso che questi movimenti siano stati gli antisignani delle segnalazioni fatte in marina con delle bandierine. Naturalmente questo telegrafo fu soppiantato dal telegrafo a filo nel 1855.
Per un periodo la torre è stata utilizzata anche come sede della Société colombophile de l'Hérault ed oggi ospita anche il Club degli scacchi di Montpellier.
Fino all'anno scorso la piazza sottostante alla torre era occupata da un parcheggio un po' vecchiotto, dove al pianoterra c'era un mercato coperto (Les Halles - come si dice in francese). La municipalità ha deciso di rasarlo per costruire delle nuove halles e, forse, un parcheggio interrato. Vi presento la piazza, prima e dopo l'intervento.
La foto qui sopra l'ho scattata inquadrandone una appesa al muro della sala per l'astronomia
La giostra che si nota nella seconda foto è provvisoria.
Allora abbandono il lato storico per pubblicare il resto delle foto che ho fatto durante una visita guidata al modico prezzo di 7 euro.
E si continua a salire. Si può confrontare la foto della piazza con la precedente
All'interno per montare in cima si passa attraverso questa sala la cui volta misura 6,90 metri di altezza. Durante l'installazione del telegrafo era l'alloggio del direttore.
Ciao a tutti
PS - Dimenticavo. All'interno delle mura vi erano delle case che, a suo tempo, furono rasate per ragioni di sicurezza militare. Oggi ci sono tre ristoranti.
caro Elio, noto che i tuoi post anno tanto di interessante, foto e spiegazioni interessanti!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata caro amico con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, ho visto che la festa per l'anniversario delle nozze si é passata bene. Non è da tutti arrivare alle nozze di diamante e festeggiare nello stesso tempo il compleanno della moglie. Anzi, invito tutti quei pochi che ancora non ti conoscono a venire sul tuo blog. Grazie per il complimento. Ricambio l'abbraccio e, naturalmente, anche un sorriso da parte mia.
EliminaGrazie Elio per questo post molto interessante!Buon pomeriggio...
RispondiEliminaCiao Olga, grazie della visita e del complimento. A presto.
EliminaQuelle belle tours (avec plein d'Histoire).
RispondiEliminaBisous
Ciao Elisabete. Come detto nel testo fa parte delle quattro rimaste e, secondo me, la più interessante assieme alla torre dei Pini di cui ho parlato qualche tempo fa e che si trova di fronte al Giardino botanico. Bises.
Eliminainteressanti le vicessitudini di questa torre
RispondiEliminaCerto Enio e che ho riassunto un po' per non essere troppo noioso. Ci sono state altre vicissitudini ed ho scelto solo le più importanti. Buona domenica.
EliminaUn altro bellissimo percorso fra arte, storia e cultura in cui ci hai accompagnato, anche grazie ai tuoi immancabili scatti. Un saluto e buon fine settimana :)
RispondiEliminaBuona domenica, Maurizio. Grazie anche a te del complimento ed a presto.
EliminaHallo Elio , il racconto storico e le foto sono molto interessanti .
RispondiEliminaSei bravissimo . Toglimi una curiosità , sei salito fino in cima ?
Ho visto tanti scalini.....Buona settimana a te e Madame . (anche ai mici ).
Certo che sono salito sino in cima, altrimenti come potevo fare le foto dall'alto. Inoltre lo schermo e gli apparecchi sono proprio all'ultimo piano. E' vero che discendendo, a causa del mio gionocchio sinistro, sono arrivato ultimo in basso. Pazienza ero il primo in salita (tutti vecchiotti i partecipanti). Buona settimana anche a te e famiglia malgrado tutto. Buon coraggio.
EliminaFelicidades querido amigo por tan interesante trabajo. Una torre fortaleza con diez siglos de historia, siempre al servicio de la investigación y de la ciencia, creo que debe de ser única en el mundo.
RispondiEliminaMe ha gustado mucho conocerla.
Un abrazo.
Sinceramente Manuel, non credo ch sia l'unica al mondo ed anzi penso che anche in Spagna ce ne siano di simili. Grazie per la visita e per i tuoi complimenti. Ricambio l'abbraccio e buona settimana.
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