In barba al decreto che eliminava l'ereditarietà del dogado il timone passò al genero Pietro Polani, che aveva sposato la figlia di Domenico Michiel, Adelasa (come ricorderete certamente).
Ci furono, naturalmente, delle contestazioni da parte dei Dandolo e dei Badoer. Pietro se la legò al dito per questa avversione.
Le notizie sui primi dieci anni del suo dogado sono piuttosto scarse. Iniziato nell'anno dello scisma all'interno della Chiesa di Roma per la contemporanea elezione di Innocenzo II e Anacleto II (l'antipapa), ci fu un vero disinteresse di Venezia sulla situazione fino a quando, con la morte dell'antipapa, nel 1138, si impose automaticamente Innocenzo II.
In ogni caso Venezia restò a guardare assicurando la sua neutralità, che gli fruttò, dall'imperatore Lotario II, il rinnovo degli antichi trattati. In realtà Venezia si diffidava di tutti avendo i propri problemi con gli Ungheresi che miravano a possedere le terre in Dalmazia. Nel 1133 avevano conquistato, ancora una volta, Spalato, Trau e Sebenico.
Quindi, la prima mossa importante di Pietro Polani fu nel 1141. Fano, oppressa dai comuni limitrofi di Pesaro e Senigallia, chiese aiuto al doge che intervenne mettendo la città sotto la sua protezione. Il trattato fruttò 100 libbre d'oro annue alla chiesa di San Marco ed il commercio per Fano in tutto il teritorio lagunare.
L'anno seguente Venezia entrò in conflitto con Padova per una questione di confine lungo il fiume Brenta. Le truppe del doge ebbero la meglio ed i padovani furono costretti a concedere accordi vantaggiosi sul commercio del sale.
Per i continui contatti con i comuni vicini, viene istituito nel 1143 un consiglio di sapientes (cioè "I Savi") che costiruiscono un corpo consultivo del doge, affiancandosi alla sua potestà.
Naturalmente i componenti di questa nuova istituzione sono dei maggiorenti, ma anche dei neo-ricchi, dei finanzieri e dei mercanti e si passa quindi ad una oligarchia. Si va quindi formando il potere di uno stato che prevede "l'estromissione delle autorità ecclesiastiche dalla vita politica", uno degli assiomi fondamentali della politica veneziana. Nota personale : quindi la separazione dei due poteri è ben antecedente alla rivoluzione francese.
Questo non toglie che tra le famiglie veneziane ci siano dei rancori. I Michiel, i Falier, i Morosini, i Dandolo, sparano gli ultimi colpi che hanno a disposizione e si premuniscono per i tempi a venire. Lo stesso doge si preoccupa di acquistare delle proprietà, disinteressandosi della seconda crociata bandita dal papa Lucio II, oltre che cercare di stroncare le pretese dei Pisani che tentano di agganciare relazioni con Zara.
A Bisanzio, il nuovo imperatore, Manuele Commeno, dopo aver cercato contati con i Genovesi, chiede di nuovo aiuto a Venezia per controbattere Ruggero II di Sicilia che ha delle mire, conquistandola, su Corfù e sul mar Egeo. Quindi invia al doge la dignità di protosevasto con doni anche alle chiese della laguna e promette enormi vantaggi commerciali.
La decisione dell'intervento o meno provoca beghe tra le nobili famiglie. Il patriarca Enrico Dandolo è contrario perché non si deve aiutare uno scismatico ed i Badoer si oppongono ad una nuova avventura con gli infidi Bizantini.
Pietro Polani, che conosce tutti gli intrighi, riesce in piena assemblea ad avere la meglio e farli esiliare, ordinando anche di abbattere le case dei Dandolo a San Luca. Il papa Eugenio III condanna questa attitudine e lancia l'interdetto su Venezia, cosa che lascia del tutto indifferente il doge e pensa piuttosto alla promessa bizantina di nuove franchigie commerciali a Chio, Rodi, Cipro e Candia. Quindi nel 1147 parte per il Levante con il figlio Naimerio ed il fratello Giovanni che hanno in realtà il comando della flotta.
Non arriva a compiere la traversata e, ammalato, approda a Caorle e torna a Venezia dove muore nello stesso anno.
L'armata prosegue la spedizione che terminerà nel 1148 con un nuovo trionfo di Venezia a Capo Matapan contro la flotta normanna.
Nel frattempo a Venezia si era eletto un nuovo doge.
Non so se vi farà piacere continuare la lettura dopo tutto questo, ma non resisto alla voglia di pubblicare un .....
Non arriva a compiere la traversata e, ammalato, approda a Caorle e torna a Venezia dove muore nello stesso anno.
L'armata prosegue la spedizione che terminerà nel 1148 con un nuovo trionfo di Venezia a Capo Matapan contro la flotta normanna.
Nel frattempo a Venezia si era eletto un nuovo doge.
Non so se vi farà piacere continuare la lettura dopo tutto questo, ma non resisto alla voglia di pubblicare un .....
MODO DI DIRE
Tasi, boca da denunzie segrete
(Taci bocca di denuncie segrete)
Si dice di chi afferma mostruosità od accuse di pura invenzione contro un'altra persona.
E' vero che a Venezia esistevano molte "bocche di leone" dove si potevano inserire delle denuncie segrete anche se, malgrado la diceria del momento, nessuna denuncia anonima veniva presa in considerazione dal Consiglio dei Dieci. Per legge le denuncie non sottoscritte e controfirmate venevano bruciate
Αγαπητέ μου Elio
RispondiEliminaΕυχαριστώ για την ιστορία και σου εύχομαι καλό Πάσχα, με υγεία και χαρά!
Πολλούς χαιρετισμούς
Grazie Magda per l'apprezzamento e buona Pasqua anche a te e famiglia.
EliminaUn augurio di Buona Pasqua a te e Famiglia passa bene e...come me non dobbiamo mangiare troppo....ma un dolcetto per me scappa alla faccia della glicemia :D
RispondiEliminaCiaooo buona serata.
Ciao Edvige se non si fa uno strappo a Natale e Pasqua, quando mai lo si potrà fare. Quindi un buon pranzetto ed alla fine una fetta di colomba (dolce pasquale tipico del Veneto) ed un buon bicchiere di prosecco. Oggi mia moglie ed io ci siamo offerti un meraviglioso concerto all'Opera di Monpellier. Ricambio gli auguri e buona serata anche a te.
EliminaCiao,Elio,passo per augurarti una serena Pasqua,assieme ai tuoi cari.
RispondiEliminaGrazie Chicchina altrettanto a te ed ai tuoi.
EliminaSono appena tornata dalla lezione di Spagnolo ,e mi sono letta questa lunga Storia dei Dogi. Sempre interessante ma , se dovessi studiarla , con tutti questi nomi
RispondiElimina( neanche facili ) e tutte le vicende che susseguono , andrei in tilt .
Penso che la Colomba ormai sia il dolce pasquale di tutto il Nord Italia...
Tantissimi auguri a te e Madame . L.A.
Cosa vuoi farci, non posso eliminare, in ogni caso, i personaggi della storia che, del resto, ritornano sempre.
EliminaPer la colomba di Pasqua qui non è facile trovarla perché non è nelle abitudini francesi ma, in un piccolo negozio bio ho scoperto che importando prodotti italiani e ci sono anche delle colombe pasquali.
Non so se ci riscriveremo prima di Pasqua e quindi tanti auguri a te, a chi ti aspetta in sala ed a tutta la restante famiglia. Bises.
Ciao Elio! Sono in ritardo, grazie del tuo passaggio da me! Ti faccio tantissimi auguri,passa una Pasqua serena con chi ami! Ti abbraccio a presto!
RispondiEliminaGrazie Rira, altrettanto a te.
EliminaCiao Elio!
RispondiEliminaAuguri di una felice e serena Pasqua, abbraccio e bacio!
Grazie Pia altrettanto a te e ricambio l'abbraccio ed il bacio.
EliminaGià. Le bocche di leone. Appoggiare e spingere alla delazione non è il massimo, ma è un'abitudine che non si è persa neppure oggi, nonostante che le bocche di leone non siano più attive. Oggi li chiamiamo pettegolezzi, ma possono essere micidiali.
RispondiEliminaCerto Ambra, oggi inoltre c'e l'anonimato in Internet per denunciare. Buona Pasqua.
EliminaBuona Pasqua Elio a te ed a chi ti è più caro
RispondiEliminaGrazie Folletto altrattanto a te ed ai tuoi cari. A presto.
EliminaCi si impegna in intrighi di potere per poi capire alla fine quanto la vita sia fragile.
RispondiEliminaBuona e serena Pasqua a te e alla tua famiglia, un abbraccio carissimo Elio !
Condivido pienamente il tuo punto di vista. Tanti auguri anche a te e famiglia.
EliminaOlá,
RispondiEliminaTe desejo uma Páscoa com Alegrias
Feliz tudo
Abraços
ALtrettanto a te José ed alla tua famiglia.
EliminaSerena Pasqua Elio! Continua a deliziarci con la storia dei dogi di Venezia e con i "modi di dire" sempre molto simpatici ed interessanti.
RispondiEliminaAuguroni G.Piera
Ciao GianPiera, grazie della visita degli auguri e del tuo apprezzamento. Buona Pasquetta.
EliminaI privilegi ereditari sono difficili da eliminare tutt'oggi.
RispondiEliminaBuona Pasqua a te Elio.
Sono d'accordo. Quando si vede che i figli degli attori o dei politici, per esempio, hanno tutte le porte aperte viene proprio il dubbio che i privilegiati esistano ancora oggi. Visto l'ora ti auguro una buona Pasquetta.
EliminaUn po'OT in questa bella storia, passo per augurardi un buon Lunedì dell'Angelo.
RispondiEliminaCiao Graziana, grazie della visita e spero che anche tu e famiglia abbiate passato delle buone feste. Un amichevole abbraccio pasquale.
Elimina