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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

mercoledì 25 novembre 2015

29° DOGE - DOMENICO FLABIANICO (1032 - 1042)


Dopo gli avvenimenti riportati nel post precedente, la situazione a Venezia era caotica e quindi l'unico ad avere il favore del popolo era quello che aveva condotto la fronda contro i dogi precedenti.
Nel 1032 fu quindi eletto il tribuno Domenico Flabianico che in precedenza aveva rifiutato il dogado ma che si era messo a capo del popolo per la libertà, l'eliminazione della tirannide e la fine dell'ereditarietà.
In realtà fu il primo doge a preparare la strada a quell'oligarchia nobiliare che si instaurerà sempre più a Venezia con il popolo guidato da qualche abile burattinaio.
Mise fine ad un'epoca dogale emanando una legge che annullava i co-reggenti e nella quale si precisava che il Doge non poteva designare il suo successore. Inoltre il doge doveva essere assistito da due consiglieri.Tutto lasciava credere che si fosse sotto il segno della libertà, ma non lo era assolutamente.
Domenico fu solo il prodotto dell'insofferenza popolare, ma non l'eroe del popolo.
Si crea in embrione il Consiglio Minore e nel decreto si chiede ai cittadini più rispettabili di decidere sulle questioni di maggior importanza e per tutelare lo Stato in ultima istanza. Si crearono così i "Senatori" chiamati in seguito "Pregadi".
La vendetta sugli Orseolo non venne messa in atto. Il patriarca Orso ed il vescovo Vitale rimasero ai loro posti e la famiglia conservò i propri beni continuando a fare parte delle famiglie nobili che avevano in mano il potere. Questa situazione venne confermata nel 1041 da una disputa tra il patriarca Orso  ed il vescovo di Olivolo, Domenico. Ciascuno appartenente alle rispettive famiglie, quasi nemiche, volevano avere la giurisdizione sulla chiesa dei Ss Gervasio e Protasio e, al posto di una lotta aperta si arrivò ad un compromesso evitando il giudizio dogale.Era quindi il segno di un potere oligarchico al posto del potere monarchico.
I rapporti con l'imperatore d'Oriente e quello d'Occidente non erano più gli stessi senza considerare poi il bellicoso Poppone patriarca di Aquileia.
Quindi questo dogado fu portato avanti per bilanciare i problemi interni isolando però Venezia dal contesto europeo.
Domenico Fablianico morì nel 1042 senza ricevere il crisma imperiale ma, proprio questo dette inizio all'autonomia di Venezia.

MODI DI DIRE

Spussar tanto da renegar
(Puzzare tanto da essere rinnegato)

Questo modo di dire veniva, diciamo così, adottato anche dal futuro Giorgio IV d'Inghilterra che, oltre ad essere amico di lord Brummel, amava circondarsi di gentaglia dei bassifondi di Londra, puzzolenti e maleodoranti.
Quando gli chiesero il perché, rispose "Amici cari, li tengo sempre con me perché se tiro un peto sono loro che puzzano !".

11 commenti:

  1. Forse l'ho già detto, ma l'epoca dei Dogi deve essere stata splendida.
    Quanto a questo modo di dire, c'è da restare quantomeno perplessi davanti alla spiegazione di Giorgio IV.

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  2. Ciao Ambra, bisogna aspettare ancora un po' per arrivare al vero splendore di Venezia e poi si arriverà alla decadenza. Forse lo sai, ma è stato Napoleone che l'ha fatta cadere definitivamente e poi l'ha ceduta all'Austria per interessi personali. Ha fatto costruire però quella che si chiama ancora oggi "Ala napoleonica" che chiude su un lato la Piazza San Marco e che è divenuta il luogo del Museo Correr. Un amichevole abbraccio.

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  3. Venezia la trovo splendida anche adesso, ma forse te l'ho già scritto.
    quanto al modo di dire di questo post... direi che al mattino sulla metro di gente da "rinnegare" ce ne sarebbe parecchia!

    Ciao Elio.

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    1. Ciao Pino, scusa se è un po' che non vengo a trovarti, ma rimedierò quanto prima. Piccoli problemi di vita mi impediscono di essere più presente ed arrivo appena a gestire i miei post.
      Niente di grave e ritornerò al più presto come prima.

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    2. Dimenticavo, il problema esiste anche sui vari tram di Montpellier. Buona serata.

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  4. Ciao Elio , sempre interessante la storia Dogi , ma quanti intrighi . Al Museo Correr ci portavo i miei gruppi . Ho letto bene che fu Napoleone a far costruire il Palazzo ?
    Qui freddino ma tutta settimana sole splendido . Spero che i tuoi siano davvero piccoli
    problemi di vita . Come sta Denise ? Un abbraccio ad ambedue . Laura A.

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    1. iao Laura, quando Napoleone arrivò a Venezia giudicò che la piazza San Marco fosse troppo aperta su quel lato e, sinceramente, non posso dargli torto. Quindi fece costruire tutta l'ala che poi si collega alla Biblioteca Marciana. Se torni a Venezia ti consiglio di prenotare al Museo Correr la visita della torre dell'orologio.
      I problemi si stanno risolvendo poco a poco e Denise sta migliorando. Ricambiamo l'abbraccio.

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  5. Alla fine volente o nolente fu artefice di un bel cambio di rotta.
    Un abbraccio Elio e lieto fine settimana !

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    1. Hai ben capito, Sciarada. E' da quel momento che Venezia cercava di rendersi indipendente dai due imperi, ma "cervava". Buon fine settimana anche a te.

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  6. Ciao Elio.
    Tutto bene? E' da un po' che manco, sono tornata e apprezzato i tuoi post.
    Splendida epoca quella dei dogi, grazie per questo post.
    Un saluto carissimo! Miriam

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    1. Ciao Miriam, l'importante è che sei tornata e che stai bene. Io ormai sono ristabilito completamente dopo l'operazione e sto riprendendo poco a poco lo sport visto che il cardiologo mi ha autorizzato a farlo. Ricambio il tuo carissimo saluto.

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