Obelerio era tribuno sotto il dogado di Giovanni Galbaio e fu eletto doge a Malamocco nell'804. Apparteneva al partito filofranco ed aveva sposato una franca di nome Carola, prima dogaressa di cui si abbia notizia. Gli fu assegnato come co-reggente il fratello, Beato, il quale però era di tendenze filo-bizantine ma, tanto per complicare le cose, ai due fu associato un'altro fratello minorenne di nome Valentino. Un terzo fratello, Obeliebato, morto prima della nomina di Obelerio, era stato il primo vescovo di Olivolo del sestiere di San Pietro di Castello, centro nevralgico della laguna veneziana.
Questo dogado famigliare si svolse all'insegna dell'insicurezza nelle scelte politiche. In un primo tempo, vista la potenza dei Franchi, si schierarono con Carlomagno, misero in atto una nuova distruzione di Eraclea, strapparono ai Bizantini la Dalmazia e finirono per rendere omaggio all'imperatore nell'805, il quale confermò la loro investitura. Quindi completamente asserviti alla potenza dei Franchi.
Però, appena la flotta bizantina risalì l'Adriatico disponendo il blocco della laguna, Obelerio fece marcia indietro ed i due co-dogi si affrettarono a rendere omaggio all'imperatore bizantino. Obelerio fu insignito del titolo di "spatario", la più alta carica tra i Bizantini, mentre Beato si trasferì a Costantinopoli dove venne nominato ipato e vi rimase, quasi ostaggio, per due anni.
Naturalmente i Franchi non se la misero via e nell'809 il giovane figlio di Carlomagno, Pipino, radunò una forte flotta che conquistò facilmente Eraclea, Jesolo, Chioggia e Pellestrina. I Venetici abbandonarono allora Malamocco per ritirarsi nelle isole interne ed in modo particolare a Rialto e con uno stratagemma riuscirono a sconfiggere la flotta dei Franchi. Questi ultimi non conoscevano il movimento di marea della laguna e quindi i Venetici, condotti da Vittorio d'Eraclea, finsero di attaccare usando piccole imbarcazioni che poi simularono la fuga. Le pesanti imbarcazioni nemiche furono sorprese dalla bassa marea, si insabbiarono nelle varie secche e furono sottoposte ad una pioggia di frecce e di pece bollente. Fu una carneficina ed il Canale dove si svolse la battaglia fu nominato Canale Orfano. Pipino si arrese e promise di non più attaccare i Venetici. Sorvolo sulle auliche parole da lui pronunciate in quell'occasione e segnalo soltanto che morì dopo pochi mesi, nel luglio dell'810.
Obelerio e Beato vennero però cacciati a loro volta ed esiliati. Valentino essendo minorenne fu autorizzato a restare nella città. Beato fu relegato a Zara ed Obelerio, che tentò di riconquistare il potere, fu decapitato.
Questi avvenimenti crearono la base per la fondazione di una Repubblica unita e di una vera città che venne nominata "Venezia".
MODI DI DIRE
Piove sul bagnà
(Piove sul bagnato)
Questo modo di dire deve intendersi sia in positivo che in negativo: fortune e disgrazie piovono rispettivamente sui già fortunati e sui già disgraziati.
Certo che questi dogi hanno dei nomi ... Potrebbero far ridere oggi, invece incutono timore e rispetto.
RispondiEliminaErano nomi che si usavano a quei tempi e, come dici, oggi farebbero ridere. Ciao Ambra e buon fine settimana.
EliminaCaro Elio, piano piano conosciamo tutti i Dogi di Venezia.
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico.
Tomaso
Ne avremo ancora per molto tempo Tomaso perché sono stati 120. Ma se riesco a tornare a Venezia, sospendo la cronaca e torno alle foto. Ciao amico e buon fine settimana.
Elimina"sorvolo sulle auliche parole" troppo divertente, :-)
RispondiEliminaCarmine, sono le stesse che usano oggi i nostri politici quando hanno perso e cercano di salvare il salvabile. Penso avrai notato che alla fine tutti hanno vinto. Buon fine settimana.
RispondiEliminaCerto che le storie dei dogi potrebbero far concorrenza alle soap opera e sono ,oltre che vere, anche più interessanti e divertenti; lieto fine settimana Elio !
RispondiEliminaCerto Sciarada e, pensa che sono stati 120. Forse che se continuo così, mi danno il premio per la serie più lunga nei blog (lol). Buona domenica.
EliminaCiao Antonio, grazie per questa prima visita. Mi precipito sul link che mi dai e spero di avere altre tue visite. Un amichevole abbraccio.
RispondiEliminaCaro Elio: sto un po allontanata dagli spazzi dei miei amici per mancanza di tempo (succede che prossimamente faró finalmente il mio viaggio alla Italia) ma ti lascio un caro saluto. Presto torneró qui, ma piú calma!!
RispondiEliminaPatzy, anch'io sto avendo un periodo nel quale non posso passare dai miei amici e cerco solo di gestire il mio blog per non staccarmi del tutto. La prossima volta che passi a trovarmi dimmi quali città italiane hai intenzione di visitare per vedere se posso aiutarti in qualche modo. Buona domenica.
EliminaCiao Elio ! Ma come , nell'800 esisteva già Malamocco ? Io ci sono stata bambina in Colonia .
RispondiEliminaEra un piccolo paesino...... Sempre interessante questa storia dei Dogi , ma anche quanti
massacri , un po di tranquillità no ? Si ammazzano anche i prossimi ?
Buona settimana Laura A.
Eraclea e Malamocco sono due dei primi luoghi abitati dai Venetici (antico nome dei Veneti), ma non erano troppo in sicurezza e quindi poco a poco la gente si è spostata verso le isole più centrali e particolarmente nei sestieri di Rialto e di Dorsoduro, gli unici dove non c'era bisogno di palafitte per costruire delle case. Ciao Laura.
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