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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

giovedì 23 aprile 2015

AGNELLO PARTECIPAZIO - DECIMO DOGE (810 - 827)



Dopo la destituzione di Obelerio e dei suoi fratelli fu nominato doge, nell'810, il vero autore della vittoria contro Pipino : Agnello Partecipazio (o Particiacio).
Apparteneva ad una famiglia di Eraclea molto ricca, proprietaria di terre e di fondaci commerciali, ma egli si dedicò principalmente a risollevare le sorti di Venezia. Avendo Carlomagno rinunciato alle sue pretese i Venetici poterono ricollegarsi a Bisanzio avviando liberi commerci sia con L'Oriente che con l'Occidente.
Sotto il suo dogado si ebbe l'emissione della prima moneta veneziana riportante il nome del nuovo imperatore Ludovico il Pio.
Si cominciò la ricostruzione di Torcello, Burano ed Eraclea contemporaneamente alla sistemazione edilizia di Rialto ed alla costruzione della casa del Doge. Una specie di fortezza che divenne la base del futuro Palazzo Ducale. Si progettarono ponti sui vari canali e razionalizzando un ramo del fiume Brenta si arrivò a spartire in due la varie isole creando così il Canal Grande. Naturalmente le prime case assomigliavano più a dei casoni parte in pietra e parte in legno, ma con un piano regolatore ben preciso e fu creato un ufficio urbanistico. Si cominciò a spostare gente da Rialto nelle isolette vicine che in poco tempo furono così bene bonificate che, oltre alle case, sorsero anche le prime chiese.
Agnello, mentre badava a rimettere in sesto il ducato e creare la città di Venezia, pensava anche a rendere ereditario il ducato e quindi, mentre gli venivano affiancati due tribuni per amministrare la giustizia, egli associò alla reggenza uno dei figli, il secondogenito Giovanni visto che il maggiore, Giustiniano, si trovava come ambasciatore a Costantinopoli. Quest'ultimo però non vide di buon occhio questa nomina e, ritornato a Venezia, non si recò a Palazzo Ducale, ma con la famiglia prese casa a San Severo.
Visto che egli aveva l'appoggio dell'imperatore d'Oriente, il padre fece deporre dalla carica Giovanni e nominò Giustiniano che chiese l'esilio del fratello a Zara. Giovanni cercò di rifarsi andando a chiedere aiuto all'imperatore d'Occidente, ma questi non volle mettersi contro l'altro impero per cui lo riconsegnò ai venetici che lo inviarono come ostaggio a Costantinopoli.
Il patriarca Fortunato, installato a Grado, francofilo ordiva però una congiura contro i Partecipazio d'accordo con Lotario, figlio di Ludovico il Pio. La congiura venne scoperta e, mentre il patriarca riusciva a fuggire, i suoi complici finirono sul patibolo. Il terzo figlio di nome Agnello come il padre, fu inviato a rendere omaggio all'imperatore d'Oriente ma morì appena arrivato a Bisanzio.
Nell'827 venne la morte anche per il doge che volle essere seppellito a Fusina nella chiesa di Sant'Ilario che egli aveva fatto costruire come cappella ducale. Lasciò quindi il dogado al figlio Giustiniano.

MODI DI DIRE

Magna e bevi, vendi e impegna, fin che ti pol, fin che ti pol
(Da "Ciò zibaldone veneziano)

Mangia e bevi, vendi ed impegna, fin che puoi, fin che puoi

Sono le parole che i veneziani del popolo avevano messo sul suono delle campane del campanile di San Marco considerandola la ricetta infallibile per andare in rovina.

6 commenti:

  1. Caro Elio, ci stai presentando tutti i Dogi, uno dopo l'altro.
    Ciao e buona giornata caro amico.
    Tomaso

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    Risposte
    1. Visto che per quest'anno non posso andare a Venezia (questioni di salute), mi accontento di raccontare la sua storia attraverso la vita dei Dogi. Ciao Tomaso e buon fine settimana.

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  2. Venire in questo blog è come andare a scuola ma è più bello!
    A presto .. Dream Teller ^ ^

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    1. Grazie Silvia, del resto a scuola non è che ci hanno insegnato la vita di tutti i Dogi. Almeno ai miei tempi la storia sorvolava su quasi tutto il periodo fissando solo alcuni punti fermi o riferendosi ai vari personaggi, tipo Bartolomeo Colleoni o Marco Polo, per esempio. Buon WE.

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  3. Ciao Elio ! Molto interessante la storia di tutti questi Dogi . Naturalmente a scuola non ce li hanno mai insegnati neanche a noi Veneti , così la impariamo da te . Ottimo insegnante . Laura A.

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    1. Ciao Laura, in realtà non sono un ottimo insegnante perché mi innervosisco sempre quando qualcuno non capisce al volo. Mia moglie è molto più adatta ad insegnare, ma ormai siamo tutti due in pensione. Ciao ed a presto.

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