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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

giovedì 11 settembre 2014

VENEZIA - NELLA DIREZIONE DI SANTA MARTA

Per poter arrivare a Santa Marta, zona malfamata ai miei tempi ed oggi riabilitata ospitando anche delle sezioni dell'Università, bisogna passare sul ponte dell'architetto Calatrava che non ho fotografato visto che l'ho fatto più volte nel passato. Poi attraversare Piazzale Roma e ripartire dietro i parcheggi per passare sulla Fondamenta Tabacchi, della quale ho ugualmente parlato in passato.

A Piazzale Roma si stanno eseguendo i lavori per la linea di tram che collegherà Mestre a Venezia. Purtroppo, per il momento, c'è un problema che spero si riesca a risolvere. All'altezza della stazione ferroviaria di Mestre, il tram dovrebbe passare sotto un tunnel verso Marghera per poi partire su Venezia. Ora sembra che questo tunnel (preesistente e che passa sotto i binari dei treni) sia troppo basso per il passaggio delle vetture del tram e quindi bisognerà trovare il sistema per renderlo accessibile.




Questo ponte, che scavalca il Canale dei Tabacchi, è provvisorio perché il vecchio ponte è in restauro e quindi impraticabile.

La riva dove attraccavano le barche trasportanti il tabacco. Ai miei tempi l'acqua di questo canale era color marron perché gli scarichi della lavorazioni di sigari e sigarette (le famose "Nazionali") finivano direttamente in acqua. Come si nota dalle due foto la situazione è nettamente migliorata.




Ingrandimento di uno dei tre stemmi al di sopra dell'arco


MODI DI DIRE
(da Ciò, Zibaldone Veneziano)

Valo de là
(pronuncia approssimativa:"vao de a"-Ricordo che la L non si pronuncia in dialetto veneziano)

E' la domanda che rivolge il gondoliere del traghetto alla persona che si approssima per sapere se ha intenzione di attraversare il Canal Grande.

Al contrario, la persona che si avvicina e nota che il gondoliere sta per partire, cerca di fermarlo, per non dover attendere il ritorno della gondola, con un potente:

Pope!

17 commenti:

  1. Caro Elio, lo sai che è un piacere trovare il tempo di farti una visita!!!
    Venezia qui la vedi in tutti i particolari, e credo che vedere Venezia non ci si stanca mai!
    Ciao e buon pomeriggio caro amico.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, grazie delle tue continue visite, malgrado la mia temporanea assenza. Per quanto riguarda Venezia, sono 72 anni che non me ne stanco, ma penso che sia logico per uno che ci è nato e vissuto. Buona serata ed un amichevole abbraccio.

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  2. Quant'è bello il dialetto veneziano. E' così musicale, con quell'accento strascicato. Mi piace un sacco.
    E Venezia è davvero una città unica al mondo.

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    1. Grazie Ambra. Purtroppo scrivendo non si può veramente rendere la tonalità e la pronuncia. Come avrai notato, tra i gadget ho inserito qualche piccola lezione, ma, per esempio, su "Ciò Zibaldone veneziano" da cui traggo alcuni modi di dire, all'inizio ci sono 4 pagine di pronuncia veneziana, che non mi sento di ricopiare in più post. Un abraccio "veneziano".

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  3. La verità è che non c'è angolo di Venezia, che non sia bello! Saluti, Elio!

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    1. Patzy, le foto di Piazzale Roma erano solo per far vedere i lavori del tram. Nel mio blog non cerco di fare dei capolavori di fotografia (anche se, ogni tanto, me ne riesce una di buona - lol) ma cerco di dare a chi non conosce Venezia differenti percorsi da fare. Grazie della visita e ricambio con piacere i saluti.

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  4. Et on continue à se promener dans ta merveilleuse ville.
    Bonne journée

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    1. Eh, oui, Elisabete. Pour aller à Venise il faut avoir de bonnes chaussures. Bises.

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  5. In barba alle "Nazionali" qualcosa di buono c'è stato.
    Sempre supersimpatico il dialetto.
    Un saluto

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    1. Certo Carla, io ho sempre detto che le nostre "nazionali" equivalevano le "Gauloise" dei francesi, tanto ricercate. In un secondo momento si sono perfezionate perché gli hanno applicato il filtro. Solo oggi si sà che faceva più male il filtro di carta che il fumo. Ricambio il saluto.
      PS - Io non ho mai fumato in tutta la mia vita.

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  6. Tutto molto interessante, come sempre.
    Con le parole che hai postato, mi sono divertita a pronunciarle, non ti dico che risate che mi son fatta da sola...povera me...ahahah...
    Baci Elio.

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    1. Senti, dovresti inciderti e mandami le registrazioni così ridiamo insieme, oppure posso correggerti. Sai quale è la parola che indica un vero veneziano? E' "gondola". Naturalmente la L è muta e quindi si pronuncia "gondoa", ma la vera inflessione solo un veneziano del centro storico può farla. Ricambio i baci.

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  7. Voilà un endroit que je connais bien car j'ai souvent logé rio Terrà dei Pensieri. J'aime bien cet endroit car il fait calme et c'est la vraie vie de Venise.
    http://www.carnetsvenitiens.com/carnetsv%e9nitiens/manufacture%20tabac/manufacturetabac.htm
    Amitiés, Elio.

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    1. Ciao Danielle, E' veramente a due passi, ma attenzione che vicino ci sono le prigioni (lol). Questa volta non le ho fotografate perché sono passato direttamente su Santa Marta. Un amichevole abbraccio.

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    2. Dimenticavo ottimo il post a cui porta il link. Ed allora: Chi ci ama ci segua. Buona serata domenicale.

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  8. quando parli di una venezia che non c'è più, comq quella dei sigari, resto sempre affascianata

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    1. Ciao Federica, sono contento di darti l'emozione che mi precisi perché è quello che vorrei far capire alla gente. La differenza tra la Venezia di una volta e quella odierna. 50 anni fa Venezia era dei veneziani che vi lavoravano( tre industrie) e vivevano abbastanza bene (120.000 circa solo nella parte insulare) ed oggi la città vive esclusivamente di turismo. I residenti sono ridotti a 60.000, quindi la metà, e di cui una parte è anche proveniente dall'estero. Non ho assolutamente niente contro l'arrivo degli stranieri che decidoni di viverci, mi ritengo cittadino del mondo, quello che non mi va è l'invasione dei turisti mordi e fuggi, portati nella mia città natale anche dalle famose supernavi che stanno dostruggendo la laguna. Scusa il mio sfogo, ma, tutto sommato, adesso mi sento meglio. Un amichevole abbraccio.

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