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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

venerdì 20 giugno 2014

BURANO - SECONDA PARTE

Continuiamo la camminata a Burano

Una fontanella dove ci si può tranquillamente dissetare. L'acqua distribuita a Venezia ed isole è potabile e non sa di cloro.


Baldassare Galuppi, detto "il buranello" fu musicista e compositore di fama (vi rimando a Wikipedia nel caso vogliate saperne di più). Notate l'altra caratteristica del centro di Burano: i nomi delle vie e delle piazze sono incassate nell'intonaco su fondo bianco.


Il busto del suddetto musicista


Da notare le griglia particolari sulle finestre di queste tre case






MODI DI DIRE
(da "Sensa peli su la lengua")
El pósso
(il pozzo)

Chi è stato a Venezia avrà sicuramente notato che vicino ad ogni pozzo si trovano una o più placche (normalmente di marmo) con dei fori. Questa placca si chiama "gatolo" (pronuncia "gatoo") ed essendo la pavimentazione leggermente concava questa faceva da imbuto per raccogliere l'acqua piovana che scendeva poi attraverso un filtro di ghiaia di fiume, contenuta in una specie di vasca sotterranea isolata con dell'argilla. Le pareti erano inclinate verso l'interno ed era profonda circa cinque metri. L'acqua attraversando questo filtro si depurava e diventava potabile (secondo i parametri di allora).
Molti patrizi si facevano costruire un pozzo privato nel giardino dell'abitazione, ma era uso per i benestanti offrire un pozzo alla città avendo in compenso il permesso di incidervi sopra scritte commemorative o scolpire stemmi nobiliari.
Voi mi direte: "Ma l'acqua alta (salata) non si infiltrava nei "gatoli", rendendo l'acqua imbevibile?". Ebbene, al primo segnale di allarme, un suono prolungato di campane, (oggi si usano delle potenti sirene), i parrocchiani dovevano recarsi urgentemente dal loro parroco per farsi dare della creta molle e con questa tappavano tutti i buchi dei "gatoli" (oggi in disuso) in modo da impedire la mescolanza delle due acque, la piovana e la marina. Per questo molti credono che la parola veneziana per indicare il parroco,"pióvan", derivi da "pióva" (pioggia), ma in realtà deriva dal latino "plebanus", rettore di una Pieve e quindi, per estensione, "Parroco".

22 commenti:

  1. Caro Elio, è incredibile, le tue foto di Venezia e le sue isole non stancano mai!!!
    Fa pure il tuo lavoro caro amico tutti sanno dei tuoi molteplici impegni.
    Buon fine settimana caro amico.
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso, farò il possibile per essere sempre presnte da tutti voi. Non mi hanno dato delle scadenze, ma sono io che amo vivere senza rimproverarmi qualsiasi cosa e quindi vorrei terminare la traduzione prima di fine anno. Buona serata domenicale.

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  2. Che belle le immagini che ci mostri. Immagini di una Burano meno nota, almeno dai turisti frettolosi.

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    1. Certo Ambra, in modo particolare quelli che si affidano ad un'agenzia di turismo o quelli che scendono dalla "grandi navi" (un obbrobrio). Buona serata domenicale.

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  3. a burano ci son stata da bambina e ho un ricordo vivido di tutte quelle case di colori diversi: ero rimasta incantata

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    1. Ne sono convinto Ludovica, affascina ancora me che dovrei esserci abituato. C'è anche una cosa che mi piace nei buranelli. I colori non sono slavati e quindi vuol dire che intrattengono la proprie case perché non credo sia il Comune di Venezia che paga le pitture (lol). Buon fine di domenica.

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  4. Bellissime le tue pubblicazioni su Murano! Venezia è sempre sorprendente. Ed ho trovato molto interessante la tua spiegazione dal giorno nel "modo da dire." Complimenti per le foto! Saluti, Elio.

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    1. Patzy, per il momento sei l'unica che da rilevanza al Modo di dire che, personalmente, ritenevo interessante. Pazienza, cercherò di trovarne di migliori. Grazie per il complimento e buona serata.

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    1. Ciao Simo, che piacere rileggerti. Un amichevole abbraccio.

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    1. Grazie della visita, Maurizio. Noto che stai gareggiando, per modo di dire, per la palma d'oro dei mie visitatori (lol). E' veramente bello. Ciao.

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  7. grazie delle belle immagini di Burano e buon lavoro sono anche io convinto che la corrida deve terminare non è uno spettacolo bello

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    1. Grazie per l'appoggio morale, Carmine. All'ultima manifestazione c'erano anche 120 italiani di tre associazioni diverse. La maggior parte della gente è contro, ma la lobby della tauromachia continua a delinquere. Buona serata.

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  8. belle le tue foto e sopratutto le tue descrizioni, nelle famose isole veneziane sono stato tempo fa e conservo ancora un cavalluccio di vetro fatto da uno dei maestri in pochissimi minuti e davanti a noi che osservavamo ammirati.

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    1. Ciao Enio, che siano dei grandi maestri è assodato, ma dovresti vedere come lavorano il vetro soffiato e non solo riscaldato. E' una meraviglia, ma qualcuno dei soffiatori ci rilmette i polmoni.
      Un amichevole abbraccio.

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  9. Sono sempre interessanti e poco conosciute le curiosità che descrivi nei tuoi post. Buon inizio settimana
    enrico

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  10. Che bella la tua descrizione sui pozzi di acqua piovana.
    Sei sempre molto capace a descriverci tutto con semplicità e simpatia.
    Un abbraccio caro amico.

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    1. Ciao Pia. I modi di dire li traggo da due libri (citati in testa del blog),ma è vero che aggiungo qualcosa di mio, tramadato damia nonna e mia madre. Ricambio l'abbraccio.

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  11. sempre bello leggere e vedere i tuoi post. Ciao

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    1. Grazie Roby ed una carezza a chi sai. Buona settimana.

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