Tornerò sulla pietra più sotto.
I due capitelli
Ebbene, parliamo di questa pietra rossa. Alcuni dicono che pestarla porta fortuna, altri invece che porta nera. Noi studenti eravamo piuttosto propensi per la seconda soluzione e, per sfidare questa credenza, male me ne incolse (Mamma mia, come sono aulico).
Una certa settimana fui interrogato in quattro materie e presi una buona votazione in tutte. Quindi, la settimana successiva, volendo fare il furbo, mi preparai sulle altre dove avrei potuto essere interrogato. Passando nel sottoportico saltai a piedi pari sulla pietra dicendo ai miei compagni: "Vediamo se è vero".
Il giorno stesso i quattro professori decisero di richiamarmi per controllare se avessi studiato l'ultima lezione e fui pronto per avere la patente (ma non avevo ancora l'età per passare l'esame) perché fu un 4 x 4.
Mi sono però rifatto la settimana dopo chiedendo di essere reinterrogato; tutto andò bene ed i professori, magnanimi, soppressero la votazione negativa. Forse perché avevo accuratamente evitato di calpestare la pietra? A voi deciderlo.
MODI DI DIRE VENEZIANI
"NO TI XE FARINA DA FAR OSTIE"
(Non sei farina per fare le ostie)
Si dice ad una persona che non è tanto accondiscendente sulle idee o le proposte degli altri
Anch'io evitavo sempre di calpestare la pietra rossa, però questa scaramanzia non aveva effetto!!!
RispondiEliminaCiao Sergio, grazie della visita e fra poco arrivo da te. Buona serata domenicale.
RispondiEliminaCaro Elio è sempre un piacere visitarti qui trovo sempre cose belle delle nostra Venezia, Grazie caro amico.
RispondiEliminaTomaso
Ciao Tomaso sei sempre un grande amico anche tu. Buona settimana, per Pasqua abbiamo tempo a scambiarci gli auguri.
Eliminaciao Elio
RispondiEliminadelizioso il tuo ricordo, si legge volentieri e alla fine si sorride
con la certezza che avremmo fatto le furbe anche noi.
Buona domenica delle palme e queste tue pennellate su Venezia sono da raccogliere e fare, in una visita a questa stupenda città, un "itinerario Elio"
Complimenti!
A presto le 4 apine
Grazie apelaboriosa, ma ti giuro che a suo tempo non è che io abbia riso molto ed ancora meno i miei genitori. Sai a quel tempo bisognava rigare diritto ed erano i professori che avevano sempre ragione. Per l'itinerario se decidete di fare un giro a Venezia tutte quattro, mi avvisate per tempo e vi dò qualche dritta. A presto, se posso.
EliminaLa tua Venezia sempre nel cuore.Ieri mia figlia si è recata a Venezia e l'ha giudicata splendida come sempre.
RispondiEliminaciaooo Elio
Carla, se l'avessi saputo prima valeva quanto detto ad apelaboriosa. Qualche ristorante poco caro ed un tragitto da fare per vedere il più possibile. Un caro saluto.
EliminaHo sempre pensato che un vero pittore è quello che riesce a rendere non tanto le forme, ma le atmosfere.
RispondiEliminaEbbene, caro Elio, benché tu proponga delle fotografie, hai questa capacità, che non è da tutti.
Nelle tue immagini, oltre alla rappresentazione dei luoghi, si riesce a cogliere il tuo stato d'animo, che si esalta e si strugge di fronte ai ricordi e al respiro del tempo.
Un caloroso saluto.
Nigel, troppo buono. Ad un certo periodo della mia vita mi ero messo a dipingere, ma purtroppo rendevo più le forme che l'atmosfera. Il giro che ho fatto a Venezia nel mese di gennaio era proprio teso a ritrovare i miei ricordi di gioventù e vedo che lo hai capito perfettamenet. Un amichevole abbraccio.
EliminaBel post e divertente l'aneddoto della pietra rossa.
RispondiEliminaCiao buona giornata
enrico
Quella pietra lì andrò a calpestarla sicuramente al mio prossimo rimpatrio e poi ti saprò dire se mi avrà portato fortuna :-) Sempre un grande piacere passeggiare attraverso le tue bellissime foto e spiegazioni nella stupenda Venezia! Buon inizio settimana!
RispondiEliminaCome avrai notato, anche Sergio ne parla (primo commento) ed era una cosa risaputa da tutti gli studenti della zona e non solo del Paolo Sarpi. Un caro saluto.
EliminaNon è che io voglia rifiutare il tuo premio, anzi lo accetto volentieri, ma lo ho già ricevuto e pubblicato da Doni (vedi l'ultimo dei miei gadget a destra). Grazie comunque per il gentilissimo pensiero. Ciao.
RispondiEliminaEnri, ti rispondo qui perché Blogger me ne sta facendo un'altra. A parte che non posso più usare la matita e devo quindi fare il giro per design per le correzioni, ora non si apre più il rettangolo bianco quando clicco su "rispondi". Per la pietra rossa vedi anche cosa ho risposto a Ornella. Un caro saluto.
RispondiEliminaMaravillosa entrada Elio, me ha encantado contemplar las fotos disfrutando l mismo tiempo de las estupendas explicaciónes....
RispondiEliminaTe felicito
Un abrazo
Stella
Gracias Stella, yo espero de te encantar mas .... (come si dice in spagnolo "nel futuro" ?). Buenas tardes.
Eliminaciao Elio ci proponi sempre delle immagini stupende, complimenti, bella la storia della pietra simpatico il riallacciamento alle tue avventure scolari.)
RispondiEliminaoriginale anche il detto, lo proporro'.) ciao grazie buona giornaata rosa a presto
Grazie Rosa per tutti questi complimenti. Se vuoi puoi utilzzare tutti i detti che pubblico, ma bisognerebbe citare la fonte che ho scritto nella testata del blog. Un cordialissimo saluto.
EliminaChe dici?? Meglio non calpestarla!!! ^__^ Te lo dice una che vive con un gatto nero in casa!!! No dai, non facciamo i superstiziosi, il 4x4 può capitare!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio!!!!
Ciao Lory, ho solo segnalato una mia avventura. Io non sono superstizioso e mia moglie ed io abbiamo vissuto più di 17 anni con un amore di gatta nera in casa presa da un rifugio a Venezia. Ora, tra gli altri ne abbiamo una che è solo color antracite chiara. Un amichevole abbraccio.
Eliminaciao, io non sono superstizioso... anzi adoro i gatti neri (e pure quelli bianchi of course... !!) però devo ammettere che a Milano in Galleria c'è un toro con tanto di attributi mosaicamente esposti... ehm... ehm... ecco dicono che schiacciare le palle al toro porti buono... beh, tutti lo fanno e pure io mi adeguai all'andazzo anni e anni fa... ma sai chew non so se mi ha portato bene o male ???
RispondiEliminaIn ogni città c'è sempre qualche cosa di simile. A Verona il petto di Giulietta, a Firenza il cinghiale del mercato ecc.ecc. Quello che è certo è che non schiaccerò mai le palle al toro di Milano perché sono un anticorrida. Forse lo farebbero Tomasi e Clerici, notissimi aficionados. Ciao.
RispondiEliminaVeramente incantevole il portale di marmo della prima fotografia!
RispondiEliminaGrazie Adriano, ma non per spirito sciovinistico posso dire che ce ne sono molte di cose incantevoli a Venezia ed è proprio quello il mio scopo, condividerle con tutti voi. A presto, se posso.
EliminaNon serve che svegli mio figlio, ti confermo che pestare la pietra rossa porta sfiga tuttora, cioè significa che sarai sicuramente interrogato.
RispondiEliminaAggiungo che la calle che sta davanti al sotopòrtego, e che sta a 2 passi dalla scuola del pargolo, è la prima che va sotto in caso di acqua alta.
"No ti xe farina da far ostie" è un detto tuttora popolarissimo.
Insomma sei assolutamente aggiornato su tutta la linea. :)
Grazie Dona, sia per la conferma che per gli altri chiarimenti. Un caro saluto.
Elimina