La foto che pubblico non vi dirà niente, ma mi è molto cara perché è l’interno di un laboratorio artigiano che si trovava a Venezia. L’ultima volta che sono passato di là era stato trasformato in un normale ferramenta. Non ho avuto il coraggio di chiedere se l'anziano proprietario si fosse solamente ritirato (a più di 70 anni) in pensione o se gli fosse arrivato qualcosa di diverso. Questo artigiano era l’ultimo che fabbricasse i "souvenirs" di Venezia a mano e non con le macchine. Gli avevo comprato i due leoni di San Marco che vedete nella foto qui sotto.
Quello appoggiato sul piano della mia scrivania è il normale che si vede un po' dappertutto. Quello sulla colonna in Piazza S. Marco non ha il libro e si definisce come un leone marciano. Invece quello rotondo è "el leon in moleca". La moleca (pronuncia “moeca”) è il granchio appena dopo fatta la muta e che è quindi molto piatto e molto tenero. A Venezia, quando è la stagione, si mangia fritta (senza zampe) dopo averla passata nella pastella. Ancora una cosa. Se camminando per Venezia (o sui quadri all'interno del Palazzo Ducale), vedete un leone con una spada nella zampa, al posto del libro con scritto “Pax tibi Marce, evangelista meus”, sappiate che era il simbolo di Venezia quando era in guerra (aveva molti nemici).
Ciao caro Elio, lo sai che quasi tutte le cose che ci stai spiegando non lo sapevo proprio niente, con questo voglio ringraziarti di quanto scrivi.
RispondiEliminaè proprio vero che fino che c è vita si può sempre imparare.
Un caro saluto.
Tomaso
Grazie Tomaso, vedi che questa volta non ho perso il tuo commento. Spero di poter sempre interessare con i miei post anche nel futuro. Un cordiale saluto.
RispondiEliminaMi hai incuriosita: dov'era il laboratorio di cui parli?
RispondiEliminaSi trovava vicino a San Cassiano, nella calle che va verso Rialto.
RispondiEliminaUn peccato... Ogni volta che vado in centro vedo qualche cambiamento nei negozi. Quasi sempre in peggio, dal mio punto di vista.
RispondiEliminaP.S.: E moeche xe bone, ma anca e masanete... ;)
PECCATO............UN ARTIGIANO COSI' E' UN PE CCATO CHE NON CI SIA PIU'...PEZZI UNICI, VERAMENTE BELLI........E' STATO UN PIACERE TROVARTI, A PRESTO.....
RispondiEliminaCiao Elio, sta a vedere che riesco a fare un commento!
RispondiEliminaUltimamente l'Unesco ha inserito tra i suoi beni la corrida, non sarebbe stato più interessante inserire il lavoro manuale degli artigiani che sono un reale patrimonio dell'umanità che sta scomparendo?
P.S. L'Adulatione è una stampa tratta da dei disegni originali "attribuiti" al Cavalier D'Arpino.
Lo scoglio appartiene alla splendida Calabria
Ciao Elio. Frena per un po' e rimettiti in forma, mi raccomando! Buona serata.
RispondiEliminaPer Stefy : Verrò a trovarti presto sul tuo blog. Stasera sono un po' stanco, dopo una disastrosa caduta dalla bici.
RispondiEliminaPer Sciarada : E' vero per la corrida ed io faccio parte di una associazione contro questa barbarie. Dopodomani c'è una manifestazione a Parigi per convincere il Ministero a fare marcia indietro. Avrei dovuto partecipare ma, a causa di quanto sopra non me la sento di fare 1500 km AR.
Per Dona : Ti giuro che ho provato a frenare (lol), ma sono andato steso ugualmente.