L'ARTE DI RESTARE CALMO E TRANQUILLO
Per quale motivo ci agitiamo? Non fare niente è uno stato dello spirito, un lavoro su sè stessi, ed il gatto sa sicuramente come fare.
Nel suo languore, ventre all'aria, occhi mezzo chiusi, il gatto ci insegna lo scivolamento progressivo verso il dolce far niente. Gustare una tregua, distendere i muscoli. Dimenticare il circondario e sè stessi, distendersi completamente e partire nella stratosfera, fondendosi in una quarta dimensione. Essere un'infima parcella, un punto minuscolo, non essere più niente.
Il gatto in queste occasioni perde la nozione di azione e controreazione. Possiede questa filosofia : la minima scintilla di energia nuoce al desiderio di non fare niente. Allora espelle le sue forze, nocive all'organismo e si dona all'atmosfera.
E NOI ?
Non fare niente non vuol dire essere indolenti, aggettivo devalorizzante associato ad un difetto. Non fare niente è cessare di agire ed è anche un principio di saggezza. Meglio fare una pausa quando il ritmo della vita è troppo intenso, ingestibile. Perché questo ci sorpassa. Rilassarsi.....
Caro Elio, i gatti sono molto saggi!!! Molto di più di quei responsabili di ciò che sta accadendo.
RispondiEliminaQuei vendi di guerra che preoccupa il mondo intero, speriamo x^che riflettono!!!
Ciao e buona pasquetta, sperando che il tempo rimanga buono, un abbraccio forte.
Tomaso
Ciao Tomaso. Ho paura che i potenti ragionino molto poco (al contrario dei gatti) ed in ogni modo che se ne freghino dell'ONU e che facciano di testa loro. Personalmente mi preoccupa di più la situazione Corea del Nord che non la Siria perché non credo che Trump e Putin siano così scemi da scatenare una guerra mondiale a causa della Siria. Ieri c'era un tempo splendido. Sono uscito in bici con gli amici ed abbiamo fatto una quarantina di chilometri. Poveretti, si adattano perché io sto riprendendo poco a poco e non riesco ad andare oltre (per il momento). Un amichevole abbraccio.
EliminaSe imparassimo dai gatti, vivremmo molto meglio !!! Un saluto
RispondiEliminaCompltamente d'accordo con te. Ricambio il saluto e ti invio un amichevole abbraccio.
EliminaConcordo con te, fermarsi quando si corre troppo e forse a caso è saggezza. Serve per riordinare le idee prima di riprendere il cammino ed è cosa ben diversa dal non fare nulla, ciondolando senza costrutto.
RispondiEliminaSiamo veramente in linea e sono d'accordo anche i miei tre gatti. A presto.
EliminaNormalmente ho sempre da fare e mi piace muovermi ma ,trovo anche il tempo di
RispondiEliminafermarmi , sdraiarmi sul divano e rilassarmi ,magari leggendo . Ho imparato a
volermi bene e cerco di fare quello che mi fa stare bene .
Buona settimana ,Elio , a presto . Laura
Dai tuoi interventi vedo bene che sei una persona attiva e che ti piace leggere. Io in questo momento sto leggendo : "Le livre tibétain de la vie et de la mort" di Sogyal Rimpoché. Non essendo naturalmente un romanzo è un po' duro da leggere ma fa pensare molto.
EliminaBuona settimana anche a te ed i tuoi cari.
Spero di tradurre giusto . Il libro tibetano della vita e della morte .
EliminaCi credo sia duro da leggere , in Francese poi....Io penso che la vita
non abbia tanto senso , dolori e sofferenze ce ne sono tanti x tutti .
Gioie ? A sprazzi , e poi muori .Bah !!! Cerchiamo solo di vivere al
meglio finchè siamo vivi....Quando hai finito di leggerlo , fammi un
breve sunto . Mi piacerebbe sapere . Alla prossima , abbraccio . L.A.
Nel libro ci sono anche descritti i sistemi (sempre con il potere della meditazione) per superare momenti critici anche se non è facile applicare la dottrina buddista. Lo sto leggendo più per curiosità che altro, ma mi sta appassionando. Ti terrò al corrente. Ciao.
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