Il castello di Quéribus (in occitano castèl
de Querbús) è un castello cataro situato sul comune di Cucugnan nel
dipartimento dell’Aude. Questa fortezza, sopra un bastione roccioso a 728 metri
di altitudine, domina il villaggio (Cucugnan) e si posiziona alla frontiera
dell’Aude e dei Pyrénées-Orientales. Il castello di Quéribus rimonta senza
dubbio al X secolo ed era uno dei punti di difesa dei paesi catari. Dopo la sua
conquista fu integrato alla difesa tra la frontiera della Francia con
l’Aragona. L’annessione del Roussillon da parte della Francia (trattato dei
Pirenei nel 1659) che porta la frontiera fino ai Pirenei spagnoli, diminuisce
notevolmente la sua importanza strategica ed il castello si degrada sino al
1951, anno nel quale comincia il restauro.
E’ iscritto tra i monumenti storici sin dal 11/10/1907.
Guardiano del Grau de Maury, Quéribus sorveglia il
« massif des Corbières », la « Fenouilllèdes » e la
« Plaine du Roussillon »
Il nome del castello che vuol dire « rocher des
buis » (rupe del bosso nel senso di olivo benedetto), è citato per la
prima volta nel 1021 nel testamento di Bernard I Tallaferro, conte di Bésalú. A
questa data il castrumfa parte della
viscontea di Fenouillèdes. Nel 1111, il conte di Barcellona Raimond Bérenger
III eredita il tutto dal conte di Bésalú. Nel 1162, quando si forma la corona
d’Aragona, Quéribus è una delle principali fortezze barcellonesi al nord dei
Pirenei spagnoli ma, con l’annessione alla contea di Roussillon (nel 1172)
perde della sua importanza. Alla fine del XII secolo, la contea viene infeodata
dal re Pierre II d’Aragon al visconte di Narbonne.
Quando interviene la crociata contro gli Albigeois, il
castello è nelle mani del cavaliere Chabert de Barbaira, noto eretico e
fortissimo oppositore ai crociati. Diviene quindi un rifugio per i religiosi
catari tra i quali Benoit de Termes, diacono e poi vescovo cataro di Razès che
vi risiede nel 1230 e vi muore senza dubbio prima del 1233. E’ uno degli ultimi
castelli catari ad accogliere dei responsabili della chiesa catara dopo la
caduta di Montségur. In ogni caso il castello resta immune dalle conquiste dei
crociati. Nel 1241, il re Jacques I d’Aragon eredita il Roussillon ed abbandona
la sua politica di protezione del Fenouillèdes, possedimento del re di Francia.
Il re Luigi IX ordina al capitano di giustizia di Carcassonne, Pierre d’Auteuil
di prendere il castello. L’operazione viene affidata a Olivier de Termes, che
conosce i luoghi ed i loro difensori, per che avevano combattuto con lui i
crociati. Dopo un assedio di tre settimane, Chabert de Barbaira si arrende e
cede il castello in cambio della sua libertà, alla terza settimana del maggio
1255. Qualche mese più terdi cadeva anche l’ultimo castrum, il castello di
Niort.
Nel 1258, il trattato di Corbeil delimita la frontiera
tra la Francia e l’Aragonese al sud delle Corbières vicino al castello. Diviene
allora una piazzaforte principale che appartiene al dispositivo difensivo
francese il cui il commandamento era a Carcassonne.
Il castello è affidato ad un castellano designato dal
capitano di giustizia di Carcassonne. Il primo è Nicolas de Navarre nominato
nel 1259. Poi durante il XIII e XIV secolo, i re di Francia ricostruiscono e
rinforzano le strutture
Durante la seconda metà del XVIII secolo, vengono
nominati dei capitani-governatori che rimpiazzano i castellani. Hanno la
responsabilità del castello, ma senza abitarlo. Quindi i luoghi si degradano
poco a poco e diventano il rifugio di numerosi briganti.
Abbandonata alla Rivoluzione francese, la fortezza
continua a deperire sino al suo nserimento tra i Monenti storici nel 1907. Tutta al regione attorno costituisce un sito protetto sin dal 1943.
Nel 1951, I primi lavori di restauro permettono di
consolidare e rinnovare il donjon. Negli anni 1970 vengono realizzati numerosi
piccoli lavori su certe parti del castello. Ma è tra il 1998 ed il 2002 che si
termina il rastauro del castello.
In precedenza dal 1984 al al
1989 dei rilievi archeologici hanno consentito di trovare, n contrabasso del
castello, delle strutture di abitazione.
Le strutture difensive
Il castello è costituito da tre cinte distribuite in
cima e lungo il picco della montagna. Assicurano la difesa del castello grazie
a diversi sistemi di difesa : strette feritoie per gli arceri (a quel
tempo si usava la balestra), altre per
gli archibugi ed altre armi da fuoco e delle caditoie. Quattro secoli dell’arte
della difesa.
Altri sistemi di difesa sono installati :
parapetti, cammini di ronda, casematte ecc a difesa dei punti vulnerabili con
solo una ventina di uomini. Ma per un assedio ?
Le strutture ed il torrione
Il resto della fortezza è costituita da un corpo di
alloggi, di una sala per deposito, delle dicterne e di un torrione che è una
torre poligonale situata nella terza cinta sulla sommità del picco.
Costruite in più volte, le mura del torrione sono state rinforzate ed il loro spessore raggiunse qualche metro. La geometria
poligonale della struttura permette di ridurre l’effetto devastatore dei
proiettili. All’interiore la sal gotica contiene due locali (la cantina e la
sala principale) e prende luce da una importante finestra. La sala principale si
stacca dall’aspetto della torre. Conserva i resti di un caminetto sul muro
ovest ed una imponente colonna sostiene la volta composta da quattro ogive. E’
il solo caso di una cappella situata nel cuore di un torrione.
In alto del torrione c’è una terrazza accessibile
attraverso una scala a vista situata su una torre rettangolare affiancata al torrione stesso con un
magnifico panorama sulla piana circostante.
LE FOTO
Molto interessante. Ho visto delle foto del castello e mi sembra che quello che è rimasto dia ancora l'immagine di ciò che è stato.
RispondiEliminaFelice giornata
enrico
Sai Enrico, i castelli dei Catari li ho fatti in una sola giornata (che faticaccia) e poi ho messo le foto da parte. Penso comunque che, tra qualche tempo, tornerò a rivederli perché i particolari, alle volte, ci sfuggono. Buon proseguimento di settimana.
EliminaCaro Elio non si può immaginare cosa fosse veramente questo immenso castello!!!
RispondiEliminama sicuramente Era grandioso.
Ciao e buona serata con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
Tomaso
Grazie Tomaso, ricambio il sorriso e, in modo particolare l'abbraccio. Oggi ho avuto una favolosa notizia : nessuna operazione alla spalla e solo terapia. Il chirurgo era meravigliato di come avessi migliorato e penso che, oltre al merito del mio kinesiterapeuta, ci sia stata anche una parte della mia volontà di insistere ogni giorno nei movimenti per sbloccare questa maledetta spalla destra. Allora, un secondo abbraccio a te e Danila.
EliminaIl est bien ancien.
RispondiEliminaBon weekend.
Oui Elisabete. X siècle. Le temps de croisades. Bonne fin de semaine.
EliminaDa quello che si può vedere doveva essere una fortezza imponente
RispondiEliminaCiao Elio un caro ed allegro saluto
da Tiziano
Oltre ad essere imponente è anche il meglio conservato probabilmente per una certa difficoltà di accesso. Ricambio il saluto (un po' triste a causa di quello che è successo al centro Italia).
EliminaBllissimo! Il castello, la sua storia e proprio l'ambiente esterno, mi piace tantissimo questo tipo di natura, questa "distanza" dalla civiltà che conosciamo, dove ci si può quasi perdere... :)
RispondiEliminaPenso però che fosse difficile viverci anche se, probabilmente, a quel tempo gli esseri umani erano più resistenti. In modo particolare il problema era di approvigionare i viveri ed infatti questi castelli non venivano mai assaltati ma solo accerchiati e si cedeva per fame. Ciao ed a presto.
EliminaUn bel reportage!
RispondiEliminaTi auguro una serena domenica.
Grazie Vincenzo. Effettivamente lo è stata anche perché ho ricevuto ieri buone notizie sulla guarigione della spalla. L'operazione è annullata. Buona settimana.
EliminaQue maravilha. Feliz outono.beijos
RispondiEliminaGrazie, ricabio il felice autunno ed anche i baci. Buona settimana.
EliminaQuerido amigo. Excelente artículo, y muy interesante el Castillo cátaro que nos muestras, por el sitio inexpugnable en que se halla. Aquí en España no tenemos fortalezas de esta religión, ya que hasta aquí nunca llegaron.
RispondiEliminaUn fuerte abrazo.
Certo Manuel, sono convinto che anche in Spagna ci siano dei castelli di questo tipo perché i Catari si sono installati attorno ai Pirenei (non si sa perché, forse per essere più lontani da Prigi ????). Se potessi vorrei visitarli tutti ma, non credo che questo sia possibile, me ne manca ancora uno qui in Francia. Il ritmo di vita che abbiamo mia moglie ed io non ci consente lunghi spostamenti, salvo non farli separatamente e la cosa non è di nostro gradimento. Ricambio il forte abbraccio.
EliminaAncora una pagina interessante di Storia . Come tu dici ,dalle foto , credo
RispondiEliminaproprio che il castello posizionato così in alto , potevano averla vinta solo
per assedio . Non c'erano aerei . Berlino fu salvata dalla fame solo perchè
gli americani avevano un ponte aereo dal quale faceva cadere una grande quantità
di cibo sulla città isolata . Pardon , forse questa storia la conosci già .Ciao
Eccomi qui. Gli americani hanno bombardato di cibo la città di Berlino (dopo averla bombardata con le bombe) per contrastare i russi che ne avevano una grossa parte. Ora, sapere se i russi affamavano e gli americani nutrivano, oggi come oggi, non è molto facile dirlo.
EliminaUn caro saluto a tutti due.
Perchè non è facile dirlo? E' STORIA . I Russi volevano costringere Americani
RispondiEliminae alleati ad andarsene e lasciare TUTTA la città di Berlino in mano loro .
Non ci sono riusciti . Con gli anni, erano i cittadini della DDR ad avere fame
e debiti incalcolabili . Per questo motivo hanno lasciato abbattere il muro....