Dopo la pubblicazione della Festa delle luci a Montpellier e la pausa festiva, riprendiamo con le cose serie.
Mentre si stava seppellendo il precedente doge, nello stesso luogo (Chiesa di San Nicolò del Lido) veniva acclamato per la carica Domenico Selvo in una autentica frenesia popolare. Si tratta inoltre della prima elezione tramandata da un testimone oculare, Domenico Tino.
Un'enorme moltitudine di popolo approdò al Lido (a bordo di navi armate) e, mentre il clero in chiesa pregava Dio per donare alla patria un doge degno e gradito a tutti, si levò un enorme grido "Vogliamo ed approviamo Domenico Selvo".
Immediatamente molti nobili lo sollevarono sulle loro spalle e, seguiti da un'immensa folla, lo riportarono con una nave a Venezia. Selvo, prima di entrare nella basilica, si levò i calzari per essere umilmente scalzo davanti l'altare di San Marco e ricevere l'investitura.
Gli fu consegnato il baculum (il bastone del commando) e, una volta impugnato, si recò al Palazzo Ducale dove ricevette il giuramento di fedeltà del popolo, al quale, naturalmente, concesse dei doni. Pochi mesi dopo la sua investitura terminarono anche i lavori della basilica che cominciva ad essere adornata di mosaici e splendidi pavimenti.
Era sposato con la figlia dell'ex imperatore d'Oriente Costantino Ducas, Teodora e grazie a questo fu nominato "protoproedro" che era la massima carica della magistratura bizantina.
Teodora fece un po' scandalo (per quel tempo). Era solita cospargersi il corpo di profumi e si baganava il viso con la rugiada raccolta ogni mattina dagli schiavi. Per l'epoca la cosa più riprovevole era che si faceva tagliare il cibo dagli eunuchi e lo portava alla bocca con delle forchette d'oro invece di mangiare con le dita come ogni buono cristiano. (riferito da San Pier Damiani).
Morì tra spasimi a causa di una cancrena che il suddetto santo considerò un giusto castigo.
Oltre gli stretti rapporti con Bisanzio, il doge mantenne stretti contatti con il nuovo imperatore Enrico IV, che conduceva una politica antipapale contro Gregorio VII il quale aveva cercato nei Normanni i nuovi paladini per proteggerlo, ma .....
I Normanni facevano molte scorrerie ed occuparono Corfù puntando anche su Durazzo. Visto che questo andava contro gli interessi di Venezia, Domenico Selvo fu l'unico che rispose all'appello dell'Imperatore d'Oriente per non essere bloccato commercialmente lungo l'Adriatico.
Allora, tra il luglio e l'agosto 1081, l'armata veneziana punta su Durazzo che è assediata dal nemico il quale si trova quindi preso tra due fuochi e, a loro volta, assediati da una flotta superorganizzata.
Le navi si posizionano in circolo, armate di tutto punto, intervallate da navi più piccole tutte legate con catene creando un ponte galleggiante da cui arcieri e frombolieri lanciano a ripetizione il loro proiettili senza timore di fallire. I Normanni che sopravvivono riescono comunque a fuggire in mare aperto.
Le navi si posizionano in circolo, armate di tutto punto, intervallate da navi più piccole tutte legate con catene creando un ponte galleggiante da cui arcieri e frombolieri lanciano a ripetizione il loro proiettili senza timore di fallire. I Normanni che sopravvivono riescono comunque a fuggire in mare aperto.
Pur non stroncando il nemico i Veneziani hanno vinto e Domenico viene nominato "protosevasto" con diritto di ereditarietà del titolo per i suoi successori. Riesce anche ad ottenere la "Bolla d'oro" che costituisce per Venezia il debutto del suo arricchimento nei traffici commerciali concessi nel mondo bizantino. Tutti i mercati del Levante sono aperti ai Veneziani senza nessuna imposta ed un intero quartiere di Costantinopoli sarà dato loro in concessione. Vi edificarono una chiesa con una vera e propria colonia e costituirono un punto d'attracco per le navi mercantili.
Domenico Selvo fu grande, anche se Durazzo finì infine nelle mani dei Normanni, mai domi. La flotta veneziana al comando del figlio del doge (Domenico, anche lui) subisce una grave sconfitta nelle acque di Corfù. Sette navi sono affondate e tutte le altre catturate con l'equipaggio compreso. Il figlio del doge viene fatto prigioniero e morirà lontano dalla patria.
La notizia della sconfitta provoca un risentimento popolare, fomentato da un consigliere ducale, Vitale Falier invidioso della potenza del doge il quale viene deposto nel dicembre del 1084 e costretto a ritirarsi in un monastero dove morì tre anni dopo. E' sepolto nell'atrio della chiesa di San Marco.
Chi la fa, la fa per venderla,
chi la compra no la dòpara,
chi la dòpara no la vede.
(Chi la fa, la fa per venderla,
chi la compera non la usa,
chi la usa non la vede).
Pensavo di darvi la soluzione al prossimo post sui dogi, ma non sono così sadico e vi dico subito che la risposta è : la bara.
Incrociamo le dita o tocchiamo ferro. Come preferite.
INDOVINELLO
Chi la fa, la fa per venderla,
chi la compra no la dòpara,
chi la dòpara no la vede.
(Chi la fa, la fa per venderla,
chi la compera non la usa,
chi la usa non la vede).
Pensavo di darvi la soluzione al prossimo post sui dogi, ma non sono così sadico e vi dico subito che la risposta è : la bara.
Incrociamo le dita o tocchiamo ferro. Come preferite.
Caro Elio, sono sempre simpatici i tuoi post!!! questo poi dei indovinelli mi lasciano un sorriso.
RispondiEliminaCiao e buna serata caro amico.
Tomaso
Tomaso, non avevo dubbi che tu potessi essere uno dei primi a commentare, ma qui sei proprio il primo. Grazie amico e speriamo entrambi di incontrare sempre più tardi la risposta all'indovinello. Duri i banchi e buonanotte.
RispondiEliminaHola Elio muy interesante el post que nos dejas hoy sobre una parte de la historia.
RispondiEliminaun abrazo que tengas un buen día
Grazie della visita e del complimento. Buona giornata a tutta la compagnia.
EliminaMa poverina Teodora! Era all'avanguardia e raffinata, dato che usava la forchetta invece delle dita che usavano gli altri, sicuramente non lavate prima! Mi è proprio simpatica.
RispondiEliminaEra l'inizio delle buone maniere. Ancora oggi, in ogni caso, in certi paesi arabi si mangia con le dita (ben lavate) e con delle ciotole a disposizione per rilavarle di tanto in tanto. Attenzione da non fare come un mio amico il quale, visto che all'interno c'erano dei tranci di limone, credeva si dovesse bere e l'ha fatto (hihihi). Buona serata.
EliminaCiao Elio anch'io son rimasta colpita da Teodora! A parte la raccolta della rugiada degli schiavi, mi chiedo come facessero poi a raccoglierla:))) ma il fatto che usasse la forchetta invece di "ciucciarsi" le dita la vedo in progress!!!
RispondiEliminaCiao molto interessante comunque! Un abbraccio!
Stessa risposta che ad Ambra. Per la raccolta della rugiada non so cosa dire ma credo che inclinando le foglie ed una spatolina (o forchetta?) si potesse mettere dentro delle ampolle. Non posso provare la mia idea perché qui la rugiada la si vede poco. Ricambio l'abbraccio.
EliminaΑγαπητέ Elio,
RispondiEliminaΕυχαριστώ για την ιστορία του Δόγη και το αίνιγμα :))
Στην Νότια Γαλλία πήγα πριν από 25 χρόνια, αλλά τότε δεν είχα blog και το χειρότερο, σε κάθε φωτογραφία ποζάραμε κι εμείς :)
Πολλούς χαιρετισμούς
Ciao Magda, il mio traduttore dà i numeri. L'unica cosa che ho capito è che sei stata nella Francia de sud. Se ci torni contattami che potremmo ritrovarci. Un amichevole abbraccio.
EliminaHe intentado por dos veces traducir al español tu entrada y ha sido imposible, da error.
RispondiEliminaDe todas formas, vengo para desearte un feliz fin de semana y pido para ti y tu familia, felicidad, paz y salud en este año que acabamos de comenzar.
Cariños.
Kasioles
Ciao, anche il mio traduttore da i numeri. Quaqi quasi vado alla scuola serale di spagnolo e portoghese (hihihi). Grazie della visita ed un amichevole abbraccio.
EliminaCerto che all'epoca niente era perdonato a chi sbagliava. "Commetti un errore e vieni deposto" non funziona più, oggi commetti un errore e sali i gradini del potere mentre il popolo come allora paga per tutti.
RispondiEliminaLieto fine settimana grande Elio !
Secondo te quanti dei nostri politici attuali (di tutto il mondo) resterebbero in carica se si applicasse lo stesso sistema? Credo ben pochi. Ricambio il "grande" perché anche tu lo meriti. Buon fine settimana.
EliminaCiao Elio , sempre interessante la Storia dei Dogi ! Anche a me spiace x Teodora ,
RispondiEliminaChe già allora aveva cura della propria persona e delle buone maniere .
Lei morì , penso giovane ,parli di un solo figlio , imprigionato e morto lontano
il Doge deposto , tutto sommato penso non sia stata una famiglia molto
fortunata.....Neanche il tuo indovinello è molto allegro......L.A.
Penso che dovrai abituarti perché la vita di tutti i dogi non è stata molto semplice. L'indovinello vediamolo coma una scaramanzia, ma ti prometto che cercherò di pubblicarne di più allegri. Buon WE.
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