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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

giovedì 19 novembre 2015

28° DOGE - PIETRO CENTRANIGO (1026 - 1031)

Deposto Ottone Orseolo, Domenico Flabianico (vedere la fine del post precedente) riuscì a far eleggere Pietro Centranigo o Barbolano, appartenente ad una ricca famiglia di Eraclea, originaria di Cesena e precursore della nobile casato dei Salamon.
Fu eletto a seguito di un compromesso tra i vari regnanti dell'epoca: l'imperatore d'Oriente contrariato dalle perdite di mercato, il re d'Ungheria che accampava pretese su Venezia, l'imperatore d'Occidente che si era rifiutato di ratificare i privilegi feudali mirando a fare sua la laguna. Corrado II, inoltre, convinse il Papa Giovanni XIX a confermare Poppone quale patriarca di Aquileia con supremazia su Grado.
Per rendere esecutivo il decreto l'imperatore avrebbe dovuto organizzare una spedizione militare ma non se la sentì temendo le reazioni degli Ungheresi e dei Bizantini. Inoltre i veneziani si sentirono ancora una volta indignati e gli Orseolo furono osannati.
Il patriarca Orso prese in mano la situazione, depose Pietro Centranigo che, con barba e capelli rasati, fu spedito in esilio a Costantinopoli dove era divenuto imperatore Romano Argiro, cognato di Ottone. Siamo nella primavera del 1031 ed Orso prende provvisioramente la reggenza inviando anche il fratello Vitale a Bisanzio per convincere Ottone a tornare il quale non accettò causa motivi di salute e morì nel 1032 senza rivedere Venezia.
La sede vacante durò circa un anno e per Venezia furono tempi duri in un periodo di caos e di smarrimento visto che gli Orseolo non volevano perdere il dogado. Nell'estate del 1032 un certo Domenico Orseolo (che non faceva parte della casata di Ottone), si autoproclamò doge, ma dopo 24 ore l'assemblea popolare lo costrinse a fuggire. Non viene perciò considerato nel numero dei dogi.

MODI DI DIRE (sciolilingua)

In pignatea picola poca papa gh'é
(Nella piccola pentola c'è poco da mangiare)

Credo sia inutile che io commenti

4 commenti:

  1. Veramente interessante la storia è una materia che mi è sempre piaciuta. Grazie e buona serata.

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  2. Ciao Edvige, certo che in questo caso la storia è un po' circonscritta, mentre nel resto del mondo accadeva di tutto. Sono contento che questo tipo di post ti piaccia e ti mando un amichevole saluto.

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  3. Eccomi Elio ! La storia dei Dogi è sempre interessante , ma tutti questi personaggi legati alla storia
    e alle sue veloci vicende di potere e altro , mi fanno girare la testa , tenendo conto che il territorio era abbastanza circoscritto.....Ma anche ai giorni nostri non siamo messi bene.....Come sta Denise ?
    Gute Nacht Laura A.

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    1. Ciao Laura, in ogni caso a quei tempi in tutta Italia e nel resto dell'Europa si verificavano di questi fatti e quindi non ci si deve meravigliare. Bonne nuit.

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