Non sono riuscito a trovare una sua immagine e, quindi, accontentatevi delle sue "armi", come si diceva a quei tempi.
Dopo l'abdicazione di Giovanni II Partecipazio, nell'888, il problema dell'elezione dogale viene rimessa al popolo (commento personale : per quel tempo non era poi troppo male).
Non più passaggio familiare e non più potere delle famiglie di Venetici delle varie isole. Viene chiamato in causa il popolo della Civitas Rivoalti o Venetiarum, ma chi rappresenta questo popolo ?
Teoricamente comprendeva tutti gli abitanti del ducato, nei vari ordini sociali, con esclusione di quelli appartenenti allo stato servile (coultores, coloni, agricoltori ecc.), popolo testimone ma non attore partecipe. Ma veniva chiamato ad esprimere la propria volontà, subordinando ad essa l'esercizio della prerogativa più elevata.
Il voto popolare elesse quindi Pietro Tribuno il primo maggio 888. Era sposato con Angela Sanudo ed aveva due figli. Naturalmente, il primogenito, Domenico divenne patriarca di Grado e l'altro (morto precocemente) gli lasciò un nipote che fu eletto vescovo di Olivolo.
Fu capace di destreggiarsi con i Carolingi che, dopo la morte di Carlomagno si dimostrarono uno peggio dell'altro, in modo da vedersi rinnovare i diritti feudali.
Il pericolo arrivò però dagli Ungari che con le loro incursioni mettevano a sacco tutte le città. Presero Treviso, Brondolo e Chioggia e risalirono verso Malamocco e Pellestrina. La flotta veneziana ottenne però una grande vittoria ad Albiola il 29 giugno del 900, applicando la stessa tecnica adottata contro Pipino, un secolo prima. Il doge ritornò a Venezia in mezzo alle acclamazioni di tutto il popolo e con l'onorificenza ricevuta da Bisanzio di protospatario.
Secondo alcuni, divenne un tiranno, fino ad essere ucciso a furor di popolo. Secondo altri (Dandolo) continuò a regnare con saggezza ed imparziale energia, morendo di morte naturale tra aprile e maggio del 911. Dopo la sua morte ci fu una sede vacante di otto mesi che fa pensare a qualcosa di poco chiaro. L'interregno fu tenuto da Domenico Tribuno che però fu considerato un semplice reggente e non un doge.
Al prossimo doge.
Fu capace di destreggiarsi con i Carolingi che, dopo la morte di Carlomagno si dimostrarono uno peggio dell'altro, in modo da vedersi rinnovare i diritti feudali.
Il pericolo arrivò però dagli Ungari che con le loro incursioni mettevano a sacco tutte le città. Presero Treviso, Brondolo e Chioggia e risalirono verso Malamocco e Pellestrina. La flotta veneziana ottenne però una grande vittoria ad Albiola il 29 giugno del 900, applicando la stessa tecnica adottata contro Pipino, un secolo prima. Il doge ritornò a Venezia in mezzo alle acclamazioni di tutto il popolo e con l'onorificenza ricevuta da Bisanzio di protospatario.
Secondo alcuni, divenne un tiranno, fino ad essere ucciso a furor di popolo. Secondo altri (Dandolo) continuò a regnare con saggezza ed imparziale energia, morendo di morte naturale tra aprile e maggio del 911. Dopo la sua morte ci fu una sede vacante di otto mesi che fa pensare a qualcosa di poco chiaro. L'interregno fu tenuto da Domenico Tribuno che però fu considerato un semplice reggente e non un doge.
Al prossimo doge.
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