In occasione del post citato nel titolo, Aldo (vi consiglio di andare a vedere il suo blog), mi ha indicato nel suo commento il seguito del modo di dire che vi riporto qui sotto. Chi avesse perso la prima parte può sempre vederla, visto che è anche recente.
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Udinesi castelani col cognome de Furlani,
Trevisani pan e tripe,
Rovigoti baco e pipe
I Cremaschi fa cojoni,
i Bressan tajacantoni,
ghe n'è anca de pì tristi
Bergamaschi brusa Cristi
Facendo le debite ricerche ho notato che si deve anche aggiungere:
E Belun? Povero Belun, te se proprio de nisun.
L'intero modo di dire (quindi compresa la prima parte) fu pubblicato per la prima volta nel 1879 in un libro di proverbi stampato a Venezia.
A parte non aver trovato nulla sulla definizione degli Udinesi (qualora qualcuno avesse la risposta, sarei contento di conoscerla), vi spiego da dove derivano gli altri scrivendoli in italiano.
1) Trevisani pane e trippe: il territorio di Treviso, a quel tempo, era molto povero in una zona quasi sotto sviluppata. Pane e trippe era un piatto povero e questo giustifica l'attributo dato ai Trevisani. Per fortuna di questa città i tempi sono cambiati ed oggi, se si vuole mangiare questo piatto, che personalmente ritengo molto buono, bisogna mettere la mano al portafoglio.
2) Rovigoti vino e tabacco: per la parola "baco" ho trovato anche una definizione di "tabacco", ma personalmene propendo per "vino", altrimenti ci sarebbe una ripetizione. La città di Rovigo è conosciuta per la produzione di Grappa che invia in tutta Italia e si dice che i Rovigoti siano grandi bevitori e fumatori.
3) I Cremaschi sono sciocchi: la parola "cojoni" viene qui usata per via della rima, sapendo anche che il termine si può usare scherzosamente (almeno a Venezia) nei confronti di un amico che ha detto una sciocchezza: "Ti xe proprio un cogion"
4) I Bresciani infidi: molto probabilmente si riferisce al fatto che Brescia (come del resto anche Chioggia) si alleava sempre con chi faceva guerra alla Repubblica Veneta.
5) Bergamaschi brusa Cristi: il detto deriva dal fatto che un bergamasco ghibellino, nel 1444, bruciò un crocefisso asserendo che quest'ultimo era guelfo.
6) Belluno? Povero Belluno, non sei proprio di nessuno: Belluno a suo tempo era una piccola cittadina sperduta nelle montagne con una povera economia e quindi nessuno era interessato a possederla.
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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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Non sapevo che questi modi di dire comprendessero anche le province non Venete.
RispondiEliminaMolto interessanti davvero.
Sono tutte province che facevano parte della Repubblica Veneta, che si stendeva sino a parte dell'attuale Lombardia. Buonanotte.
EliminaCiaoElio, ma sai che non ne conoscevo nemmeno uno di questi modi di dire......belli belli, buona notte.
RispondiEliminaBuonanotte anche a te ed una carezza a Birba.
Eliminauno più bello dell'altro ma ultimo mi piace di più
RispondiEliminaAnche a me Carmine, ma non a certi miei aamici bellu
Eliminanesi. Buonanotte.
Però sono stato a Belluno alcuni anni fa a vedere una mostra che documentava i dipinti della vecchiaia di Tiziano, ritornato nei luoghi di nascita dopo gli anni a Venezia e per il mondo, e debbo dire che Belluno è una piccola ma bella città.
RispondiEliminaCerto, Costantino, ma io ti parlo dei tempi della Serenissima. Del resto se hai avuto occasione di andare al centro avrai visto che c'è un piccolo Palazzo Ducale e due colonne (in miniatura, rispetto a quelle della Piazzetta San Marco).
EliminaBuona continuazione di settimana.
Ancora una volta ho imparato qualche cosa. Grazie per le ricerche e per la publicità ;o)
RispondiEliminaGrazie Aldo, ma sei tu che mi hai dato lo spunto per ulteriori ricerche.
EliminaA presto.
solitamente questi modi di dire rispecchiano fedelmente il modo di essere dei luoghi che rappresentano
RispondiEliminaCerto Enio e penso che ce ne siano anche sui Chietini, o no?. Tanti cari saluti.
EliminaCompatto coronamento di una ricerca che dice tanto anche di sociologia e di storia, compresa la trama sottesa di riferimenti ad antichi domini della Serenissima.
RispondiEliminaPeccato che la Repubblica Veneta non si estendesse sino ad Imperia, perché allora avremmo avuto altri modi di dire. Ciao Adriano e grazie della visita.
Eliminaciao Elio, grazie, bella continuazione, ho scoperto che sono brusacristi.))interessanti questi detti, con spiegazioni annesse, ciao buona giornata rosa a presto.))
RispondiEliminaRosa, penso che oggi, a Bergamo, ci possano essere tanti osservanti cattolici, quanti miscredenti. Il "brusacristi" si riferisce esclusivamente al tempo passato. In ogni caso sono contento di averti, sicuramente, strappato un sorriso. Un amichevole abbraccio.
EliminaCome sempre i tuoi post riescono ad essere tra l'interessante e il comico...Hanno tutti un fascino intrigante che ti assale..
RispondiEliminaGrazie Elio di esserci...un bacio!
E' il moi carattere sputato ed anzi mia moglie, ogni tanto, mi tira le orecchie perché dice che scherzo troppo. Contraccambio il bacio.
EliminaElio, con te apprezzo sempre di piu' il veneto e venezia! E' sempre un piacere venire a trovarti e imparare cose nuove interessanti!
RispondiEliminaQuando mi capitera' un trevisano in negozio, gli citero' il detto, chissa' se mi picchiera'!
Ciao Cri, va a finire che chiedo lo stipendio (aggiuntivo alla pensione) all'Ufficio turismo del Veneto e dintorni. Non temere, nessuno ti picchierà perché sono dei detti risaputi e tutti ci scherzano sopra. Un amichevole abbraccio.
Eliminainteressante post non conoscevo questi modo di dire.. ciao buona giornata!!
RispondiEliminaAnche venendo da te si impara sempre qualcosa di nuovo. Grazie della visita e buon proseguimento di settimana.
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