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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

lunedì 10 ottobre 2011

LA LIBERTA'

Raccogliendo l'invito di Rita a fare un post sulla "libertà", esco ancora dal tema principale del mio blog ritenendo che l'ultima legge approvata sia veramente una "ammazza libertà".
Ho scelto quindi di pubblicare una favola di La Fontaine sia in francese (anche qui le cose si complicano) che in italiano. Tenete presente che per rispettare la rima le parole italiane non corrispondono veramente a quelle francesi. L'importante è che venga espressa la voglia di libertà del lupo.




Le Loup et le Chien

Un Loup n'avait que les os et la peau,
tant les chiens faisaient bonne garde.
Ce Loup rencontre un Dogue aussi puissant que beau,
gras, poli, qui s'était fourvoyé par mégarde.
L'attaquer, le mettre en quartiers,
Sire Loup l'eût fait volontiers ;
mais il fallait livrer bataille,
et le Mâtin était de taille
a se défendre hardiment.
Le Loup donc l'aborde humblement,
entre en propos, et lui fait compliment
sur son embonpoint, qu'il admire.
" Il ne tiendra qu'à vous beau sire,
d'être aussi gras que moi, lui repartit le Chien.
Quittez les bois, vous ferez bien :
vos pareils y sont misérables,
cancres, haires, et pauvres diables,
dont la condition est de mourir de faim.
Car quoi ? Rien d'assuré : point de franche lippée :
tout à la pointe de l'épée.
Suivez-moi : vous aurez un bien meilleur destin. "
Le Loup reprit : "Que me faudra-t-il faire ?
Presque rien, dit le Chien, donner la chasse aux gens
portants bâtons, et mendiants ;
flatter ceux du logis, à son Maître complaire :
moyennant quoi votre salaire
sera force reliefs de toutes les façons :
os de poulets, os de pigeons,
sans parler de mainte caresse. "
Le Loup déjà se forge une félicité
qui le fait pleurer de tendresse.
Chemin faisant, il vit le col du Chien pelé.
" Qu'est-ce là ? lui dit-il. - Rien. - Quoi ? rien ? - Peu de chose.
- Mais encor ? - Le collier dont je suis attaché
de ce que vous voyez est peut-être la cause.
- Attaché
? dit le Loup : vous ne courez donc pas
Où vous voulez ? - Pas toujours ; mais qu'importe ?
- Il importe si bien, que de tous vos repas
je ne veux en aucune sorte,
et ne voudrais pas même à ce prix un trésor. "
Cela dit, maître Loup s'enfuit, et court encor.

Il lupo e il cane


Un Lupo già ridotto al lumicino
grazie ai cani che stavan sempre all’erta,
andando un dì per una via deserta incontrava un magnifico mastino,
tanto grasso, tondo e bello,
che pensò di dargli morte
provocandolo in duello.
Ma vedendolo un po’ forte,
pensò invece con ragione
di pigliarlo colle buone.
Comincia in prima a rallegrarsi tanto
di vedere il buon pro’ che gli fa il pane. – E chi vi toglie, – rispondeva il Cane, -
di fare, se vi accomoda, altrettanto?
Quella vita che voi fate
dentro ai boschi è vita infame
sempre in guerra e sempre in scrupolo
di dover morir di fame:
vita stracciata e senza conclusione
che non può mai contar sopra il boccone.
Venite dietro a me, mio buon compare,
che imparerete l’arte di star bene.
Vi prometto pochissimo da fare;
star di guardia, guardar chi va, chi viene,
abbaiare ai pitocchi ed alla luna
e sbasoffiare poi certi bocconi
di carne e d’ossa, d’anitre e capponi,
senza contar la broda
in pagamento del menar la coda -. Udendo questo, della sua fortuna
il Lupo si rallegra fino al pianto.
Ma camminando dell’amico accanto
gli venne visto spelacchiato e frollo
del buon mastino il collo. – Che roba è questa? – È nulla. – È nulla un corno!
– Suvvia non darti pena,
forse il segno sarà della catena
alla quale mi legano di giorno. – Ti legano? – esclamò cangiando tono. -
Né correre tu puoi dove ti piace?
– Che importa? – Importa a me, colla tua pace;
fossero d’oro, i piatti tuoi ti dono,
non è una vita, no, che m’innamora -.
E presa la rincorsa, corre ancora.

10 commenti:

  1. Caro Elio, grazie per aver aderito a questa inziativa che ha visto tanti blogger uniti nel nome della Libertà. La partecipazione è importante per la difesa della libertà. E' bello fare dei nostri spazi luoghi di riflessione comune e di incontro. Il tuo contributo con questa favola è splendido, hai inserito un grande autore ... l'ho letta in francese ed in effetti ha una musicalità che invece nella nostra lingua si perde!
    Il lupo che alla fine non baratta la libertà per la pancia piena o la ricchezza, perchè la libertà su tutto è il bene più prezioso.
    Gran bel post, ho apprezzato molto la tua interpretazione, la tua vicinanza e il tuo affetto.
    Spero che mai nessuno ti porti ad eliminare un tuo post; nel tuo spazio è giusto che tu possa esprimere te stesso, i tuoi gusti, le tue passioni ed interessi con gioia e fiducia e in piena LIBERTA'.
    ti abbraccio
    a presto

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  2. A fábula é muito sábia, e tem em cada palavras uma mensagem, gostei muito.

    Estou te seguindo de novo, alguns blogs que eu estava seguindo sumiu, não entendi nada, rsrsrs.

    Boa semana a você e sua família.
    Beijos e lírios.
    Lua

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  3. La Fontaine è sempre un signore, e questa sua poesia ne è conferma.
    Condivido in tutto la tua affermazione caro Elio, non vorrei mai che tutti quanti ci accorgessimo di quanto vale la libertà qualora non ci fosse più...e questa Legge - bavaglio è l'inizio!

    Ti auguro una buona giornata.

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  4. Caro Elio è veramente bello vedere una mobilitazione così grande per difendere la libertà di tutti i blogger, la poesia rappresenta che la libertà e sacra.
    Buona giornata caro amico.
    Tomaso

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  5. ciao elio grazie bella questa poesia, ha centrato l'obiettivo in questione, la liberta' e' tutto, non l'apprezziamo mai abbastanza, ci accorgiamo di lei e l'apprezziamo solo quando corriamo il rischio di perderla, buon pomeriggio a presto rosa

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  6. L'ho letta con grande gusto sia in italiano che in francese. La tragedia umana è che molti non si accorgono di avere la catena.

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  7. Perché non elimini dai commenti il captcha?

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  8. la poesia esprime in pieno la speranza di poter avere la libertà e nello stesso tempo dimostra che la vera libertà non esiste per nessuno, perchè tutti noi in un modo o nell'altro, per un motivo nobile o venale, nessuno ha la piena libertà di sè stesso.
    Condivido con - alberto- che la tragedia umana è proprio non accorgersi che tutti abbiamo una catena!
    un caro saluto

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  9. Grazie, amici. La situazione si degrada sempre di più. Anche qui in Francia vogliono copiare la legge italiana, ma abbiamo, per il momento, una parte dei parlamentari della maggioranza (di destra) che sarebbero contrari a chiudere la bocca degli internauti. Il problema è che, quando ci sono dei dissidenti, il presidente Sarkozy li convoca all'Eliseo .... Buona serata a tutti.

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  10. bella bella questa metafora, mi è piaciuta tantissimo :-)

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