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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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mercoledì 22 marzo 2017

PERCHE' DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI


Sia che abbiate fatto del solfeggio o no, dovete senza dubbio conoscere le note musicali. Ma sapete da dove derivano ?
La gamma è un seguito di sette note che aumentano di un tono ad ogni misura.
Bisogna rimontare all'XI secolo per scoprirne l'origine. E' il monaco toscano, Guido d'Arezzo (996-1050) che le crea riferendosi ad un canto religioso, "L'inno a San Giovanni Battista".
Per crearle, egli utilizzò le iniziali di sette frasi dell'opera suddetta. Questo dava dunque : "Ut queant laxi, Resonare fibris, Mira gestorum, Famuli tuorum, Solve polluti, Labii reatum, Sancte Johannes". La frase si può tradurre in : "Al fine che i tuoi servitori possano cantare a piena gola le tue meravigliose opere, togli il peccato dalle loro labbra sporcate, San Giovanni."
Come avrete senza dubbio notato, non si tratta ancora della gamma finale perché essa comincia per UT ed è composta di solo sei elementi. Dopo ha leggermente evoluto per essere quella che conosciamo oggi. L'UT è stato sostituito dal DO nel XVII secolo al fine di facilitare la pronuncia della gamma. Il SI fu introdotto solo alla fine del XVI secolo ad opera di Anselmo delle Fiandre. A questo fine prese le iniziali di Sancte Joannes sostituendo la J con una I.
Ecco dunque perché Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si sono oggi l'insieme della nostra gamma.
Bisogna sapere che in Germania e nelle contrade anglo-sassoni oltre che in America, le note sono rappresentate da lettere dell'alfabeto (da A ad H o da A a G). Questo sistema si ritrova anche in altri paesi.

10 commenti:

  1. post interessante, io non conoscevo l'origine e il significato della denominazione.
    Ciao buona giornata
    enrico

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    1. Se ti consola, neanche io. L'ho trovato su un articolo di una rivista e mi è sembrato interessante fare un post. Mia moglie suona il pianoforte ma neanche lei sapeva l'origine della denominazione delle note. Quindi, sai, possiamo consolarci tutti due.
      Buonanotte.

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  2. Caro Elio, questo si che è un post informativo e molto importante!!!
    Ciao e buona giornata caro amico con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso. Ricambio il forte abbraccio ed il sorriso.

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  3. Ho fatto solfeggio ho anche studiato pianoforte per alcuni anni, ma l'origine delle note non la conoscevo. Davvero un post interessante.

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    1. Come vedo siamo tutti in buona compagnia. Grazie per la visita e buonanotte.

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  4. Singolare che proprio l'altro giorno parlavo dell'origine della musica è delle note con una mia collaboratrice che, come me anche lei ama molto la musica. Non conoscevo nemmeno io l'origine delle note. Ora la mia curiosità è soddisfatta.
    Ciao Elio.

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    1. Ciao Pino, come dicono i francesi "I grandi spiriti si incontrano". Come detto più sopra neanch'io conoscevo l'origine delle note ed ho trovato un articolo su un giornale locale. Trovandolo interessante, ho pensato di farne un post. Ciao ed a presto.

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  5. Ma allora , in fatto di note e musica siamo tutti ignoranti . Questo mi consola
    molto . A me piace la musica e, da ragazza avevo orecchio e ballavo bene ma ,
    non ho mai toccato uno strumento musicale . Solo la chitarra di mia figlia per
    spolverarla ha! ha! Ciao Elio , a presto e buona settimana . Laura

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    Risposte
    1. Ebbene, io spolvero i tasti del pianoforte di mia moglie ma ciascuno di noi fa quello che può. Canto in tenore1 e mia moglie in soprano ma ci siamo allontanati un po' dalle corali per il troppo impegno. Anche noi balliamo abbastanza bene perché in Italia, anche se io sapevo già farlo, ho convinto Denise di andare insieme a scuola di ballo liscio. Preferiamo il tango e la mazurka. Buona settimana anche a tutti voi.

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