Quando i Mercedari riscattavano i cristiani catturati
L'origine di quest'ordine si può far risalire ad una visione del prete Pierre Nolasque di stanza nel Languedoc e che ebbe anche il dominicano spagnolo Raymond de Peñafort, la stessa notte del primo agosto 1218. La Vergine Maria circondata da angeli apparve ad entrambi, ordinando loro di consacrarsi alla salute ed alla libertà dei loro fratelli prigionieri, a costo di diventare ostaggi in cambio di un alto numero di liberazioni.
Sino alla metà del XIX secolo, i preti "de la Merci (Ringraziamento)" o Mercedari, hanno riscattato ai Mori dei cristiani catturati dai pirati barbareschi.
Nel Medioevo, i mussulmani occupavano l'Andalusia nel loro regno di Granada e il Mediterraneo era solcato da dei pirati barbareschi che vendevano i loro prigionieri come schiavi in Africa del nord, o li scambiavano contro un riscatto. L'ordine religioso per la Redenzione dei prigionieri, detto anche ordine della Merci, sorto a Barcellona, si consacrò sin dal 1218 al riscatto dei cristiani catturati dagli infedeli, Mori e Turchi. Jacques I d'Aragon appoggiò la creazione di questo ordine, presente a Montpellier dal 1239, che mantenne la sua attività durante più secoli, aiutato dalle questue dei Penitenti Bianchi (laici), ordine vicino ai Mercedari. Il solo vestigio locale di questi ultimi è la chiesa di Sainte-Eulalie che si trova nelle Rue de la Merci nella discesa del Puy Arquinel (oggi il Peyrou). I padri de la Merci vi avevano un convento distrutto nel 1562 durante le guerre di Religione e che fu quindi sostituito nel 1741 da un nuovo convento del quale l'attuale chiesa Sainte-Eulalie era la cappella.
Durante le guerre di Religione, dei laici pregavano in una grotta sotto la Canourgue. Negli anni 1930, in occasione di lavori sui suoi muri di sostentamento, si scoprì proprio sotto la piazza de la Canourgue, una porta Luigi XIII. Dava accesso ad una grotta abbastanza grande, dove i Penitenti Bianchi, un ordine cattolico laico, si riunivano all'inizio del XVII secolo. Il motivo ? La loro chiesa Sainte-Foy, distrutta nel corso delle già citate guerre, era diventata un cimitero. Fu ricostruita solamente nel 1626. Durante tutto il tempo precedente, i Penitenti Bianchi presero l'abitudine di riunirsi presso dei privati. All'inizio del XVII secolo, la confreria si ritrovava alla "Canorga" la residenza dei canonici, oggi tribunale dei probiviri. Essa si riuniva anche in questa grotta che faceva allora parte dello spogliatoio dei canonici e serviva da rimessa … ormai murata.
Alla prossima.
Due foto attuali
Place de la Canourgue
Il tribunale dei probiviri
Post interessante grazie!Saluti OLga
RispondiEliminaGrazie Olga, qualche problema ancora (non di salute) e vengo a trovarti. Buona serata domenicale.
Eliminamolto interessante a Montpellier ci sono stato diversi anni fa, senza riuscire ad approfondire…. purtroppo
RispondiEliminaSe ci ritorni contatami e grazie per la visita.
EliminaMolto interessante e belle foto della Canourgue. Saluti.
RispondiEliminaCiao, sono in ritardo con le visite agli amici ma verrò presto a trovarti. Buona serata domenicale.
EliminaInteressante ricostruzione storica, complimenti.
RispondiEliminaGrazie Sebastiano, sono passato anch'io da te dopo un po' di tempo e trovo i tuoi post ugualmente interessanti. Ciao.
EliminaBella la storia dei Penitenti bianchi che si riunivano in una grotta .
RispondiEliminaLe due foto mostrano dei bei palazzi bianchi e moderni .
A risentirci . Ciao . Laura
PS . Questa mattina sono stata dal dentista . Aih che dolore ! Ti racconterò .
Purtroppo l'accesso alla cappella è sospeso per restauri, altrimenti avrei potuto fare le foto di un lontano passato. Pazienza, prima o dopo riaprirà.
EliminaPer il dentista : coraggio ed ancora coraggio.
Très beau.
RispondiEliminaBonne journée, Elio.
Merci Elisabete. Bon WE et bises.
EliminaGrazie per farci vedere e conoscere Montepellier in modo autentico e magistrale
RispondiEliminaContento che ti piaccia, Carmine. Ne ho altri in cantiere da alternare con i Dogi. Buon fine settimana.
EliminaSei una vera guida turistica, una città tutta da scoprire.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Ti garantisco che l'Ufficio Turismo non mi paga (lol). E' una mia passione conoscere la storia antica. Ciao.
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