martedì 25 giugno 2019

VENEZIA - PALAZZO DUCALE E LE PRIGIONI

Continua la visita ma passeremo anche attraverso le prigioni. Normalmente sono conosciute come "I Piombi" ma questa definizione riguarda solo le celle che si trovano sotto il tetto con una copertura di tegole in piombo. Quindi molto caldo durante l'estate e  molto freddo durante l'inverno. Casanova è stato uno dei pochi a poter evadere da questo inferno ma sembra sia stato molto aiutato. La parte più terribile però era quella situata al pianterreno con celle inondate durante l'acqua alta e molto frequentate dalle "pantegane" (per chi non sapesse cosa sono, si tratta di ratti d'acqua che non hanno paura di niente. Attaccano anche l'uomo se si sentono in pericolo).
In ogni caso ripartiamo dall'interno del palazzo. 


La sala della Quarantia criminale dove si gestivano le sentenze pronunciate a livello penale  per poi inviare i condannati verso le prigioni. Notare l'armadio dove si archiviavano tutti i documenti legali.




Ed ora tutti in prigione













Ecco l'ultima visione di Venezia che avevano i carcerati. Siamo all'interno del Ponte dei Sospiri


Torniamo all'interno del Palazzo passando nella sala dell'Avogaria. i tre "avogadori" avevano il compito di difendere il principio di legalità e quindi vegliare sulla corretta applicazione della legge.





 Dal prossimo post si torna all'aperto.

MODI DI DIRE
Pansa, tete e cul, la dota del Friul
(Pancia, petto e sedere, la dote del Friuli)

E' un omaggio alla formosa bellezza delle donne friulane, molte delle quali, le più povere, emigravano a Venezia in cerca di lavoro come donne di servizio.


10 commenti:

  1. mon cher... nous sommes de nouveau à la maison et j'ai regretté d'avoir manqué notre rendez-vous... qui est remis pour l'année prochaine, maintenant je vais lire et regarder attentivement tes billets qui sont comme toujours bien illustré... grosses bises e.
    p.s. (restez en bonne santé !)

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    1. Elio27 giugno 2019 19:01
      Ciao Elfi, anche per noi è stato un vero dispiacere non potervi incontrare e quindi l'anno prossimo sarà doppia contentezza. Ti ringrazio per il complimento e ti auguro buona lettura. Per la salute ci sarebbe da discutere, ma tutto passa ed avremo tempi migliori. Ricambiamo le "bise" inviandole a tutti quattro.

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  2. Anch'io ho visitato le prigioni del Palazzo Ducale e mi hanno fatto molta impressione. Vivere là dentro deve essere stato un vero inferno !!! Belle foto. Saluti.

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    1. Chi se la cavava al meglio erano i ricchi che potevano pagare i favori dei carcerieri, ma per gli altri pochi riuscivano a sopravvivere sino alla fine della condanna. Forse avrebbero preferito essere condannati a morte, sentenza alla quale si ricorreva molto spesso. Grazie a te e buon proseguimento di settimana.

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  3. Molto bello e ben documentato questo post.Grazie.
    Felice giornata.
    enrico

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    1. Cerco di fare del mii meglio, Enrico. Sono contento della tua approvazione e ti invio un caro saluto.

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  4. Ciao Elio , il post e le foto sono interessanti ma , anche molto tristi .
    Certo , meglio essere giustiziati piuttosto che vivere con le pantegane e
    l'acqua alta. Poi , i prigionieri erano delinquenti o detenuti politici ???

    In casa ho 30 gradi , andare al mare non ci penso proprio , devo farmi circa
    400 mt. sotto questo sole che brucia . Qui , ora ho chiuso tutto per non far
    entrare il caldo . E a Montpellier ??? Ho sentito che avete avuto anche lì la
    manifestazione dei "Gilet gialli ".
    Come stai ? Niente abbracci , fa' troppo caldo . Laura

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    1. Ciao Laura.I prigionieri erano di vari tipi ma nelle prigioni andavano solo quelli con delitti non importanti : furto, rapina, perdite al gioco, non pagamento dei debiti ed anche in questi casi differenza tra ricchi e poveri. Per i delitti più importanti come omicidio o tradimento della Repubblica si andava dal taglio della testa tra le due colonne allo squartamento con l'aiuto di quattro cavalli. Esisteva anche il "Giudizio di Dio" a vari livelli. Il più cortese era di provare a passare attorno alla colonna della morte (la vedrai in uno dei cinque miei film che chiuderanno la serie "Venezia 2018") al più micidiale, praticamente insuperabile. Il condannato veniva legato per i piedi dietro un cavallo e trascinato per Venezia, ponti compresi. Se sopravviveva (cosa molto rara) veniva graziato perché Dio aveva deciso che era innocente.
      Per il caldo oggi, fa fuori 38° ma in casa si respira, in modo particolare al pianterreno. Non apriamo i condizionatori per paura che aggravino la mia infezione ai polmoni (quasi passata).
      I "Gilets jaunes" continuano a protestare ma Macron se ne frega altamente. La benzina, l'elettricità ed il gas sono ancora aumentati e la cosa si risente ancora di più perché solo da quest'anno in Francia è entrata in vigore la ritenuta alla fonte e quindi molte persone (non molto al corrente di come funziona) hanno l'impressione di aver perso dei soldi senza considerare che poi, alla fine dell'anno, non pagheranno le imposte che pagavano gli anni precedenti.
      Risposta fiume dovuta. Mi metto un po' nel frigo e ti invio un abbraccio freschissimo.

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  5. Un billet bien documenté avec de jolies photos.
    Bisous

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