Nell'ultimo post su Venezia vi avevo fatto vedere la porta d'ingresso della casa dove sono nato e vissuto. Ora con un piccolo giro tra due calli si arriva sul Ponte Colombo da dove si vede la facciata che dà sul canale. Le due finestre sulla sinistra, al primo piano, sono quelle della camera dove dormivamo mio fratello ed io.
Questo qui sotto è invece il "pergolo" (balcone) del tinello, il quale tinello, in realtà, serviva solo di passaggio per andare alle camere. Le grandi feste si facevano nella cucina che poteva contenere una tavola per 14 persone.
A proposito di questo "pergolo" vi racconto una storia che, per me, è finita a sculaccioni (a quel tempo non esisteva "telefono azzurro").
Allora, come ho più volte detto, non mangio frutta ed anzi sono allergico a certi frutti. Al centro del tinello avevamo una grande tavola con sopra un'alzata in argento piena di frutta varia (moda degli anni 40). All'età di circa tre anni ho preso l'alzata, sono uscito sul "pergolo" ed ho gettato il tutto nel canale.
Mio nonno ha cercato di recuperare l'oggetto (ricordo di famiglia), ma non c'è stato niente da fare. Risultato: due chiappe arrossate.
MODI DI DIRE
Tratto da "Sensa peli sula lengua"
No ricordarse dal naso ala boca
(Non ricordarsi dal naso alla bocca)
Diciamo che oggi si parlerebbe di Alzheimer perché significa avere la memoria debole, cioé corta. A meno che uno non abbia il naso come Cirano di Bergerac.
due chiappe molto arrossate secondo me :-))
RispondiEliminanon ricordarse dal naso alla boca è una gran bella espressione
Carmine, dipende da come si rilevano i colori, per me era già troppo, anche se, oggi, ammetto di averlo meritato. Ciao ed a presto.
EliminaCiao Elio, era normale prendere delle sculacciate in quel periodo
RispondiEliminaciao buona serata.
Forse è vero che ne combinavamo un po' troppe. Mio fratello ha fatto comunione e cresima con un occhio nero. Non per colpa mia, devo precisare a scanso di equivoci.
EliminaA rivedere i luoghi dell'infanzia i ricordi tornano vivissimi e...brucianti,nello specifico.Ciao Elio,non posso più rimandare,Venezia sarà la prima della lista,ma non so quando..
RispondiEliminaCiao Chicchina, impossibilitato a sedermi il giorno dopo, ma non ne voglio a mia madre (vive a Mestre ed ha 98 anni). Effettivamente la cosa era roppo grossa. Se decidi di andare a Venezia , dimmelo un po' prima che ti potrò dare qualche indirizzo utile e delle notizie per visitarla. A presto.
EliminaForse sia molto difficile da percepire per te stesso, ma sei stato uno fortunato ... non tutti possono dire "Sono nato a Venezia". Questi scenari che sono stati parte della tua infanzia, rappresentano una grande fascinazione per milioni di turisti in tutto il mondo! Inoltre, ho amato le tue foto. Grande abbraccio, Elio.
RispondiEliminaGrazie Patzy, ma non credo che milioni di turisti siano passati per il ponte Colombo, dicendo: " Ah! Lì è nato Elio". Scherzo, grazie per il tuo gentile pensiero e buon fine settimana. Domani sono a Parigi per una manifestazione anticorrida.
EliminaCaro Elio, penso che sia una bella emozione vedere la foto e il luogo dove sei nato!
RispondiEliminaE quando questo luogo è Venezia è ancora più emozionante.
Tomaso
Grazie Tomaso, se leggi la mia risposta precedente capirai che per il fine setimana sono impegnato. Poi comincio il giro degli amici per gli auguri di Natale. Ciao ed a presto.
EliminaC'est si beau!
RispondiEliminaAmicalement
Merci Elisabete. Bonne fin de semaine et à la prochaine.
EliminaOla caro amigo,que bom trazer ao presente recordações de nossa infancia.A casa onde nasci já foi demolida e algumas lembranças já ficaram no esquecimento......Tomei a liberdade de enviar um novo CD que fizemos afim de explorar melhor um novo teclado de Roberto.Fizemos uma mixagem ,formando um novo "trio":Bob Suze e Ray Coniff.....Já faz quase dois meses que enviei e não sei se chegou ou perdeu-se pelo caminho.O endereço que enviei foi aquele que enviei os outros,talvez tenha mudado alguma coisa.Achei que iriam gostar pois ficou bem interessante.Nosso grande e saudoso abraço.Bob e SU.
RispondiEliminaSuzane, scusa se non sono venuto a trovarti, ma non sono stato molto bene di salute. Ora va meglio. Certo, la casa dove sono nato è ancora in piedi, ma l'interno è stato completamente modificato. Ray Coniff è uno dei miei interpreti perferiti e penso che tu e Bob farete meraviglie nel nuovo disco. Se pensate che io possa inviarvi qualcosa dalla Francia, non temete di chiederlo e cercherò di accontentare il vostro desiderio. Mia moglie ed io ricambiamo l'abbraccio.
EliminaCiao Elio Che onore nascere a Venezia ,
RispondiEliminaapri la finesra e già vedi l'acqua ...Ma abitavi in una bella casa antica ....bello il racconto che ci hai scritto ,bei ricordi d'infanzia ,,,,
Ti mando un caro saluto dalla Svizzera ancora senza neve ,,,
Un abbraccio ...
Sai Bianca, tutte le case a Venezia sono antiche ed al massimo vengono restaurate rendendole molto belle all'interno. I ricordi d'infanzia sono molti e potrei scrivere un libro, ma non me la sento di affrontare un impegno simile.
EliminaPer quanto riguarda la neve, aspetta che sta arrivando. Qui da noi sia le Alpi che gli Appennini spagnoli sono già imbiancati. Purtroppo io, dopo la caduta da una seggiovia; non posso più sciare e mi accontento di fare del nuoto e della bicicletta.
Ricambio l'abbraccio.
Bella l'ultima foto. Ciao Elio e Buon Natale!!!
RispondiEliminaGrazie Erika, Buon Natale anche a te. Se vieni a trovarmi il 24 capirai perché chiedo sempre di avere un doppio augurio.
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