AVVISO AI MIEI VISITATORI


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
QUESTO BLOG NON E' CREATO A SCOPO DI LUCRO
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
PRECISO INOLTRE CHE CONTATTERO' SOLO VIA BLOG NON DESIDERANDO UTILIZZARE FACEBOOK O TWITTER
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

I MIEI AMICI LETTORI

domenica 26 agosto 2018

VENEZIA - SEGUITO DELLA GITA

Abbandoniamo il campo del Ghetto, guardando l'ultima placca in bronzo che rappresenta l'imbarco degli ebrei nei treni verso la Germania e  "el linzioeto" indicante il campo e il ponte. Il termine in italico significa "piccolo lenzuolo" ed è così che i veneziani chiamano i rettangoli bianchi che indicano il luogo dove si ci trova o il sestiere stesso.





Passando questo ponte e girando a destra, si esce dal Ghetto e ci si dirige verso la Misericordia. La chiesa, il campo ed il retro, dove si trovava la sede della Reyer ai miei tempi. Non vi dico quante partite di pallacanestro ho visto in questo luogo quando ero studente. La squadra della mia scuola (forse per l'appoggio vocale che gli davo) arrivava sempre a conquistare il primo posto.
Confessione postuma: E' vero che nella squadra avevamo quattro giovani giocatori della Reyer (prima divisione).




Si gira a destra per tornare verso Rialto





MODI DI DIRE

Can no magna de can
(cane non mangia del cane)

Persone che hanno in comune degli interessi, non si attaccano mai

Allora qui, devo raccontarvi una cosa veramente accaduta molti anni fa , quando ero ancora in Italia. Sul Montello, poco lontano da Venezia, si trovava un ristorante molto rinomato, dove la specialità era il capriolo cotto in tutte le forme possibili. Una compagnia di cacciatori si fermò per un lauto pasto ed uno dei commensali diede al suo cane un osso da rosicchiare. Il cane rifiutò di mangiarlo ed il suo proprietario, sorpreso, raccolse l'osso. Lo fece analizzare da un laboratorio e si scoprì che era un osso di cane.  Dopo anni di indagini si scoprì che il colpevole era il cuoco, il quale prendeva i soldi dal padrone per comperare il capriolo. Comperava del cane e si metteva in tasca quello che restava. Non ho mai creduto a questa fine della storia perché non era possibile che il padrone non fosse d'accordo ma, cosa volete, così va la giustizia.




12 commenti:

  1. Risposte
    1. Sono in ritardo per la risposta, ma spero mi perdonerai come i commentatori successivi. Problemi personali (non di salute) mi tengono, per il momento, nell'impossibilità di contattare i miei amici follower sui loro blog. Spero di riprendermi nelle prossime settimane. Grazie per la visita ed un grande abbraccio.

      Elimina
  2. Con te non si finisce mai di scoprire quanto è meravigliosa Venezia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daniele, grazie per la visita e spero che anche i prossimi post su Venezia avranno la tua approvazione. Un cordialissimo saluto.

      Elimina
  3. Ciao Elio mi ha fatto molto piacere vederti nel mio blog ....non ti devi scusare anch'io non sono cosi' presente ...con gli anni che passano ..il tempo diventa sempre piu' corto ...e ci sono sempre mille cose da fare ...ma nel tuo blog ci ero gia' stata ...qualche settimana fa ...per vedere Venezia la citta' piu' bella del momdo ..senza quasi ...quesi posti gli ho gia visitati ...con grande rispetto e tristezza ...
    il prossimo anno ,quando andro' di nuovo al mare (sono stati un paio di annetti che non ci sono potuta andare ...causa la mia salute )ma ora sto mreglio e ci andro' con grande piacere ...grazie per le tue belle foto ...
    un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Bianca, sono nella tua stessa situazione. Quest'anno ho un problema dopo l'altro. Non gravi ma mi impediscono di vivere come vorrei a livello sport, e questo mi deprime un po'. Passerà. Forse dovrei anch'io ricominciare di andare al mare (è a 15 km da casa mia). Se penso che solo cinque anni fa mi facevo 5 km a nuoto lungo la spiaggia, mi viene il magone, ma vedremo più avanti. Ricambio l'abbraccio.

      Elimina
  4. Holà Elio ,vedere le tue foto e ritornare alla mia infanzia e adolescenza ,
    è tutt'uno . Mi prende la nostalgia di tutte e due le cose . Poter tornare
    indietro , magari solo per qualche giorno e rivedere Venezia e le carissime zie
    sarebbe il più bel regalo mai ricevuto . Grazie per queste emozioni che mi dai .
    La storiella è proprio divertente , da noi si mangiavano i gatti , da voi i cani..
    Ha! Ha! Ha! Oggi non si sa cosa si mangia nei ristoranti , sicuramente alimenti
    già scaduti visto quante tonnellate ne confisca la " finanza ???
    Un allargato abbraccio alla tua famiglia . Laura
    PS. E Selma come sta ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Laura, penso che per tutti noi sia impossibile tornare indietro e che ci possano restare solo i ricordi. Ma possiamo sempre guardare avanti. Ti psso però garantire che durante l'assedio austriaco di Venezia, la quale era al comando di Daniele Manin, oltre ai cani si sono mangiati anche i gatti e i topi. Cerca su internet "Sul ponte sventola bandiera Bianca".
      Lunedì portiamo Selma del veterinario. Non va male, ma non ci convince. Vedremo. Ricambiamo l'abbraccio.

      Elimina
  5. quest'estate sono stata una misera oretta a Venezia aspettando una coincidenza tra due treni: ti ho pensato! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che un'ora è un po' poco per visitare Venezia. Ci sono tre città in Italia che hanno bisogno di 15 giorni per visitarle con tranquillità : Firenze, Roma e, naturalmente, Venezia. Grazie per il pensiero e buon fine di settimana.

      Elimina
  6. Grazie per farci conoscere Venezia. Ciao
    :-( la storia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Robby, adesso vado a prepararne un'altro. Buona settimana.

      Elimina