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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

mercoledì 27 giugno 2018

69° DOGE - NICOLO' MARCELLO (1473 - 1474)



Il conclave per l'elezione del nuovo doge durò 16 giorni e fu solo il 13 agosto 1473 che venne eletto Nicolò Marcello, ancora uno delle "famiglie nuove" pur vantando un'origine "romana".
Nato verso il 1399 fu prima commerciante (come il Tron) a Damasco e poi entrò nella vita pubblica grazie ad una concreta ricchezza patrimoniale.
Rettore a Brescia, Verona ed Udine, capo dei Dieci, consigliere e procuratore. Si racconta che fu lui a scoprire nel tesoro di San Marco una cassetta di legno con un pezzo delle croce ed un chiodo, portati spesso, da quel momento, in processione.
Sposato in seconde nozze a Contarina Contarini che fu dogaressa, ebbe una sola figlia che si fece monaca nel convento del Corpus Domini dove inoltre voleva essere sepolta sua moglie, vestita da terziaria francescana. Gran parte della sua eredità finì ai Gesuati e numerosi beni anche ai poveri.
Da buon mercante, teneva ad una sana amministrazione e fu questa impronta che diede al suo dogado risanando le finanze statali. Lasciò il suo nome ad una moneta : la mezza lira d'argento che si chiamò "marcello".
Gli avvenimenti militari furono naturalmente legati all'attività dei Turchi. Nel maggio 1474, Scutari (Albania) era assediata dal pascià Seleiman (80.000 uomini) e la squadra navale del Mocenigo, accorsa da Cipro, poteva fare ben poco. Scutari sarebbe caduta senza la difesa interna organizzata dal governatore Antonio Loredan. Quando gli fu intimata la resa, la respinse e disse agli abitanti di Scutari : "Sono Veneziano, non so che sia arrendersi. Se avete fame cibatevi delle mie carni e se avete sete, bevete il mio sangue, ma non arrendetevi!". Smosse così la cittadinanza che con una difesa ad oltranza costrinse i Turchi a levare l'assedio.
L'altro avvenimento importante di questo dogado fu il colpo di mano tentato a Cipro dall'arcivescovo di Nicosia e da alcuni notabili dell'isola in combutta con il re Ferdinando di Napoli. La notte del 14 novembre 1473 entrarono nel palazzo reale, uccisero lo zio della regina Caterina, Andrea Cornaro, e davanti a lei tagliarono a pezzi il suo proprio medico ed un domestico. Gli tolsero la casa, i gioielli, l'anello del sigillo e la obbligarono a scrivere una lettera ai castellani esortandoli a cedere le loro fortezze.
Appena ebbe notizia della rivolta, Pietro Mocenigo tornò a Famagosta con la flotta e, ancora prima di ricevere l'ordine del Senato, impiccò alcuni congiurati e ristabilì l'ordine nell'isola. Nominò due consiglieri ed un governatore perché aiutassero la diciottenne regina vedova. In pratica s'imponeva una specie di protettorato veneziano su Cipro che successivamente diventerà un vero e proprio dominio.
Nicolò Marcello morì il primo dicembre 1474 e fu sepolto nella chiesa di Santa Marina, da dove fu traslocato nel 1818 in quella dei Ss. Giovanni e Paolo.

MODI DI DIRE


Val più una busia ben dita che no çento verità
(Vale più una bugia ben detta che cento verità)


Può succedere che una bugia ben detta al momento giusto frutti di più che non dire il vero.

2 commenti:

  1. Bene , questo Doge mi piace , sembra abbia fatto buone cose durante il suo Dogado . Mi spiace non abbia lasciato un po dei suoi beni a te ma , forse ,
    non eri , non sei , povero . Ciò che mi confonde , sono le date :Nato nel
    1473 e morto nel 1474 ??? A risentirci . Laura

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    1. Ciao Laura, Sono d''accordo con te su un buon dogado. Le date che indico non sono quelle della nascita e della morte, ma del periodo in cui i dogi lo sono stati. Se rileggi il post vedrai che ho scritto "nato verso il 1399" quindi morto a 75 anni. Un amichevole abbraccio a tutti voi.

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