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giovedì 1 dicembre 2016

RENNES-LE-CHÂTEAU

Spiacente per chi amava questa serie di post sui catari ma è l'ultimo sull'argomento.
Malgrado abbia solo una trentina di abitanti, Rennes-le-Château (nel dipartimento dell'Aude) non è oggi un villaggio ordinario. I curiosi ed i cercatori di tesori lo invadono regolarmente alla ricerca di un improbabile tesoro. Nessuna importanza che si tratti di un tesoro visigoto o cataro, oppure che si riferisca all'eredità dell'abate Saunière, il curato che intraprese il restauro del villaggio creando nuove struttura architetturali e rovinando la tranquillità del villaggio.

L'abate Saunière

"Hanno rubato la testa del diavolo!" In una mattina del mese di maggio 1996, l'incredibile novella fa il giro del piccolo villaggio. Subito diffusa dai media nazionali, il furto della testa e di un braccio della terribile acquasantiera appoggiata su una testa di diavolo.


Circa cento anni fa l'abate Saunière si mise a costruire un castello ed una chiesa perticolarmente stupefacente. Ma con quali soldi ? L'enigma è ancora oggi da risolvere. Resta il fatto che la disponibilità finanziaria dell'abate diede adito a pensare che avesse trovato un tesoro.
Sull'abate si è detto quasi tutto. Si sa che arrivò a Rennes nel 1885, che era un bell'uomo, intelligente e cortese. Poco dopo la sua installazione, cominciò dei lavori nella chiesa e immediatamente si mise a vivere comodamente, viaggiando e creandosi delle solide relazioni presso gli aristocratici europei ed anche presso la Santa Sede.
La chiesa

Alla fine si cominciò a pensare che avesse trovato durante i restauri un semplice tesoro nascosto ai tempi della rivoluzione.
E' certo che spese più di 23 milioni di franchi in venti anni e che la sua governante, alla morte, lasciò un'eredità di 3,5 milioni di franchi. L'abate inoltre, poco prima della sua morte aveva firmato un preventivo di 80 milioni di franchi con un certo Couiza. A parte il restauro della chiesa fece costruire una torre gotica (chiamata Magdala), la villa Bethania, una galleria sul fianco della scogliera, una serra, un parco con giochi d'acqua ed un serraglio.
Naturalmente le autorità ecclesiastiche di Carcassonne aprirono un'inchiesta e l'abate fu anche, per un certo tempo, sospeso dalle sue funzioni. Un ordine pontificio lo rentegrò più tardi sollevando ancora un'interrogazione : "Perché il papato giudicò di intervenire direttamente in favore di un prete in un minuscolo villaggio dell'Aude ?"
La sua governante, Marie Denarnaud, fece sensazione quasi quanto il curato. Analfabeta, fu solo la sua ispiratrice o anche la sua amante ? Alcune persone l'accusarono di malversazione perché alla morte di Saunière fu la sua sola erede universale. Nessuno saprà mai che parte ebbe nel detenere il segreto del tesoro. Resta il fatto che, prima di morire, disse : "Con quello che il signor curato ha lasciato ce ne sarebbe per nutrire tutta Rennes per 100 anni e ne avanzerebbe ancora".
Ancora qualche cenno su questo villaggio. Rennes-le-Château fu una delle più brillanti città del periodo visigoto quando si chiamava "Rhedae". Passò ai re francesi mediante il matrimonio tra Amalric (visigoto) e Clothilde (principessa franca).
L'importanza del villaggio declinò a causa di vari incendi, della peste, delle varie battaglie e dei vari saccheggi.

Dunque, se vi viene la voglia di cercare il tesoro passate da Rennes-le-Château.

16 commenti:

  1. Un bel racconto Elio , ma lascia molta curiosità su quel denaro e tesoro ,
    da dove provenivano ?
    PS Sono molto , ma molto raffreddata . Buon Week-end Laura

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    1. E' quello che fa il mistero. Non si sa da dove arrivasse ed io penso che fossero solo dei soldi nascosti, per sfuggire alla rivoluzione, in un anfratto della chiesa che lui ha restaurato. Almeno ha utilizzato il tesoro per non arricchirsi anche se, sono sicuro, che una parte è partita a Roma.
      Curati più che puoi. Io prendo dei granuli omeopatici contro l'influenza (al posto del vaccino). L'anno scorso tutto si è ben passato e spero che vada bene anche quest'anno. Latte caldo con rhum e poi a nanna.
      Buon fine settimana anche a te e famiglia.

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  2. Bel racconto come dice l'amica Laura. Quelle teste io ne ho di simili anche una nera diavolo ma sono fatte dai pastori calabresi li ho acquistati tantissimi anni va nella zona di Reggio Calabria.
    Un abbraccio e buona fine settimana.

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    1. Ciao Edvige, il diavolo è sempre dappertutto e lo strano è che lo si ritrova ogni tanto all'interno delle chiese. Ricambio l'abbraccio e buon WE anche a te.

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  3. E' tanto che non passo da te,ma questa sera sembra una coincidenza strana!Qualche ora fa parlavo proprio di alcuni libri sull'argomento,con una amica:L'enigma di Rennes le Chateau,e Il tesoro scomparso di R.le Chateau letti qualche anno fa.Pare c'entri il Santo Graal. Telepatia?Un bel post,Elio.Leggerò anche i precedenti.

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    1. Ciao Chicchina, veramente un caso di telepatia. Non so se sei andata indietro nei miei post per vedere che ne ho dedicati altri sui Catari.
      Non si sa ancora oggi se il Santo Graal fosse un tesoro o una trasmissione di verità religiosa che poteva trasgredire tutta la tradizione cattolica. ALtrimenti, come spiegare l'appoggio del Vaticano alla persecuzione dei Catari ? Per Rennes le Chateâu penso che si trattasse di un tesoro nascosto alla rivoluzione francese e che nulla avesse a vedere con la storia del Graal. Grazie del complimento e buon fine settimana.

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    2. Ho letto già qualche post,un racconto interessante e ben documentato.Per un periodo mi ci ero applicata anch'io,curiosa come sono.Leggerò il resto sperando di riprendere con un po di regolarità a restare in rete.una serena domenica.

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    3. Serena domenica anche a te e grazie per l'interesse dimostrato.

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  4. Conoscevo questa storia degna di un vero e proprio giallo, ma in tutte le religioni, i misteri abbondano. :-)
    Felice fine settimana.
    enrico

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    1. Certo Enrico, se dovessimo approfondire tutti i misteri delle varie religioni credo che non ne avremmo sicuramente il tempo prima di passare dall'altra parte dello specchio (il più tardi possibile). Buon WE.

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  5. Ciao Elio mi spiace sentire che tu non sia ancora Ok. Grazie della tua visita
    Ambra era una gran bella persona :-) Spero anche io di poterci essere ancora l'anno prossimo all'incontro Blogger :-) Come sempre i tuoi post molto interessanti. Grazie per la visita al Rifugio buona serata, migliore nuova settimana in arrivo, ma soprattutto ottimo mese di Dicembre

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    1. Grazie a te sia per venirmi a trovare che, anche, per i tuoi post. Ottimo mese anche a te. Anzi, vado a postare il calendario di dicembre, in attesa del mio turno per il calendario dell'Avvento. Ciao.

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  6. un post davvero molto interessante da leggere^_^

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    1. Grazie Annna, appena posso passo da te. Un amichevole abbraccio.

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  7. Un villaggio che è diventato più famoso, quando Dan Brown pubblicò "Codice da Vinci", no? Ma io avevo già letto "L'oro di Rennes" di Gerard de Sede, quindi lo aveva sentito nominare ... mi piacerebbe visitarlo! Post interessante. Abbraccio, Elio!

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    1. D'accordo non mi sono spinto sino alle pubblicazioni più moderne ma mi piace sapere che hai letto Gerard de Sede. Se decidi di visitare Rennes informami per tempo perché mia moglie ed io saremmo feici di andarci insieme a te od a voi. Ricambio l'abbraccio.

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