Eraclea era la roccaforte dei fedelissimi di Bisanzio, mentre a Malamocco si tendeva di più verso i Franchi. Poiché Maurizio contava molto su Bisanzio, in modo particolare per difendersi dalle mire del Papa sulle terre lagunari, mise da parte ogni tipo di alleanza con i Longobardi, ottenendo il doppio titolo di Ipato e di magister militum. La reazione di Desiderio fu immediata.
Il re longobardo apre le ostilità su tutti i fronti. Devasta il ducato romano, combatte in Istria contro la flotta bizantina e veneta e vuole ricostituire il regno italico. Il figlio del Doge, Giovanni, viene fatto prigioniero ed il Papa Adriano si arrocca dentro Roma, minacciando scomuniche e chiedendo a Carlomagno di punire Desiderio. Visto che quest'ultimo frena la sua azione e retrocede su Pavia, Carlomagno non infierisce e propone a Desiderio un pacifico accordo che però non viene accettato. Quindi nel 774 si assiste all'assedio di Pavia con conseguente resa dei Longobardi. Il Doge riabbraccia il figlio visto l'aiuto dato ai Franchi.
La situazione di confine non muta ed anzi i Franchi sono più pericolosi dei precedenti vicini. Carlomagno si fa nominare re dei Franchi e dei Longobardi, nonché esarca, raggruppando così tutte le prerogative proprie di Bisanzio, cingendo la corona ferrea. Il Papa si lamenta e vuole l'Esarcato, ma in realtà è l'arcivescovo di Ravenna, Leone, che, partiti i Franchi, si impossessa di diverse città dell'Esarcato scacciando i funzionari pontifici. Ma nel 777 egli muore ed i Franchi ritornano a controllare la regione. Il Papa Adriano sta sempre a guardare.
Il Doge Maurizio capisce che non può fidarsi di questi vicini e stringe sempre più accordi con Bisanzio. Il figlio Giovanni viene associato al dogado e Maurizio pensa di poter così rendere ereditario il dogado per la sua famiglia. Carlomagno, però, dopo le insistenze del Papa e con la scusa del battesimo del figlio, Pipino, torna in Italia e porta avanti gli accordi per ristabilire l'impero d'Occidente. Scambio di cortesie : il papa ottiene l'Esarcato e Ravenna diventa città pontificia mentre Carlomagno ha l'autorizzazione di prelevare nella città alcune opere d'arte per portarle ad Aquisgrana.
Momenti tremendi per i Venetici e nel 785 tutti i mercanti veneziani vengono scacciati dal territorio divenuto papale. Adriano va per la sua strada senza badare al risentimento del Doge e forte del fatto che a Bisanzio è reggente l'imperatrice Irene, favorevole anche alla venerazione delle immagini.
Il Doge Maurizo è isolato ma riesce a morire tranquillo nel suo letto (787), assistito dalle figlie, Agata e Suria, oltre che dal figlio Giovanni al quale lascia il dogado.
MODI DI DIRE
Ti vedarà che de rifa o de rafa ghe ne 'ndaremo fora
(da Ciò zibaldone veneziano)
(Vedrai che in un modo od in un'altro ne andremo fuori)
interessante post sulla storia di Venezia..
RispondiEliminaGrazie Enio, appena superato qualche problema di vita spero di poter ritornare a visite regolari.
EliminaIn ogni caso Buona Pasqua.
Molto curiosa ed interessante la storia di questo mio omonimo veneziano :) Ma Suria che nome è? ^^
RispondiEliminaChissà, forse ne sei la reincarnazione. Suria, deriva, ma prendilo con le pinze, da Surya, il dio sole in indù. Buone feste pasquali.
EliminaCaro Elio, qui da te ce sempre da imparare nella storia della repubblica da San Marco, e dei Dogi.
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico.
Tomaso
Grazie Tomaso, altrettanto a te.
EliminaUne histoire qui enrichit nos connaissances.
RispondiEliminaCiao!
Ciao Elisabete, scusa se è un po' che non passo da te. Le vicende della vita si stanno accavallando. Il 10 marzo sono dovuto partire d'urgenza a Venezia per il decesso di mia madre ed al ritorno uno dei nostri gatti è stato operato di un tumore all'intestino. Purtroppo il veterinario dice che non c'è niente da fare e che ne avrà al massimo per sei mesi. Certo che il 2015 non comincia bene per la nostra famiglia. In ogni caso, un amichevole abbraccio.
EliminaEs bonito el enterarse de parte de la Historia y que tu has escrito muy Bien.
RispondiEliminamanolo
Grazie Manolo, sto attraversando un periodo negativo, ma, appena posso, vengo a trovarti. Buona Pasqua.
EliminaDi certo vivere nell'isolamento non sarà stato facile. Bello e interessante questo scorcio di storia veneziana che ci hai proposto.
RispondiEliminaBuon fine settimana Elio e un grande abbraccio !
Grazie Sciarada. Passo a trovarti tra qualche giorno. Sono occupato con i problemi conseguenti al decesso di mia madre e dal fatto che uno dei miei gatti (Mirò - vedi un recente post) è stato operato di un tumore all'intestino. Ha bisogno di cure che gli somministriamo giornalmente, ma non credo che possa durare per molto tempo. Ciao.
EliminaBella la storia dei dogi.Buona serata Elio ...
RispondiEliminaGrazie Olga ed a presto.
EliminaGracias por contarnos sobre historia.
RispondiEliminaCiao Boris, Grazie per la visita e buona Pasqua.
EliminaLe tue storie Elio caro sono sempre magnifiche da seguire ..grazie di proporcele e togliere la polvere dalla mia ignoranza..
RispondiEliminaUn forte abbraccio!
Nella, la prossima volta accompagnerò il post con uno strofinaccio e toglierò un po' più di polvere. penso che accetterai la battuta. Ricambio l'abbraccio ed auguro a te e famiglia una buona Pasqua.
EliminaQuesti tuoi scorci di storia veneziana sono davvero molto piacevoli.
RispondiEliminaGrazie Ambra. La prossima volta pubblicherò un modo di dire che si adatta al mio blog. Buona Pasqua.
EliminaCaro Elio ti faccio le mie più sentite condoglianze per la morte di tua madre ......quando muoiono.
RispondiEliminai genitori muoiono anche le nostre radici.
Ti abbraccio e ti auguro una buona Pasqua
Grazie Cettina, buona Pasqua anche a te e famiglia.
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