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I MODI DI DIRE, PUBBLICATI IN CALCE AI POST RIGUARDANTI VENEZIA, SONO TRATTI DAL LIBRO "SENSA PELI SU LA LENGUA" DI GIANFRANCO SIEGA - ED. FILIPPI EDITORE VENEZIA O DA "CIO' ZIBALDONE VENEZIANO" DI GIUSEPPE CALO' - CORBO E FIORE EDITORI.
SPERO CHE GLI AUTORI APPREZZINO LA PUBBLICITA' GRATUITA E CHE IO NON SIA OBBLIGATO A SOSPENDERNE LA PUBLICAZIONE.
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I MIEI AMICI LETTORI

domenica 5 febbraio 2012

SEGUITO DELLA PASSEGGIATA A VENEZIA

Restando sempre dalle parti della stazione ferroviaria ci dirigiamo verso il Ghetto. Come avevo già detto, non avendo tempo per fare delle visite particolareggiate, ho preferito seguire due itinerari. Se accumulate i miei post avrete la possibilità di girare per Venezia senza perdervi. Lo sapete che quando si chiede ad un veneziano la strada per andare a San Marco, vi risponderà "sempre dritto", ma questo vuol dire che bisogna seguire il flusso della gente.

Qui sotto un'insegna che spero non venga fraintesa da certi stranieri provenienti dall'oriente



Le due foto che seguono le ho scattate in una bella corte. Solo all'uscita mi sono accorto che era una abitazione privata. Si trova al 764 di Santa Croce.




Il sottoportico qui sotto è quello di entrata al Ghetto. Quello di Venezia fu il primo creato al mondo e si chiamò così perché sul luogo c'erano prima delle fonderie che eseguivano il "getto" dell'acciaio. Quindi da getto si passò a ghetto.



E qui siamo nel Campo del Ghetto Novo ed è da notare il richiamo al candelabro ebraico della scultura in legno della foto a destra. Quella a sinistra è la porta d'ingresso del museo ebraico dove ci si può prenotare per la visita alle sinagoghe.
Nel post precedente vi avevo detto che avrei spiegato perché a Venezia le piazze e piazzette si chiamano "campi" e "campielli". Ebbene, semplicemente perché nei primi tempi della Repubblica Veneta erano ricoperti d'erba e solo dopo molti anni  si è utilizzata la pietra d'Istria per renderli più pedonabili.





ALTRI MODI DI DIRE IN VENEZIANO

"Qua e la, bacalà"(*)
Pronunciare "Qua e a, bacaa"
In italiano "Qua e là, baccalà"

E' un intercalare che sta per ecc. ecc., ma anche, se rivolto a terzi, persona che la tira alla lunga o che racconta frottole ed in questo caso si dice anche:

"Ti xe drio contarme la storia de l'orso"(*)
Pronunciare "Ti se drio contarme a storia de l'orso"
Italiano "Mi stai raccontando la storia dell'orso"

(*) Tratti da "Sensa péli sula léngua" di Gianfranco Siega (Filippi Editore Venezia)


27 commenti:

  1. e invece non bisogna seguire il flusso della gente, perchè è così bello perdersi a Venezia!!!
    Buona domenica Elio

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    1. Forse hai ragione, Luigi, ma io mi perdo volutamente. Grazie per la visita.

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  2. ciao Elio forte la scritta water taxy, bellissime immagini grazie, non sapevo il perche' si chiamassero cosi' i campi e campielli, infatti me lo chiedevo, complimenti, buona domenica rosa a presto:)

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    1. Vedi Rosa, che serve a qualcosa essere un vecchio veneziano, perché credo che se lo chiedi oggi ai giovani sicuramente non sapranno rispondere. Grazie a te per l'apprezzamento.

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  3. Grazie Elio di queste foto documento di Venezia, è sempre un piacere vedere.
    Tomaso

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    1. Grazie a te Tomaso. Prendi nota e vai con tua moglie a Venezia al prossimo anniversario di matrimonio. Un caro saluto.

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  4. Belle foto Elio!

    Ci sta anche "Ti xe drio contarme ea storia de sior intento"

    Buona domenica

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    1. D'accordo Mary, hai ragione ed aggiungerei: "(L)a storia de Sior Intento, dimene una che te ne conto cento". Un caro saluto.

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  5. bellissime le tue foto, Elio!!
    Certo sempre dritto... bisogna vedere dove ti trovi?!?!?

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    1. Certo Rita, ma è così che normalmente rispondono i veneziani. Si può anche comperare una pianta della città, ma bisognerebbe avere anche una bussola, perché mi fa ridere quando vedo certi turisti che tengono la carta all'inverso. Per esempio, hanno Piazzale Roma dietro le spalle e tengono la carta con detto luogo verso l'avanti.

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  6. Caro Elio come sempre è un piacere passeggiare con te per Venezia! Io sono una a cui piace tantissimo perdersi e non seguire assolutamente gli altri: si scoprono angoli bellissimi!

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    1. Me ne sono accorto dalle foto che hai mandato via gmail. Ti ho risposto al riguardo. Un caro saluto.

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  7. Molto bella quella corte. Ti ringrazio per la spiegazione dei termini ghetto e campiello, la cui genesi non conoscevo affatto.

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    1. Grazie Adriano. In futuro cercherò di dare altre spiegazioni, sempre nei limiti della mia conoscenza. A presto.

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  8. quella corte era proprio bella...peccato fosse privè.
    Si scopre una Venezia inedita con le tue foto, grazie.

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    1. Ciao Adri, è quello che ho cercato di fare, visto che non avevo il tempo di scattare foto "ricercate". Il restare in famiglia ed andare a trovare gli amici, cosa del resto logica, mi ha preso quasi tutte le giornate. Ciao.

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  9. che bello scoprire tante cose della bella Venezia.... terro' presente tutti i tuoi post se un giorno verro' a visitarla!!
    grazie per tutte le info che ci scrivi!!
    saluti e felice settimana!!

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    1. Nanussa, se un giorno decidi di andarci, ti posso dare delle dritte via gmail. Salutoni.

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  10. Ci fai vedere una Venezia diversa... non i posti che tutti noi conosciamo.
    Grazie Elio e buon inizio settimana.
    Ale

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    1. Grazie Ale, vale quanto già detto ad Adriana. Buona settimana anche a te.

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  11. Bel giro, come sempre. Scusa se mi permetto di correggere un errore, certamente di battitura: baccalà, in veneziano, fa bacaeà, non bacaa.
    Ciao!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Dona, hai ragione, ma il titolo lo ho lasciato con la "l" perché è così scritto sul libro ed ho scritto "bacaa" per la pronuncia fonetica , visto che la "e" non si pronuncia. Naturalmente il tutto per chi non conosce il nostro dialetto. Comunque permettiti sempre di correggermi perché non c'è alcun problema. Ciao.

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  12. This is the really Venezzia!!!
    Thank you Elio for this wonderful tour in YOUR Venezzia!
    I have read and idioms.
    Thank you!
    Tanti saluti
    Ciao

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  13. Ancora tante grazie, Magda. Ciao.

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  14. Fuori dalla porta c'è il numero anagrafico, 764 ed il cancello resta aperta solo quando viene lo spazzino.
    Io abito lì e, purtroppo, a volte troviamo i turisti nell'androne ed anche per le scale.

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    1. Sergio, scusami, ma veramente me ne sono accorto solo uscendo e ti garantisco che non sono salito per le scale. Per farmi perdonare vengo sul tuo blog e, la prossima volta che vengo a Venezia, ti suono e ti offro un prosecco in segno di pace. Un cordiale saluto.

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